La Sicilia e l’arte della granita. Ad Acireale il rito della granita si trasforma in Festival. Uno dei miti gastronomici non solo della Sicilia ma dell’Italia intera esplode ogni estate. Iniziamo con conoscere i più amati gusti della Granita Siciliana ?
Classifica dei gusti più amati
Mandorla: il più classico e amato da tutti (spesso con una percentuale di mandorla amara, decisiva per l’intenso aroma). Pistacchio di Bronte, ricco nel colore e soprattutto nel sapore. Caffè, ideale la mattina da accompagnare con il gusto alla mandorla. Cioccolato, preparata con cacao magro è la più amata da piccoli e grandi. Ideale da accompagnare con la granita alla Mandorla o al Pistacchio. Limone, il più tradizionale, rinfrescante e con il più basso contenuto calorico. Gelsi, gustosa e rinfrescante, richiesta dai palati più fini. Fragola, fresca e dolce, ideale da accompagnare con il gusto al limone. Pesca, leggera e deliziosa, ideale da accompagnare con gusto alla mandorla o con il gusto gelsi.
Non dimentichiamoci però che ogni bar e gelateria con gusti particolari e tradizioni proprie rendono inimitabile il sapore di ogni gusto presentando un’offerta unica! Metti una calda mattina d’estate. Sei in Sicilia e magari l’afa ti ha stressato durante la notte. Non puoi non cadere vittima del “rito della Granita Siciliana”.
Abitanti del luogo e turisti da tutto il mondo – in verità devo dire non solo in estate ma tutto l’anno – non rinunciano a celebrare il “rito” della Granita. A colazione, pranzo, nel pomeriggio o a cena, accompagnano la granita con una brioche calda. Oppure come accadeva all’origine, con un fragrante panino appena sfornato.
Granita quando? Colazione, pranzo e cena
La granita artigianale, particolarmente dissetante ed utile a rinfrescarsi nella calda stagione estiva, non solo è un’arte per chi la prepara. E’ soprattutto un immancabile rito per chi la assapora.
Come il rito del tè in Cina o in Gran Bretagna, quello della granita siciliana per essere gustato appieno, suggerisce di dedicare circa 30 minuti di vero relax, alla degustazione di tale delizia. Comodamente seduti ai tavolini di un bar all’aperto, ammirando le bellezze architettoniche barocche della città di Acireale. O perché no, leggendo un giornale o parlando di lavoro.
Il rituale della granita siciliana con i suoi tempi lenti, la qualità e la varietà dei gusti, riflette la cultura e la storia stratificata della Sicilia. Isola ricca di influenze diverse tra le quali quelle arabe.
Granita. La scoperta dei nevieri dell’Etna
Fin dal Medioevo, in Sicilia esisteva la professione dei “nivaroli”. Erano quegli uomini che d’inverno si occupavano di raccogliere la neve sull’Etna, e conservarla nelle “neviere”, preservandola dal calore estivo.
Durante la stagione estiva la neve veniva grattata e utilizzata nella preparazione di sorbetti e gelati da degustare. Ci versavano sopra spremute di limone o sciroppi di frutta o di fiori. Un po’ come la famosa grattachecca.
Il perfetto mix fra acqua e sale
Durante il XVI secolo, si scoprì di poter usare la neve, mista a sale marino, come espediente per refrigerare. Nacque il “pozzetto”, un tino di legno con all’interno un secchiello di zinco, che poteva essere girato con una manovella. L’intercapedine veniva riempita con la miscela di sale e neve chiusa da un sacco di juta. Si congelava il contenuto del pozzetto per sottrazione di calore, e il movimento rotatorio manuale di alcune palette all’interno impediva la formazione di cristalli di ghiaccio.
Con la gelatiera nasce la granita siciliana
Nel corso del XX secolo, la neve è stata sostituita con l’acqua ed il miele con lo zucchero. Il pozzetto manuale è stato sostituito dalla gelatiera, consentendo di produrre quell’inconfondibile impasto cremoso e ricco di consistenza “a fiocchi”. Privo di aria e ricco di sapore conosciuto e vantato nel mondo con il nome di “Granita Siciliana”.
Gli ingredienti della granita sono ancora solo acqua, zucchero e frutta (fresca o secca).
LA NIVARATA DI ACIREALE
A fine maggio, primi di giugno Acireale sarà invasa da decine di migliaia di assaggiatori ufficiali. Tutti titolati per eleggere la granita dell’anno con il loro prezioso voto. La Nivarata è grande festa, divertimento, ma anche spirito di sana competizione per l’ambito premio Don Angelino (famoso maestro gelataio acese). I maestri gelatieri si sfidano a suon di cucchiaini e coppette per conquistare l’agognato titolo. Mettendosi in gioco con un gusto speciale frutto di tecnica, creatività e sapiente mix di ingredienti. I concorrenti proporranno ricette uniche per conquistare il premio granita dell’anno.(fonte http://www.nivarata.it/)
[…] sia! Come raccontato dalla nostra collega siciliana doc, Mariagrazia Pavone, nel suo articolo “La Sicilia e l’arte della granita” la granita non è tale se non è siciliana. Ma proprio per la sua natura va assaporata in loco per […]