L’Italia paese circondato per tre quarti dal mare regala paesaggi straordinari per chi ama l’aria di salmastro. Dal nord al sud, dall’Adriatico al Tirreno la costa del Bel Paese regala meraviglie che vengono visitate da turisti di tutto il mondo. Gioielli scolpiti dall’uomo e dalla natura che meritano di essere scoperti, al ritmo del viaggiatore e non del turista.
Cinque Terre, le perle del Mar Ligure sono uno degli angoli più straordinari della costa italiana. Uno di quelli raggiunti dai turisti di tutto il mondo con la mappa in mano e la frase “cinque terre italy” in testa!

I 5 borghi marinari delle meraviglie

In realtà cinque terre liguria possiamo rispondere. Siamo infatti nel levante ligure, non lontano dalla ruggente Versilia e dall’austera città di Genova, praticamente a metà strada fra i due.
Le Cinque Terre, le perle del Mar Ligure sono l’unicum di cinque piccoli borghi marinari: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Abbarbicati a picco sul mare in una delle aree naturalistiche di terre e di mare più belle del Mediterraneo.
Cinque piccoli paesi di rara bellezza che nel loro insieme, non a caso, dal 1997 possono fregiarsi del titolo di patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco.
Un unicum fatto di piccole baie e spiaggette riservate nascoste sotto gli scogli di una costa frastagliata. Un mare cristallino che nulla ha da invidiare a quello delle mete esotiche. Una fitta rete di sentieri che si perde fra i pini, il mirto, l’erica, il corbezzolo, le scale e i ciottolati che uniscono le cinque piccole terre.

Cinque Terre: il parco di terra e di mare

Un paesaggio che non può che fare innamorare qualsiasi visitatore con la sua straordinaria bellezza in parte figlia della natura e in parte frutto della mano dell’uomo. Un territorio “protetto” e preservato dal parco nazionale e dalla riserva marina. Una zona fatta di piccoli paesi di antica cultura marinara, mestieri antichi, profumi intensi e vini rari.
Le Cinque Terre, le perle del Mar Ligure sono uno di quei luoghi che meritano di essere visitate almeno una volta nella vita. Sono un monumento alla natura e alla bellezza da scoprire perla dopo perla le cinqueterre. Da Monterosso, a Vernazza, da Corniglia a Manarola per finire a Riomaggiore. Con le loro piccole case colorate abbarbicate l’una all’altra a rincorrersi fra l’azzurro del cielo quello del mare. Con quelle barche antiche di remi, lampara e fatica che raccontano leggende di lupi di mare.

Il sentieri dell’amore

Il sentiero dell’amore

E poi quella fitta rete incredibile di sentieri meravigliosi. Nati non per essere percorsi da turisti frettolosi della domenica d’estate. In realtà questi erano una volta le uniche vie di comunicazione possibili per collegare i borghi. Sentieri spericolati abbarbicati fra scogli e onde che regalano scorsi incredibili, specie al tramonto.
Fa tutti i sentieri il più famoso è indubbiamente la “Via dell’Amore”, oggi purtroppo interdetta per 800 metri del suo chilometro di percorso. Una piccola via che ha fatto sospirare e battere il cuore di tanti innamorati nata per caso dall’esigenza di trovare una via “breve” per collegare Manarola a Riomaggiore.

nascita della strada degli innamorati

Non c’era infatti niente di romantico nelle intenzioni dei cavatori che la costruirono alla fine degli anni venti del Novecento. Unica esigenza loro era quella di abbreviare il percorso fra le due località mentre erano impegnati nella costruzione della ferrovia La Spezia-Genova. Il risultato incredibile è stata questa via ricavata nella roccia che addirittura per un breve tratto corre sulla volta della galleria ferroviaria. Non avrebbero certo pensato di creare un mito che sopravvive e che attrae ogni anno migliaia di innamorati da tutto il mondo, specialmente nel giorno di San Valentino.

I igneti eroici delle Cinque Terre
assaggiando lo sciacchetra’

E poi è impossibile lasciare le Cinque Terre senza aver assaggiato le mitiche acciughe delle Cinque Terre (LEGGI) e lo Sciacchetrà. Il vino degli “angeli matti” come definì Luigi Veronelli questi produttori eroici. Forse anche voi percorrendo questi sentieri vi chiederete chi può essere così folle da impiantare e allevare vigneti terrazzati qui, sfidando la forza di gravità.
Il risultato di questa sfida ala natura è un vino passito dolce molto particolare e tipico della zona. Una rarità da provare col suo colore giallo intenso e i sentori di mela e albicocca. Un vino peraltro dal nome insolito di cui vi racconteremo in un altro articolo.