Sabato 19 novembre 2022 a Castiglione di Garfagnana si è inaugurato un nuovo parcheggio. Situato appena sotto la Porta degli Inferi, questo parcheggio con vista panoramica, permette di accedere agevolmente al borgo.

Non siamo arrivati per caso in questo che è uno dei più belli d’Italia ma lo abbiamo cercato perché, pur conoscendo bene la regione storica della Garfagnana, non ci eravamo mai fermati.

 

Così dopo la visita all’amica Franca de Il Corniolo, per acquistare i meravigliosi prodotti di questa terra unica, ci siamo diretti al borgo.  Il sabato e la domenica, talvolta ci piace girare con un vecchio camper, perché con due cani non sempre sei accettato in ogni dove. Non volendo lasciare mai i cani da soli e avendo esperienze di “digiuni forzati” perché non accettati dai ristoranti, abbiamo preso questa abitudine camperizzata.

Anche se non è facile, in Italia trovare luoghi dove fermarsi con un camper (al contrario di altri paesi europei) per vedere paesi e borghi (quanti ne abbiamo scartati per questo motivo!) ci aveva fatto piacere trovare un parcheggio ampio e pulito a Castiglione di Garfagnana.  Il borgo ne ha due ma l’altro (anche se nei siti dei camperisti c’è scritto che c’è un posto camper e servizi di scarico), è solo per auto. (Il nuovo parcheggio sembrava ideale ma fate attenzione però, leggete la nostra nota sul fondo dell’articolo).

Il borgo perfetto: la fortezza del Leone

Grazie a questo nuovo parcheggio, con posti abbastanza grandi, abbiamo così potuto visitare questo delizioso borgo con tranquillità.
Siamo sulla riva sinistra del fiume Serchio a circa 545 metri sul livello del mare ma, nel territorio comunale, si trovano anche altezze che raggiungono i 1700 metri.

Romani avevano messo un loro accampamento militare su questa altura. Un punto importante per il castrum romano: da qui si poteva controllare il transito per il passo di San Pellegrino, uno dei più facili passaggi dell’Appennino.

Data la posizione, questa fortificazione era ambita e subì molti attacchi nel corso dei secoli: Lucca, Pisa e Firenze se la contesero a lungo. La sua storia è tutta da leggere e a Lucca, dal 1170, salvo brevi periodi, Castiglione dette la sua fedeltà, non senza storcere il naso e strizzando l’occhio oltre Appennino.

Indomiti e orgogliosi della loro terra, questa l’immagine che la storia ci rimanda degli abitanti di questo borgo che ancora oggi sparge fascino da ogni pietra.

Non è facile, infatti, trovare al giorno d’oggi una fortezza medievale praticamente rimasta intatta nei secoli. La Rocca, sicuramente in via di restauro, mostra tutta la sua potenza e maestosità. La cerchia di mura attuale, lunga circa 750 mt, risale al 1371 e fu successivamente ampliata e consolidata e, nel tempo, sono state aperte altre porte.

A passeggio per le antiche vie del borgo

Psseggiare per questo borgo è molto piacevole. Le strade ben tenute, le case con finestre fiorite, i vicoli laterali con le case arroccate.

Noi siamo entrati da Porta Inferi e abbiamo incontrato via Cavour, proseguendo verso la piazza principale. Sulla sinistra abbiamo incrociato la Filarmonica Alpina di Castiglione di Garfagnana fondata nel 1858 e che ha portato il borgo ad essere riconosciuto come “Paese della Musica“. Da qui si arriva nella piazza principale dove c’è il pozzo. In questo spazio ampio , piazza del Castello, si trova il cinquecentesco Palazzo del Parlamento, oggi sede del comune.

Belle le chiese dentro al borgo, tutte fondate intorno al 1000. San Michele e San Pietro. Si trovano in alto rispetto alla piazza principale del paese ma si raggiungono facilmente.

Fuori, verso il cimitero, troviamo, invece, un  oratorio, isolato, lontano dalla strada principale: la Chiesa della Madonna delle Grazie alla Corba del XVI secolo.

Le chiese di Castiglione di Garfagnana

San Michele fondata nel 1168, nel corso dei secoli ha subito diversi restauri ma mantiene tutto il suo fascino, È certamente una costruzione rappresentativa dell’edilizia religiosa sorta in età medievale nel territorio rurale di Lucca. Nel 1400 divenne autonoma dalla pieve di San Giovanni Battista di Pieve Fosciana, e le venne concesso il fonte battesimale.

La piccola piazza lastricata, dove l’erba fa capolino tra le fessure, mettendo il risalto il grigio della pietra è raccoltae invita ad entrare. La facciata della chiesa è a capanna, con archetti pensili in stile tardo gotico. È realizzata in pietra grigia e marmo rosso probabilmente delle vicine cave di Sasso Rosso. Davvero piacevole questa passeggiata.

Scesi dalla chiesa di San Michele, attraverso via Cividali, abbiamo preso via San Pietro rincontrando la fine di via Cavour e poi su ancora verso la chiesa di san Pietro, la più antica.

Fatta erigere nel 723 da due fratelli longobardi, Aurinand e Gudifrid, fu consacrata dopo qualche secolo. Addossata alla fortificazione, questa chiesa a navata unica, nel tempo è stata rimaneggiata.

Anche se all’interno la chiesa conserva opere di grande valore e nonostante gli sciagurati restauri del 1950 (tra il 1800 e il 1970 molte opere sono state restaurate in maniera non cosciente in tutta Italia) il piccolo edificio racconta bene la sua storia. Su di lui incombe uno dei potenti torrioni regalando all’occhio che sa percepire quella che doveva essere l’atmosfera che per secoli ha animato il borgo.

Le feste del borgo

Le feste fanno parte della vita di Castiglione e si rincorrono mese dopo mese e sono l’occasione per tornare a godere di questa piccola meraviglia toscana.

Da menzionare per prima La Festa del Regalo perché si svolge la prima domenica dell’anno dal 1631. In questa occasione una bambino che non ha ancora compiuto 7 anni viene scelto per portare doni alla Madonna  che in quell’anno salvò il paese dalla peste.

Segue la befana, il 5 gennaio con i “befanotti” che girano suonando campanelli e ricevendo doni per poi ritrovarsi nella piazza del paese.

Il giovedì Santo prima di Pasqua si svolge invece la rappresentazione storica dei Crocioni. In pratica si rievoca l’ultima cena e la passione di Cristo.

Per la Festa del Carmine, che si svolge ogni 3 anni, la domenica prima del 16 luglio, viene portata in processione la Madonna.

Il medioevo, che non è  certo stato il periodo buio che insegnano a scuola, torna ad animare il borgo all’inizio di  agosto. la Festa Medievale di Castiglione di Garfagnana sono due giorni intensi in cui si entra nel passato, con dame cavalieri, accampamenti (come quello dei Cavalieri sia alla Chiesa di S. Pietro, ai piedi della Rocca). E ancora duelli, giullari, calcio storico, artisti di strada e cene in piazza, locande aperte.

In ottobre, la seconda domenica del mese in festa son funghi e tartufi. Un’occasione per gustare queste bontà e tutte le altre leccornie che questa parte di Toscana ci regala a profusione.

 

Cosa mangiare a Castiglione di Garfagnana

Premesso che in Garfagnana si mangia davvero bene possiamo dire che trovare prodotti di qualità non è certo difficile.

Dalla minestra di farro IGP della Garfagnana alla Polenta di Formenton Otto File, dai necci che riportano ad un passato fatto di castagne essiccate nei metati fino fino alla gustosa Pitonca fatta con tanti ingredienti e farina di mais , fritta e servita a quadrati e ancora salumi come il Biroldo e la pregiata Mondiola e le frittelle e cagio.di varie farine e con i buonissimi formaggi di queste montagne.

Noi abbiamo mangiato (e molto bene) in più occasioni Al Pozzo di Pieve Fosciana.

PS PARCHEGGIO

Attenzione però: il parcheggio è stato progettato con piccole aiuole divisorie dei posti fatte con terra fresca di riporto non ancor assestata dove il mezzo può scivolare se messo in avanti per lasciare più spazio per le manovre di altri utenti sul retro. Questo è quanto è accaduto a noi. Fate attenzione perché rischiate di impantanarvi. Noi per uscire abbiamo dovuto sciupare la piccola e nuova aiuola ma come a noi poteva accadere a chiunque essendo la terra fresca e bagnata dalla pioggia che era caduta nella notte. Alla messa in moto il nostro pesante mezzo è scivolato sul piccolo bordo chiaro andando in avanti e finendo nella terra fresca.  Speriamo che il Comune provveda a far battere quel terreno o a mettere un fermo affinché nessun altro mezzo scivoli sul bordo e finisca impantanato. Ovviamente il Comune ci addebiterà la spesa anche se siamo stati i primi a dispiacersi per l’accaduto.