La cucina come una magia…lo chef Cogliandro fa questa magia, quella di farti trovare la Calabria in un piatto, ti porta per mano in un mondo di terra e di mare e nella sua cucina i racconti dei pescatori, i colori della sua regione, il mare d’agosto, e, come un direttore d’orchestra, dirige una sinfonia di materiale, pesce freschissimo, erbe, verdura e frutta magicamente in equilibrio tra loro.
Filippo si muove a suo agio in una cucina che è tradizione della sua terra, continuità, fantasia e visione dove ha messo, come attore principale, l’olio denominato ottobratico, olio particolare della zona dell’Aspromonte, elemento usato in tutti i piatti, e, guardando al passato, mette in menù il piatto chiamato “Stroncatura” ricetta del ‘700, “scoperta” e rivisitata in maniera moderna per evidenziare una nota decisamente accentuata dell’olio ottobratico nei suoi piatti, dove gusto e sapore spaziano senza limiti per una cucina che non si racconta, ma ci si perde nelle sue emozioni come in un viaggio meraviglioso.
Stroncatura con acciughe, olive, peperoncino calabrese e olio ottobratico bio Terre di San Mauro.
- 500 grammi 1 pacco di pasta stroncatura Sorelle Salerno da 500g
- 1 spicchio aglio
- 2 filetti di acciuga
- 50 grammi olive nere
- 50 grammi pangrattato
- qb olio extra vergine d'oliva Terre di San Mauro da agricoltura biologica Olearia San Giorgio q.b.
- qb peperoncino calabrese fresco sott'olio
In una padella versare l'olio evo biologico Terre di San Mauro e lasciarlo insaporire con uno spicchio d'aglio, versare i filetti di acciuga e le olive nere precedentemente denocciolate.
Lasciare cucinare a fiamma soffice mescolando fino a far sciogliere i filetti di acciuga.
Lasciare cucinare a fiamma soffice mescolando fino a far sciogliere i filetti di acciuga.
Aggiungere il peperoncino calabrese fresco e il pangrattato per far assorbire l'olio di cottura.
Portare in ebollizione l'acqua in una pentola, calare la stroncatura e lasciare cuocere per 9 minuti.
Scolare la stroncatura e versarla in padella, iniziare a mantecare aggiungendo di tanto in tanto dell'acqua calda non salata o brodo di verdure non salato.