Salgono le temperature esterne, scendono quelle dei calici. E’ il momento dell’happy hour all’aperto, a fine giornata. Che ne dite di scegliere profumi freschi ed intensi per aprire le danze delle serate di relax post sole? Ecco qualche suggerimento per non versare invano del vino nei vostri bicchieri. Il focus? Bottiglie con una storia da raccontare, tra un sorso, un finger food o una cena estiva in compagnia.
Happy hour estivi: 3 calici freschi
Madri Leone
Due sorelle pugliesi, un piccola produzione caratterizzata dalla storia che accompagna la scelta di ogni etichetta: solo donne che hanno solcato la storia per le altre donne. Oggi parliamo di Delia a.C., e dall’etichetta wild potete intuire le sue origini preistoriche. Questo Bombino bianco maturato dal sole della Puglia, regala sensazioni di frutta a pasta bianca e una chiusura sapida. A proposito di Delia: la signora ha 28mila anni ed è considerata la prima madre della storia. Il suo scheletro fu ritrovato nella grotta di Santa Maria d’Agnano (Ostuni) col suo feto in grembo all’ottavo mese di gestazione.
Abruzzo mon amour
Il Cerasuolo firmato Tenuta Cerulli Spinozzi racconta invece le Colline Teramane, terra di ‘isolani’ tanto sono etichettati talvolta gli schivi abruzzesi. Un legame antico con questa terra, fatto di suadente valorizzazione di quella che a ogni livello non può che essere definita con semplicità ‘casa’ anche grazie alla scelta di una viticultura sostenibile. Colore rosa intenso per questo vino DOC invitante per profumi e aromi, in cui lampone e rosa fanno da padrone prima di una chiusura che ammicca alla sapidità.
(Vuoi saperne di più sul Cerasuolo? LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO QUI!)
Il Rosato… rinomato
Firmato Placido Volpone il nome è sufficiente per scatenare la voglia di stappare la bottiglia. Rosàntica ricalca la nomea pugliese dei vini rosa, opulenti, dai colori intensi e profumi che persistono. Rosàntica gioca con la piacevolezza aromatica dei rosè caratteriali, la morbidezza di chi abbraccia una platea vasta di winelovers, e l’asso nella manica di poterlo versare fresco senza perdere nulla, creando quella condensa su calice e bottiglia che richiama l’ambito refrigerio dopo una giornata estiva.
Barbara Amoroso