La storia del cinema si intreccia indissolubilmente con quella della società, riflettendo e condizionando i cambiamenti delle varie epoche. Come ogni forma d’arte, anche il mezzo cinematografico ha saputo evolversi e sperimentare diversi linguaggi, influenzati dal contesto storico.
Uno dei Paesi che meglio ha favorito la crescita del cinema è sicuramente l’America. Qui, già ai primordi, il cinema muto seppe raccontare il sogno della frontiera e dell’Ovest selvaggio attraverso i grandi western. Negli anni d’oro di Hollywood, poi, divi e generi cinematografici riuscirono a veicolare in tutto il mondo i valori americani, come libertà ed emancipazione individuale.
Proprio grazie all’industria hollywoodiana, che creò un efficiente modello produttivo basato sugli Studios, il cinema trovò terreno fertile per svilupparsi in un vero e proprio business globale. Ancora oggi gli USA dominano la scena, producendo blockbuster capaci di affascinare il pubblico di tutto il mondo.
Data l’influenza avuta dagli Stati Uniti nell’evoluzione del linguaggio e dell’industria cinematografica, ricostruirne la storia attraverso i luoghi chiave è un’esperienza imperdibile per gli appassionati. Sono molti infatti i tour USA organizzati che permettono di ripercorrere fisicamente gli studi di Hollywood, i teatri storici di New York o le strade di New Orleans che hanno fatto da sfondo a celebri pellicole. Visite guidate, mostre interattive e proiezioni esclusive conducono il turista in un vero e proprio viaggio dietro le quinte del cinema americano. Grazie a tutto questo è possibile apprezzare da vicino l’evoluzione dell’arte cinematografica e comprendere come gli Stati Uniti ne abbiano determinato la storia e il successo planetario.
Storia del cinema: le prime invenzioni e lo sviluppo del linguaggio cinematografico
Il periodo compreso tra il 1895-1900 è stato un periodo davvero pionieristico, grazie ad invenzioni come lo zootropio degli anni ’30 dell’Ottocento e il prassinoscopio nel 1877, si perfeziona la tecnica delle immagini in movimento. Fondamentale è la registrazione dei primi ‘film’– ossia brevi riprese fotografiche successive su pellicola flessibile- da Edison nel 1891 e soprattutto dai fratelli Lumière che nel 1895 brevettano il cinematografo, capace non solo di catturare ma anche di proiettare sequenze fotografiche con effetto di continuità illusoria del moto. I loro primi lavori, come “L’arrivo di un treno alla stazione“, mostrano soltanto azioni snelle e brevi scene realistiche, dando avvio al linguaggio filmico.
Queste pionieristiche produzioni, della durata di uno o pochi minuti, traggono il loro fascino dall’effetto di realtà e immediatezza dovuto all’uso della tecnica del documentario. Nello stesso tempo mostrano i primi tentativi di montaggio, combinando in sequenza più riprese di uno stesso evento. Si tratta di una fase sperimentale estremamente fertile, in cui i cinematografi sono usati soprattutto per documentare azioni e situazioni reali, gettando le basi tecniche e visive della nuova arte in divenire.
La cinematografia delle attrazioni (1900-1907)
Negli anni successivi la macchina da presa è usata prevalentemente come attrattiva ludica più che come arte narrativa. Finanziatori come Welsh negli USA producono “filmati delle meraviglie” spontanei e brevi, spesso comici o realistici come le prime ricostruzioni storico-ricreative. Tuttavia importanti avanguardie, quali Méliès in Francia con trick e dissolvenze ottiche, elaborano uno stile più spettacolare.
Méliès, pioniere degli effetti speciali, realizza cortometraggi di fantasia che riscuotono enorme successo grazie all’uso di trucchi quali sovra-impressioni e accelerazioni/rallentamenti durante le riprese. I suoi lavori gettano le basi formali del cinema di genere fantastico. Anche in America registi come Porter sperimentano nuove soluzioni narrative, usando per la prima volta il flashback in “La grande rapina al treno” del 1903. Si affermano così le potenzialità espressive del nuovo mezzo. Questa prima fase sancisce il passaggio dal mero documentarismo a un cinema che inizia a sperimentare le possibilità narrative e spettacolari offerte dal linguaggio filmico.
La storia del cinema: l’industria cinematografica classica e l’affermazione dei suoi modelli narrativi
Negli anni ’20 l’industria cinematografica americana si consolidò nel sistema produttivo centralizzato degli Studios di Hollywood. Colossi come Paramount, Warner Bros, MGM e 20th Century Fox assunsero il controllo completo della filiera produttiva, promuovendo l’avvento delle star system. Fu così che divi come Gloria Swanson, Douglas Fairbanks e Mary Pickford divennero le prime vere celebrità del cinema grazie all’abile strategia pubblicitaria dei magnati della celluloide. In parallelo emersero i generi del periodo detto del “cinema delle attrazioni“: spiccavano i musical di Busby Berkeley, mentre registi brillanti come King Vidor esploravano il genere drammatico.
Arrivano i generi negli anni ’30 e ’40
Il perfezionamento del sonoro ha dato slancio a generi già affermati come il western, con pellicole di John Ford, o il gangster-movie inaugurato da film come “L’uomo della strada” di Howard Hawks. Fecero la loro comparsa anche noir psicologici, musical sofisticati quali “Cantando sotto la pioggia” e melodrammi romantici, spesso interpretati da divi del calibro di Cary Grant e Bette Davis. La propaganda bellica inoltre influenzò il filone avventuroso, mentre registi eccentrici come Orson Welles rinnovarono il linguaggio cinematografico.
L’intera storia del cinema può essere vista come lo specchio delle trasformazioni sociali e culturali avvenute nei vari periodi storici. Nessuna epoca però ha lasciato un segno così influente sulla società come l’età dell’oro di Hollywood, tra gli anni ’20 e ’60. Grazie alle grandi produzioni dagli effetti speciali spettacolari, il cinema di Hollywood sapeva offrire qualche ora di evasione ed entertainment di massa. Le sue opere hanno accompagnato intere generazioni, diventando parte integrante dell’immaginario collettivo.
Ancora oggi, i classici di quell’età dell’oro rievocano con nostalgia un’epoca di splendore per il cinema e influenzano i nuovi film. Hollywood ha senza dubbio lasciato un segno indelebile nella storia e nella cultura del ‘900.