Articolo di Roberta capanni  per la Rubrica “Il Gusto del territorio” – Il Mugello e il suo marrone IGP oggi sono una realtà ricercata. Il marrone del Mugello è una varietà di castagna che cresce solo su queste territori e abbraccia una storia secolare che unisce prodotto e territorio.

Quelli che sembrano spesso solo boschi di castagni sono in realtà frutteti che oggi danno vita ad una catena di imprese che girano intorno a questo prodotto.

Il Mugello e il suo marrone IGP

Il Mugello e il suo marrone IGP

Mugello: Tra Tradizione e Qualità in cucina

Il Mugello è terra di lunghe tradizioni e si qualità in cucina che oggi sono il motore per quel turismo sempre più attento all’ambiente e alla tavola.

Mugello tra Tradizione e Qualità in Cucina è anche un progetto che vede sempre più aziende del territorio mugellano impegnate nel racconto del territorio in cui sono nate e di cui portano avanti i valori. L’iniziativa Mugello tra Tradizione e Qualità in Cucina di Confesercenti Firenze nell’ambito del progetto “Vetrina Toscana”,  ha messo in evidenza le eccellenze del territorio mugellano, primo su tutto il Marrone del Mugello Igp.

Il Mugello e il suo marrone IGP - Borgo san Lorenzo - Villa Pecori Girarldi - Museo Chini

Il Mugello e il suo marrone IGP – Borgo san Lorenzo – Villa Pecori Girarldi – Museo Chini

Una storia antica che parla di qualità e attenzione

Produttori, trasformatori, ristoratori e tutti i protagonisti che sanno che un territorio non centrale oggi si valorizza soprattutto attraverso i suoi prodotti.  Il turismo mordi e fuggi non fa per il Mugello che non può competere con la concentrazione d’arte che hanno le città della Toscana.

Il Mugello ha la sua storia, raccolta in tanti piccoli musei imperdibili, un Museo Diffuso che aiuta a conoscere dall’interno un territorio dove l’oggi e fortemente ancorato a ciò che è stato ieri.
Qui dove il tempo lento segue i ritmi della natura, dove si alzano gli occhi al cielo sbirciando la crescita dei frutti del castagno o si guarda alla terra per la produzione delle patate, anche l’arte è  qualcosa da gustare. Senza frenesia, senza fretta, per assimilare e non dimenticare.

Borgo San Lorenzo - la Pieve di San Lorenzo risalente al 941, il più grande degli edifici romanici del contado fiorentino. Fu ricostruita nel 1263

Borgo San Lorenzo – la Pieve di San Lorenzo risalente al 941, il più grande degli edifici romanici del contado fiorentino. Fu ricostruita nel 1263

Mugello da visitare

I paesi del Mugello rappresentano una storia di comunità. C’è tanto da scoprire nel verde Mugello: da Scarperia, uno dei borghi più belli d’Italia al più esteso, Firenzuola e ancora Barberino di Mugello, Vaglia, S. Piero a Sieve, Vicchio, Palazzuolo sul Senio. Qui la Toscana cede il passo all’Emilia Romagna in un continuo scambio di cultura e culture.

Il più popoloso, Borgo San Lorenzo, offre anche il suo percorso Liberty legato ad una storia che ha poco più di 100 anni. Dieci decenni che a noi italiani, abituati a storie secolari, sembrano pochi ma che all’interno del Museo Chini raccontano qualcosa di importante e grandioso. L’arte della bellezza che si evolve nel tempo, che ricerca e si aggancia al passato facendone una lettura propria.

Museo Chini

Museo Chini

Il Marrone del Mugello Igp e i frutteti

Il marrone del Mugello è una varietà di castagna che cresce solo in questi boschi, “in questi frutteti” come tiene a specificare Emanuele Piani sindaco di San Godenzo e produttore.

La castagna era “l’albero del pane” e il marrone del Mugello ha sfamato per secoli la popolazione. Oggi si parla di eccellenza anche dei tortelli del Mugello, fatti con la buona patata coltivata qui, anche se i tortelli erano fatti con le castagne.

Il poeta di corte Luigi Pulci lo mette in bocca al suo mezzo gigante Margutte nel poema cavalleresco “Morgante” del 1478. Sicuramente i tortelli di cui parla hanno un ripieno di castagne.

  • Ma soprattutto del buon vino ho fede
  • Credo che sia salvo chi gli crede
  • e credo nella torta e nel tortello:
  • l’uno è la madre e l’altro è il suo figliuolo;

La patata, infatti, è arrivata a metà del 1800 per volere del Granduca Ferdinando III e c’è voluto del tempo prima che i contadini la inserissero nella loro dieta. Prima c’era solo la castagna.

Il castagno è un albero diffuso in tutta Europa e non solo. Offre frutti, solido legname da costruzione, legna da ardere. Ed è tra questi castagni che il marrone del Mugello ha preso vita diventando un prodotto sempre più apprezzato.  Ha dimensioni leggermente superiori alla norma è facile da pelare perché la pelle sotto il frutto è meno spessa. Il sapore è più dolce e l’aroma più intenso.

coniglio con i marroni

coniglio con i marroni – Foto E. Failla

La nostra degustazione e i ristoratori da provare in zona

All’ interno di Mugello: Tra Tradizione e Qualità in cucina abbiamo avuto modo di degustare diverse ricette dove il marrone era il protagonista.  Su tutti, almeno per noi, vince la semplicità del crostino di pane toscano marrone e lardo proposto dal ristorante A casa Mia di Marradi di cui abbiamo apprezzato anche i Maltagliati di farina di marroni con crema di ricotta e noci.

Buono anche il coniglio con funghi e marroni della Colombaia di Marradi e ottimo il gratin di limousine e patate del Mugello dell’Antica Porta di Levante di Vicchio.

Tortelli di patate del Mugello

Tortelli di patatel del Mugello foto E. Failla

I tortelli di patate del Sergente di Barberino di Mugello hanno incontrato le esigenze del nostro palato rispetto ai buoni ma dolcissimi Tortelli di Marroni con olio, pecorino e pepe di Palazzo Torriani di Marradi.

Dolci di castagne a profusione nella nostra degustazione, dal Budino di Marroni del Casolare di Marradi, al cheesecake con marron glassè del Il cantuccio di Marradi. Abbiamo notato un grande uso di Alchermes in qualche caso eccessivo. Il nostro dolce preferito è stato il maritozzino con farina di marroni ripieno di mousse di ricotta agli agrumi de La Torre Osteria et Bottega di Sacrperia e San Piero. 

Ora sta a voi provare le specialità del Mugello!

Chiostro di Santa Caterina -

Chiostro monastero di di Santa Caterina –

La Toscana dei marroni

Marrone del Mugello IGP –buccia rossiccia striata, polpa bianca e saporita. Misura media. Frutto adatto sia ad essere bollito che arrostito. Perfetto per fare la farina di castagne.

Marrone di Caprese Michelangelo DOP – Arrotondato e striato, Ha la polpa bianco avorio, questo marrone dalla forma arrotondata e striata. Il sapore tende alla vainiglia ed è perfetto per realizzare dolci come il Mont-Blanc.

Castagna del Monte Amiata IGP –  ottima dalla polpa color crema dal sapore dolce ben equilibrato. Si presta alle ricette salate e dolci e viene usata anche nella locale produzione di birra.

Articolo di Roberta Capanni

maritozzo con farina di castagne e ripieno di crema alla ricotta

maritozzo con farina di castagne e ripieno di crema alla ricotta