Articolo di Enrico Zoi  per la rubrica “Anniversari” – Spesso gli articoli commemorativi di un personaggio famoso cominciano con “Vent’anni senza… e il nome”. L’abbiamo fatto anche noi, lo sappiamo. Non siamo certo esenti da colpe.
Oggi, 9 agosto 2023, dovremmo quindi scrivere: “Trent’anni senza la Sora Lella”. Sì, è vero, la mitica Elena Fabrizi, sorella del grande Aldo, universalmente nota con il gustoso soprannome di Sora Lella, muore a Roma, sua città natale, il 9 agosto del 1993, a 78 anni. Perciò è vero che sono passati trent’anni.

Ma come si può dire che questi sei lustri siano trascorsi senza di lei?
Pochi personaggi del mondo dello spettacolo e, nel suo caso, anche della cucina (era pure cuoca) sono rimasti come icone nell’immaginario popolare più di lei. La preposizione privativa ‘senza’ appare decisamente inappropriata!

locandina 7 chili

locandina 7 chili

I suoi film

Ventiquattro le sue apparizioni sul grande schermo, molte delle quali all’insegna del Cinema con la C maiuscola. La ricordiamo, infatti, tra gli altri, ne I soliti ignoti (Monicelli, 1958), Risate di gioia (Monicelli, 1960), Audace colpo dei soliti ignoti (Loy, 1960), Una vita difficile (Risi, 1961), L’arcidiavolo (Scola, 1966), La proprietà non è più un furto (Petri, 1973), C’eravamo tanto amati (Scola, 1974), La terrazza (Scola, 1980), Bianco, rosso e Verdone (C. Verdone, 1981), Acqua e sapone (C. Verdone, 1983), 7 chili in 7 giorni (L. Verdone, 1986), Sotto… sotto… strapazzato da anomala passione (Wertmüller, 1984), fino all’ultimo Agnieszka (Sola) (Febbraro, 1992).

locandina pierino torna a scuola

locandina pierino torna a scuola

Acqua e sapone

Carlo Verdone ha più volte raccontato, anche in televisione, l’aneddoto dei primi piatti cucinati dalla Sora Lella sul set di Acqua e sapone. In quel film, che quest’anno festeggia il 40° compleanno, la mitica attrice interpreta la parte di Nonna Ines. Il fatto è che lei, più che impersonare un ruolo, porta al cinema se stessa, essendo di suo già un grande personaggio, e, a ruota, la sua nota bravura tra i fornelli. Insomma, Verdone la racconta così: “Il capo elettricista le fa: ‘Sora Lella, voi che siete una grande cuoca, a pranzo, anziché magnà sti cestini ma ce li fa du’ bucatini all’amatriciana?’. E Sora Lella risponde: ‘Me cojoni! Dateme na pentola da campo’.

Da allora, un giorno amatriciana, un giorno carbonara, uno gricia, uno farfalle con il tonno. Così però succedeva che perdevamo il ritmo. È vietato mangiare i carboidrati sul set. Uno che fa un film del genere poi non recupera. Tu capisci che due piatti di pasta de Sora Lella erano esagerati. Dopo pranzo eravamo stanchi e così andavamo sempre in straordinario. Una volta arriva sul set Cecchi Gori, arrabbiato, e chiede ‘perché fate gli straordinari?’. Nessuno aveva il coraggio di dire la verità. Poi Sora Lella gli chiede: ‘Sor Mario, volete assaggiare?’. E Cecchi Gori assaggia e fa pure il bis! C’è una fotografia di tutta la troupe che quel giorno, dopo venti minuti dal pranzo, era stesa a dormire sulla sedia. Una troupe sterminata dal gas nervino. L’unico sveglio era l’organizzatore che non aveva pranzato, ma a quel punto non poteva fare niente!”.

locandina acqua e sapone

locandina acqua e sapone

7 chili in 7 giorni

In altre occasioni, l’aneddoto di Acqua e sapone è stato riferito a 7 chili in 7 giorni (1986, Luca Verdone), da dove viene sicuramente una delle frasi più famose della Sora Lella, qui nei panni della Sora Rosa (ma è una variante puramente formale): “Ma famme magna’, ma che me frega!”. La scena è visibile qui: https://www.facebook.com/watch/?v=379582199340251

Pierino torna a scuola

Si ricorda anche, fra gli altri, la sequenza di Pierino torna a scuola (1990, Mariano Laurenti) ambientata nel ristorante di famiglia, con Alvaro Vitali, Nadia Bengala e Alfonso Tomas, visibile qui https://www.youtube.com/watch?v=OdcP9FfQ4qA

Sora Lella cuoca

Se la Sora Lella continua a essere un mito anche a trent’anni dalla scomparsa, probabilmente è per la sua schiettezza romana (che calcisticamente però si incarnava nella Lazio e non nella squadra giallorossa): insomma, non te la mandava davvero a dire dietro! Non solo: è stata anche la prima cuoca del piccolo schermo, ben precedente a tutti i volti degli odierni programmi di cucina.

È Giulio Macchi, considerato il pioniere della divulgazione scientifica nella televisione italiana, a ospitarla nel 1967 a Linea contro linea, nella famosa puntata dedicata al pollo alla romana dove appare insieme a Gigi Ballista. Famosa pure perché, di quelle successive, se non andiamo errati, non è rimasta traccia. Celebre la frase: “Si Napoleone veniva a Roma, er pollo lo magnava come ‘o cucino io”! La puntata è visibile qui:

acqua-e-sapone

acqua-e-sapone

Qui invece un esempio di come Sora Lella cucinava la trippa alla romana.
Di questa tradizione di cuoca, resta il ristorante sull’Isola Tiberina, a Roma, ovviamente chiamato  trattoria Lora Lella, oggi gestito dai nipoti, figli di Aldo. E proprio da loro (Renato, Mauro, Simone ed Elena) e dalla conduttrice Francesca Romana Barberini, è nato il suo primo libro sulla cucina romana.

Il titolo? Un’altra espressione tipica di Sora Lella: “Annamo bene”! Il volume non è solo un ricettario personale, ma anche un’antologia ragionata della cucina romana, con tutte le sue tradizioni: giudaica, testaccina e della campagna.
Annamo bene, anzi benissimo!