Nel periodo natalizio, la nostra tavola si arricchisce di sapori autentici e tradizioni culinarie uniche. Sperimentando varie ricette, ho scoperto un piatto straordinario, i testaroli, che abbiamo scelto di includere nel nostro menu natalizio. Cambiare occasionalmente il classico pranzo in famiglia può rivelarsi un’esperienza deliziosa. La cucina regionale offre infinite possibilità per utilizzare prodotti locali, preservando al contempo le radici della tradizione gastronomica. La storia del nostro cibo ci rappresenta, e è importante mantenerla viva.

I Testaroli della Lunigiana:

I testaroli sono diventati per me un piatto speciale, un primo piatto semplice ma estremamente gustoso. Nonostante la Toscana sia spesso divisa da antiche rivalità, ho scoperto tardi la magia dei testaroli a causa di questa “provincialità”. La mia esperienza con questo piatto è iniziata quando ho deciso di prepararli utilizzando farine della provincia di Lucca, preferibilmente da antichi frani.
Quindi i fiorentini non amano i piatti pisani, lucchesi e viceversa. Questione di “Signorie” e  antiche “Repubbliche”!

Preparazione e Conservazione:

La mia scelta di farine di tipo 0 o 1, spesso provenienti dalla provincia di Lucca, conferisce ai testaroli un sapore autentico. A volte, preparandone in abbondanza, li taglio nella tipica forma a losanghe e li conservo nel congelatore. Questa pratica consente di gustare i testaroli anche nei momenti meno convenzionali.

Abbinamento con il Pesto:

La tradizione vuole che i testaroli si accompagnino al pesto, e ho cercato di rispettare questa consuetudine. In inverno, ho sostituito il basilico con cavolo nero, prezzemolo e foglie di sedano. Gli altri ingredienti rimangono fedeli alla ricetta tradizionale: aglio in piccole quantità, olio extra vergine di oliva “quercetano” per rimanere nell’area lucchese, pecorino toscano semi-stagionato, pinoli e qualche goccia di aceto di mele. Personalmente, utilizzo l’aceto di mele non filtrato delle mele autoctone di Franca del Corniolo, un’azienda super-bio della Garfagnana.

Conclusione:

I testaroli a Natale sono una scelta originale che aggiunge un tocco di autenticità al menu delle festività. Sperimentare con le ricette tradizionali permette di riscoprire e apprezzare la ricchezza della nostra cultura gastronomica locale. Anche i salumi che ho usato sono di zona e precisamente del Salumificio Triglia di Gombitelli. Ed ora ecco la ricetta!

Il piatto natalizio io lo compongo così:

Qui la ricetta per fare i testaroli

testaroli

primo piatto tipico rivisto

  • testo o padella antiaderente
  • 500 grammi farina di grano 0 o di tipo 1
  • 400 ml acqua
  • qb sale
  • abbondante pesto
  • qb grana o parmigiano
  • 3 fette piccole fette di prosciutto crudo
  1. mettere la farina in una ciotola, aggiungere un pizzico di sale e versare l’acqua lentamente
  2. creare una pastella
  3. in una padella antiaderente ( immagino che nessuno di noi abbia un testo1) mettete un po’ di pastella, deve venire uno stato spesso e NON fine come una crepe.
  4. fate cuocere da ambo le parti
  5. Togliere dal fuoco e far freddare
  6. tagliare il disco di pasta a losanghe cioè la forma tipica dei testaroli
  7. Cuocerli in acqua bollente salata. Saranno cotti quando vengono a galla
  8. Sistemarli nel piatto singolo a forma di fiore
  9. condire con il pesto ( mettere nel mix, olio evo, pinoli, uno spicchio di aglio piccolo e privato dell’anima, pecorino toscano, foglie di prezzemolo, foglie di cavolo nero e foglie di sedano, sale e pepe)
  10. aggiungere al centro del “fiore” delle fette di prosciutto toscano stagionato tagliato a strisce
  11. una bella grattugiata di parmigiano e il piatto è pronto
primo piatto
regionale italiana
pasta