Leonardo da Vinci era vegetariano e pare pure astemio. E pare fosse amante delle cipolle.

Leonardo da Vinci era tante cose e studiando studiando può darsi che sia diventato anche vegetariano. Non tanto astemio ma parco nel bere perché sua era la famosa vigna vicina a Santa Maria delle Grazie a Milano. Inoltre, leggenda narra che, in gioventù aveva tentato anche l’avventura economica aprendo un’osteria sul Ponte Vecchio. Con l’ amico Sandro Botticelli avrebbe aperto l‘Osteria delle Tre Rane, un’ osteria troppo moderna per l’epoca che chiuse presto i battenti.

Le cipolle e Leonardo da Vinci

Pare però che fosse ghiotto di cipolle e in particolare della zuppa di cipolle resa poi celebre dai francesi. La zuppa di cipolle fiorentina era detta Carabaccia. Un suono quasi spregiativo che in realtà questa gustosa preparazione non merita. Probabilmente le cipolle erano a buon mercato o forse per il gusto pungente e il “profumo” che lasciano all’alito. Potrebbe anche derivare da “carabattola”, parola fiorentina che indica una cosa di poco valore.

Le cipolle e la  carabaccia di Leonardo
Leonardo da Vinci

L’etimo di carabaccia è quindi incerto. Forse deriva dal latino chara cioè bulbo o radice o dal greco kàrabos che significa guscio o contenitore. Infatti la carabaccia era cucinata in un contenitore di coccio.

Un piatto del Rinascimento

La carabaccia si trovava nei ricettari toscani fin dal Rinascimento e Caterina de’ Medici portò la ricetta alla corte francese. Così la nostra povera carabaccia divento la soupe d’oignos. Un nome più altisonante ma stessa bontà tanto che ebbe una grande diffusione durante la Rivoluzione Francese.

La zuppa di cipolle che piaceva al Genio

Una ricetta originale è quella che assaggio nel 1529 il Duca di Ferrara nella versione del grande cuoco Christofano di Missiburgo ma quella che vi proponiamo è più simile a quella che probabilmente piaceva a Leonardo da Vinci.
Le cipolle e la carabaccia di Leonardo sono comunque un piatto da provare e da inserire nel proprio menù perché salutistico e poco costoso.

 

Carabaccia (zuppa di cipolle alla fiorentina)

la ricetta di Leonardo

  • 1 chilo cipolle rosse di Certaldo (le cipolle rosse toscane a forma schiacciata dette Cerreto Alto qualità Vernina)
  • 4 cucchiai olio d'oliva toscano (colli fiorentini)
  • 1 tazza brodo vegetale (fatto in casa)
  • 1 etto mandorle dolci ambrosine (pestate)
  • 1 cucchiaio cannella in polvere
  • 2 cucchiaini miele di acacia
  • 4 cucchiai pecorino toscano grattugiato
  • 4 fette pane toscano cotto a legna (Il pane toscano è senza sale)
  • 1 cucchiaio di agresto (è una specie di aceto ottimo quello di San Miniato)
  • qb sale
  • 1 noce burro
  1. Pulire le cipolle e tagliarle a fette sottili

  2. prendere una pentola di coccio e versare l'olio di oliva toscano e aggiungere le cipolle e un po' di sale

  3. far appassire le cipolle a fuoco molto basso per 15 minuti girando perché non si attacchino al fondo della pentola

  4. Piano, piano aggiungere il brodo vegetale, il miele, la cannella e le mandorle tritate

  5. far cuocere per altri 20 venuti fino a quando il brodo non si sarà asciugato.

  6. tagliare delle fette di pane e arrostirle un po' e ungetele con una noce di burro

  7. versare la zuppa di cipolle in ciotole da forno in coccio ma prima mettete

  8. adagiate sopra le fette di pane abbrustolito e spolverate con il pecorino

  9. mettere in forno per qualche minuto per far sciogliere il formaggio