Con le insalate ci vuol fantasia. Un’insalata preparata bene è sempre un piacevole accompagnamento, se non addirittura, un pasto completo. Io mi intristisco quando al ristorante alla richiesta di un’insalata mista, ti portano un’insalata con tre foglie di lattuga e qualche raro spicchio di pomodoro (anche se fuori stagione).
L’insalata invece dovrebbe essere “curata” quanto, se non di più, degli altri piatti.I motivi? I 3 buoni motivi per cercare l’insalata nei menù potrebbero essere di più ma ci fermeremo a tre.

- spesso è l’unico piatto crudo del pasto e quindi apportatore in maggiore quantità di vitamine e fibre
- i vari colori rasserenano e rallegrano i commensali e soprattutto se mangiata all’inizio del pasto riempie lo stomaco e ci fa sentire sazi prima.
- i condimenti (io per condimento intendo soprattutto l’olio Extra vergine d’Oliva quello ricco di polifenoli) sono a crudo e quindi ricchi di sostanze benefiche
Giudicare il ristorante dall’insalata
Quindi, un ristorante, trattoria ma anche i bar dove ci si ferma a pranzo, andrebbero giudicati da come presentano la loro insalata mista!
Quando si parla di insalata in molti pensano alla lattuga. Preferibilmente con foglie bianche e tenere. Le insalate però dovrebbero essere ricche di colore e anche di ingredienti diversi.
Oggi non si va più a far erbe per i campi e ci siamo abituati a prodotti che non contengono tutte le qualità di un prodotto coltivato nel terreno giusto e nel periodo giusto. L’insalata deve avere foglie croccanti, multicolori, ricche di clorofilla.

Detto questo vorrei dire che un’ insalata di carciofi, radicchio, pinoli, parmigiano è tra le cose più buone che io abbia mangiato. Avete mai assaggiato un’insalata di campo con tarassaco?
Ps L’ottima insalata ( e non solo) l’ho assaggiata presso la Trattoria La Tignamica non ha un sito ma la trovate in via Val di Bisenzio 110 (guarda suggestivamente il fiume) a Vaiano (PO) 0574 985216 info.latignamica@gmail.com