Sanremo città dei fiori e della musica. Con il suo allure è la capitale della Riviera di Ponente. Possiamo semplificare dicendo che Sanremo sta alla Riviera di Ponente come Le Cinque Terre stanno alla Riviera di Levante. Nel mezzo Genova la sua austerità e il suo porto.
Sanremo è città che ammalia per il profumo dei fiori e che attrae ed azzarda per il suo Casinò. Sanremo è soprattutto sinonimo di musica. Tanti infatti (erroneamente) la associano solo all’omonimo Festival della Canzone che giunge in questo febbraio ai suoi 70 anni di “carriera”.

Sanremo e il suo mare. Credit: David Kracht

Sanremo, città dei fiori e della musica dal fascino senza tempo

Una e trina. Sanremo, città dei fiori e del Sanremo festival e del mare. E’ località balneare da frequentare in ogni stagione per la mitezza del suo clima. E’ sorprendente per l’eleganza dei suoi edifici, il verde dei folti giardini che ammiccano fra lungomare e collina e per le serate sempre vivaci. E’ una vecchia signora dall’aspetto immortale che va scoperta in ogni stagione.
Sarà per quell’aria quasi francese, non a caso il confine e a pochi chilometri, ma Sanremo è uno dei must della vacanza e non solo della Liguria.

Colori e geometrie nella città vecchia

Non solo festival della canzone

Anche chi vi scrive l’ha scoperta in uno dei febbraio festivalieri vissuti in Riviera. Sanremo città dei fiori e della musica è stata così anche per me!La vita frenetica del festival della canzone può essere solo un inizio della scoperta. Poco si addicono i ritmi festivalieri ad assaporare davvero la città. Sanremo merita l’approfondimento.
La prima immagine che la cittadina regala, appena usciti dal casello autostradale e scendendo giù verso il centro, fra gli affacci terrazzati a picco sul mare profumati di fiori è quello di un quadro. Uno di quei quadri di paesaggio che fanno tanto colore in ogni parete. La cittadina si svela così, curva dopo curva, oltrepassata la nuova stazione e l’elegante lungomare perla dopo perla.

Il lungomare in notturna. Credit: Eric Borda

San Remo o Sanremo?

Un dubbio che ci portiamo da anni. Tutti quelli che fanno il mio mestiere, almeno una volta nella vita si sono trovati davanti al dilemma.
San Remo o Sanremo?
Cerchiamo di svelare l’arcano partendo dalle origini della romane della città. Ai tempi la denominazione era Castrum Sancti Romuli, in onore di San Romolo, patrono del Castrum. In dialetto però il nome suonava male: San Romiu. Fu così che in poco tempo venne storpiato è diventò San Remo, che santo non è!
Le controversie sul nome della città dura da anni e per risolverla dovremmo tirare in ballo l‘Accademia della Crusca. In attesa affermiamo che la denominazione che più è entrata nell’uso corrente è Sanremo. E basta vedere anche sui siti ufficiali del festival della canzone per averne conferma.

L’ingresso del teatro Ariston nei giorni del festival della canzone italiana. Credit: Patrizia Peruzzini

Il mitico teatro Ariston

Per scoprire la città obbligatorio iniziare dal suo luogo simbolo, il teatro Ariston. Teatro che esclusa la settimana più pazza dell’anno (quella del festival di Sanremo) è solo un normale cinema di provincia, per quanto grande. Inaugurato agli inizi degli anni Sessanta concluse un progetto colossale di 2000 posti a sedere, un palcoscenico alto 24 metri e profondo 15 e un golfo mistico capace di accogliere 100 musicisti. Dietro le quinte 30 camerini e 3 cameroni con corridoi angusti per scambiarsi durante il festival, ma incredibili se collocati in una cittadina piccola e in un cinema di periferia.

nasceva l’ariston e al casino’ trionfava tony renis

In quell’inaugurazione del 1963 si proiettò l’attesissimo film “Gli ammutinati del Bounty” con Marlon Brando. Mentre il festival Sanremo, che diventava sempre più popolare continuava a svolgersi al Salone delle feste del Casino. Con Mike Bongiono che quell’anno proclamò vincitrice la canzone “Uno per tutte” della coppia Tony Renis – Emilio Pericoli.

Il palco calcato dalle stars della musica mondiale

Se siete a Sanremo durante la settimana del festival non potete esimervi dal classico rito di una foto sulla celebre passerella magari insieme qualche vip. Se invece siete in zona in altri periodi dell’anno l’Ariston vale lo stesso una foto ricordo.
Tremano i polsi al solo pensiero che quel palco è stato calcato da stars mondiali del calibro di Madonna, Elthon John, Queen con Freddy Mercury, Duran Duran, Ricky Martin, Tina Turner e molti altri ancora. Senza dimenticare i big di casa nostra che da quel palco hanno spiccato il volo alla conquista del mondo come Eros Ramazzotti e Laura Pausini non senza prima essere vincitori Sanremo.

Corso Matteotti e una passeggiata immancabile

Dall’Ariston il percorso è quasi d’obbligo sul fil rouge dell’oggi e dell’ieri del festival della canzone.
Basta percorrere l’elegante e famoso Corso Matteotti che sta a Sanremo come via della Spiga sta a Milano per arrivare davanti al maestoso casinò. La “vasca” viene definito il corso che durante i giorni del festival è calpestato da migliai di persone alla “caccia” del divo. Obbligatorio soffermarsi ad ammirare le eleganti vetrine o a degustare un tè in uno dei fascinosi caffè del corso. Non senza aver ammirato la pavimentazione dove, al posto del classico canale di scolo sono eleganti targhe in ottone con incisi i nomi di tutti i vincitori del festival musicale. E sempre in tema festival l’occhio cade anche sulla statua dedicata a Mike Bongiorno proprio nella “vasca”.

La bella facciata art decò del Casino di Sanremo. Credit: Alyssa Black

Tutto il fascino del Casinò

Eccolo bianco ed elegante nel suo stile Art Nouveau voluto dall’architetto Eugène Ferret e inaugurato nel 1905 il casinò di Sanremo.
Nacque col nome Kursaal, come a Montecatini Terme con lo stesso concetto. Divertire i tanti stranieri che in zona svernavano per il clima fra spettacoli teatrali, concerti e grande ristorazione. Il gioco d’azzardo però prese ben presto piede al punto che, nel 1927 il comune ricevette dallo stato l’autorizzazione ufficiale a praticarlo. Una manna per le pingui casse comunali che riuscirono così a far fiorire a cittadina, e mai definizione fu più giusta.

lustrini, smoking e roulette

Oggi è una delle quattro grandi case da gioco italiane (con Venezia, Saint Vincent e Campione d’Italia) e attrae amanti del genere da ogni parte del mondo. Molti preferiscono nel terzo millennio il Casino Sanremo online ma non ha lo stesso fascino. Non fosse altro che per ammirarne l’elegante edifico liberty, unico al mondo. Ricordate solo che senza un abbigliamento adeguato benché l’ingresso sia gratuito, sarete lasciati alla porta.

Villa Nobel

Sanremo è stata anche e pochi lo sanno per lungo tempo la casa dell’inventore di uno dei premi più famosi del mondo: Alfred Nobel. Uno svedese amante del mare e del clima mite che prese casa in quella che oggi è la villa che porta il suo cognome. “Il mio nido” la chiamava il celebre chimico nordico e in effetti anche oggi Villa Nobel è uno degli edifici più belli di Sanremo con il suo museo, il suo centro culturale e il bellissimo giardino. Lo stile moresco, la posizione, lo straordinario e lussureggiante giardino ricco anche di piante esotiche merita una visita. Così come l’interno della villa costruita nel 1870 e suddivisa in tre piani nei quali si può visitare anche lo studio e la sala da pranzo e da letto del celebre svedese.

La pista ciclabile Riviera dei Fiori

La pista ciclabile più lunga del Mediterraneo

Sanremo non è solo musica, gioco d’azzardo, fiori e sole. Molto altro come abbiamo detto e soprattutto Sanremo è una città verde e sostenibile non solo per i suoi tanti parchi e giardini.
Qui si trova infatti una delle piste ciclabili più estese dell’intero Mediterraneo con i suoi 24 chilometri. La pista del Ponente Ligure che si snoda all’interno del parco costiero della Riviera dei Fiori sul tracciato di quella che era la vecchia linea ferroviaria Genova – Ventimiglia. L’accesso alla pista è autorizzato anche per i pedoni e gli skaters. In progetto c’è un ulteriore ampliamento, ma intanto godiamoci questi 24 chilometri di meraviglia e affacci sul mare fra gallerie e viadotti che partono da Diana Marina e finiscono ad Ospedaletti, poco fuori Sanremo. Il tratto urbano permette con facilità di raggiungere il centro storico e le spiagge.

La Chiesa Ortodossa Russa

E’ uno dei simboli della città e una delle prime visioni che abbiamo appena arriviamo. Grande e maestosa al punto da ricordare la cattedrale di San Basilio di Mosca la chiesa ortodossa sanremese è nata nell’Ottocento in seguito alla folta comunità russa che frequentava la Riviera dei Fiori in cerca di sole e mare. A quasi mille unità arrivarono a cavallo fra Ottocento e Novecento i nobili russi che scendevano in riviera. Belle le tipiche cupole sinuose e colorate. Suggestiva la vicina e celebre passeggiata dell’Imperatrice Aleksandrovna che si innamorò così tanto di Sanremo da regalarle le famose palme. Oggi quella passeggiata amata dalla zarina altro non è che il celebre ed elegante lungomare.

La città vecchia
La città vecchia

Di zarina in regina non possiamo che suggerire anche una passeggiata nei giardini dedicati alla Regina Elena non fosse altro che, trovandosi nello storico quartiere Pigna sono di fatto la porta d’accesso alla scenografica scalinata della città vecchia che conduce al Santuario della Madonna della Costa. Il fiatone della salita vale la vista dei vicoli della città antica e lincredibile paesaggio che si gode dall’alto.
Davanti a noi tutto il golfo e i dintorni. Dal Principato di Monaco e Montecarlo fino a Genova. Ovunque intorno a noi i terrazzamenti, i fiori, le cupole e i campanili colorati della riviera.

Il celebre lungomare
Le spiagge

E siccome Sanremo città dei fiori e della musica è anche a pieno titolo una città balneare è doveroso passeggiare anche sulle due spiagge principali. La spiaggia dei porti con sabbia bianca e fine che si estende vicino a Porto Vecchio e Porto Sole ed è la più vicina al centro e la Spiaggia tre Ponti, ciottolata e più solitaria.

Cosa mangiare a Sanremo

Città dall’identità culinaria definita anche se le influenze della vicina Costa Azzurra si fanno sentire. Sanremo propone una cucina internazionale e gourmet e si fa bella grazie agli ingredienti freschi e naturali che offre fra terra e mare. da provare l’immancabile il pesto della tradizione, le ottime olive taggiasche e poi tanto pesce e molluschi. Fra la pasta fresca da provare i fidelini, lunghi e sottili perfetti con salse leggere.

mangiare al porto vecchio

Dove mangiare? C’è solo l’imbarazzo della scelta. Il nostro consiglio è scendere in zona Porto Vecchio che conserva anche nei giorni caotici del festival della musica il suo fascino di villaggio di pescatori.
Inevitabile assaggiare i piatti di mare. Del resto il prodotto è freschissimo e gli chef sono abituati a soddisfare anche i palati più esigenti dei divi della musica. Non a casa Sanremo è località vegan friendly da molti anni.