Articolo di Rosy Pergola per la rubrica “Mete di viaggio” – Peccioli. Ecco un borgo che poteva essere “come tanti altri”. Quei borghi dove l’atmosfera pare essersi fermata e, pietra dopo pietra, raccontano la loro storia fatta di cambiamenti e di restauri necessari a causa del tempo, delle intemperie, dei terremoti. Perchè Peccioli è diverso? Cosa si nasconde dietro il paese di Peccioli in provincia di Pisa? Un borgo in cui siamo tornati perché qui non ci si ferma mai e antico e moderno giocano costantemente e che io amo chiamare “Il paese dei giganti”.
Come arrivare a Peccioli dove antico e moderno giocano costantemente
Prima di raccontarvi da dove prende avvio la diversità di questo borgo, voglio parlarvi di come arrivare a Peccioli. Se arrivate in auto la Strada di Grande Comunicazione FI-PI-LI uscita Pontedera-Ponsacco è la cosa migliore. Poi proseguite sulla SS439 in direzione Volterra, quindi deviazione per Peccioli dopo la località Selvatelle.
Si può anche arrivare in bus da Pisa con la CPT extraurbano, destinazione Pontedera, e ancora CPT extraurbano, destinazione Legoli oppure Montelopio. C’è anche il treno dalla stazione ferroviaria di Pontedera-Casciana Terme con treni regolari ogni ora o mezzora per tutto il giorno.
Perché un paese diverso
Peccioli è un paese coraggioso. Un comune che anni fa ha fatto una scelta difficile cioè quella di permettere la costruzione di una discarica in una porzione del proprio territorio…in Toscana! Le polemiche, ovviamente, sono state infinite ma si è stati molto attenti a ciò che veniva fatto. Il Sistema Peccioli è nato nel 1997 e non è stato facile mettere una piccola valle, seppur isolata, a disposizione di una discarica. Ma l’idea era buona. Un avveniristico impianto di trattamento e smaltimento è diventato un incubatore di sviluppo e bellezza. Io lo definisco il paese dei giganti anche per questo, perchè ci vuole un “gigantesco” coraggio a fare una scelta del genere.
Quei rifiuti sono diventati cultura e sviluppo, bellezza e innovazione. La discarica come catalizzatore di bellezza. Oggi è attivo un impianto di Trattamento meccanico biologico (TMB) per estrarre i materiali riciclabili dai rifiuti indifferenziati, un impianto di cogenerazione per la produzione di energia derivante dal biogas. E la vecchia ma sempre attiva discarica è diventata anche il Triangolo verde e la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e il Cnr promuovano studi per una migliore gestione dell’ambiente e molto altro è in ponte.
Visitare Peccioli il paese dei giganti
Detto questo si capisce che Peccioli è un paese speciale che ha speso bene tutto il denaro arrivato e derivante da questa scelta. Il borgo e le aree circostanti si sono unite in matrimonio con artisti e architetture, con la cultura dando valore ad ogni pietra.
Oggi la prima cosa che colpisce salendo verso Peccioli in auto è la nuovissima (inaugurata a fine 2020) passerella pedonale che, passando attraverso un vortice di colori, ci porta dritti dentro il panorama della Valdera.
Peccioli e i suoi giganti guardiani
Già arrivando ci siamo imbattuti in uno dei giganti “le presenze” cioè le statue nate per la discarica e oggi guardiane in punti del territorio.
Sono state realizzate da Naturaliter Snc, un’azienda leader nel settore degli allestimenti museali che è partita dall’idea che dal rifiuto possa nascere nuova vita. I materiali usati per realizzarle vengono da qui: sono polistirene e poliuretano espanso, rivestite di fibre di cemento per resistere agli agenti esterni.
Il comodo parcheggio multipiano costruito sotto al borgo ci porta sia al livello della nuova passerella che agli altri ascensori per arrivare direttamente nel cuore del borgo. L’opera è una struttura tecnologicamente avanzata, abbinata alle costruzioni artistiche di Patrick Tuttofuoco e sono state installate attorno alla struttura. Una passeggiata emozionante che si apre su un terrazzino panoramico.
Peccioli e la sua storia
Il borgo antico è nato attorno ai ruderi dell’antico castello medievale, immerso nella campagna della Valdera. In una pergamena del 793 si trova nominato per la prima volta come località Petiole e poi si ritrova nel 1061. Dai Conti della Gherardesca, primi proprietari, il castello fu venduto nel XII secolo ai vescovi di Volterra e poi andato sotto Pisa con alternanza di signori. Fu fortificato da Castruccio Castracani e fu ricostruita anche la rocca. In alto e ben fortificato, il Borgo era considerato difficilmente attaccabile. Tra alterne vicende Fiorentini e Senesi se lo contesero comunque.
Tutto il bello di Peccioli
Panchine dove, mentre guardi il panorama, ricarichi il cellulare, ascensori panoramici, muri variopinti, palazzi di pietra e di mattoni, chiassi e piazze. Peccioli con il caldo estivo si anima la sera. In luglio è tradizione fare teatro con il festival 11 lune che richiama artisti di grande levatura. Oggi è l’Anfiteatro Fonte Mazzola poco fuori del paese ad accoglier circa 2000 spettatori e un’altra delle gigantesche “presenze”.
Un paese fatto di chiassi, stretti vicoli che scendono ripidi verso la vallata sottostante, vicoli ombrosi dove sulle porte delle case trovano refrigerio piante e fiori. Strade che oggi offrono prospettive uniche grazie a questa visione che Peccioli ha abbracciato. I chiassi illuminati per esempio che ti sorprendono con i loro “serpenti di luce” opera di artisti che hanno interpretato il borgo e la sua anima.
A Peccioli il paese dei giganti il neon si fa scrittura
La felicità è una via… si legge sulle mura, Dai su fammi un sorriso e Ma che voglia di prenderti per mano, queste ultime realizzate rispettivamente con la grafia di Matteo Madonna e Andrea Bottai, i titolari delle imprese che hanno realizzato il restauro del Palazzo Senza Tempo. Il palazzo senza tempo ha vinto il Novum Design Award 2022 nella categoria Architectural Design un riconoscimento di un design di alta qualità.
Il palazzo di via Carraia
Il Palazzo Senza Tempo che ospita mostre si apre oggi su una terrazza di 600 metri quadri che si getta per 20 metri nel panorama della Val d’Era. Una visione a tutto tondo, senza barriere visive grazie alla balaustra in vetro. Un panorama sensazionale a qualsiasi ora del giorno e della notte e, in lontananza, un gigante.
Pizza del Popolo
Camminando tra i vicoli e le stradine, siamo arrivati in piazza del Popolo. Qui si trova la Pieve di San Verano di Cavaillon che porge le terga alla piazza mentre con la facciata ammira il panorama. Edificata tra XI e il XII secolo mantiene ancora le cinque arcate cieche di stile pisano anche se noi, questa volta, l’abbiamo trovata avvolta nei teli del restauro.
L’interno vale sicuramente una visita. C’è anche la torre campanaria visitabile su prenotazione che fu costruita alla fine del 1800 ma che è ritenuta il simbolo che svetta sul borgo. E’ detta il campanile delle pellicce in fatta di pietra porosa dove nascevano facilmente erbe che ricordavano una pelliccia. Da qui anche il nomignolo dato ai pecciolesi detti “pellicciai”.
Il cielo sul palazzo e altre cose da vedere
Sempre in piazza c’è il palazzo pretorio con gli stemmi delle famiglie e dei podestà. Tutto normale? No, perché anche in piazza del Popolo, sopra al loggiato dove si fanno due chiacchiere, Peccioli mette il colore convinta che il respiro delle piazze produce cielo con l’idea di dell’ Artista Paolo Parisi.
Ancora chiese, panorami, curiosità
ando per Peccioli. Il Cinema Passerotti per esempio, con la sua facciata colorata nato nel 1927 e oggi restaurato e destinato come nuovo posto di passaggio e di sosta sociale, una sorta di giardino d’inverno dove trascorrere momenti quotidiani.
Visitate il Caffè Haus. Il giardino panoramico richiama la moda asburgica importata dal Granduca di Toscana e oggi dialoga con i 45 metri di disegni moderni della fumettista Silvia Rocchi. Ci sono un’area pic-nic e spazi pubblici, e anche il primo parco avventura urbano “Peccioli Avventura” situato tra i tetti del centro storico in una posizione straordinaria.
Salite anche a”la castellaccia”, dove sorgeva l’antica rocca, per godere di un panorama ancora più alto. Girate per le frazioni con le loro chiesette come quella di Santa Maria Assunta a Fabbrica del X secolo e, sempre a Fabbrica, quella dedicata ai Santi Rocco e Sebastiano. E ancora come la cappella di Santa Caterina si trova a Legoli affrescata nel 1479 da Benozzo Gozzoli.
Dove mangiare e dormire
Come avrete capito per godere di Peccioli bisogna prendersela comoda. Guardate il calendario del comune ci sono mostre gratuite e spettacoli.
Per mangiare bene il L’Osteria del Caffè Haus mentre per un buon caffè al Bar La terrazza di via Roma per godere del bel panorama. Ottimo anche il gelato alla Caffetteria Gelso d’Oro sempre con vista. per dormire c’è l’imbarazzo della scelta. Ci sono otiimi agriturismo e B&B nel “paese dei giganti”.
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