Agrumi. Sta per partire la stagione e l’Italia soffrirà come sempre in un mercato falsato tra prezzi di produzione, esportazioni e importazioni. Ma gli agrumi sono prodotti importanti per la nostra salute ed è bene saperne di più. Quando acquistiamo dobbiamo essere certi di molte cose.
La concorrenza sul mercato ortofrutticolo è molto accesa per questo tipo di prodotto. L’offerta internazionale di arance, mandarini, clementini e limoni è davvero alta. Arrivano non solo da Spagna, Turchia e altri paesi del Mediterraneo ma anche dal Perù e da altre zone dove il clima permette la coltivazione. Cosa deve fare un produttore per competere in un mercato così difficile? Avere i prodotti più grandi, belli e possibilmente buoni, del mercato.
Concorrenza da tutto il mondo
140 i principali paesi produttori di agrumi nel 2011, la FAO ha stimato la produzione mondiale di agrumi a circa 115.6 milioni di tonnellate. Brasile, Cina e Stati Uniti in testa. Ovviamente frutti destinati non solo al consumo fresco ma anche alla produzione di succhi che vengono per la maggior parte congelati per usi e spedizioni. La domanda, probabilmente banale, che mi pongo è: se la Vitamina C di cui sono ricchi si ossida dopo circa 30 minuti dopo aver spremuto un frutto cosa rimane del salutare frutto in questi prodotti?
In Italia l’offerta agrumicola è un’eccellenza dalle innumerevoli potenzialità ma alle prese con insormontabili criticità. Difficile combattere, con il nostro sistema, con colossi come Brasile e Cina e tutti i paesi del Mediterraneo…
Scegliamo l’occhio non la qualità…
Da recenti studi i consumatori si fanno guidare dal calibro, dall’origine e dal colore. Ma vi siete mai domandati come si fa a far ingrossare un’arancia? Esistono dei prodotti brevettati che vengono dati quando i frutti sono ancora piccoli che permette di aumentare la grandezza della cellula. Non tutti sono a base di prodotti naturali che ovviamente hanno un costo più elevato. Quindi facendo due più due, se la grande distribuzione deve vendere sempre a meno in una battaglia fra concorrenza e cittadini che cercano il prezzo più basso, come fanno i nostri bravi agricoltori ad usare prodotti di qualità per far avere a quegli stessi cittadini compratori ciò che cercano cioè frutti grandi, colorati e succosi?
C’è stata una richiesta maggiore di agrumi sul mercato e questo ha spinto grandi società a cercare di differenziarsi. La vendita dell’orto frutta è diventata un business enorme con magazzini di stoccaggio immensi, frutta venduta con marchi registrati e via dicendo.
Un nuovo sistema di acquisto per il mondo che sta cambiando
Se volete stare in questo “vecchio sistema” fate pure ma sappiate che ne esiste uno nuovo.
Certo non è facile lasciare la comodità del “tutto a portata di mano” per una scelta mirata ma chi davvero vuol cambiare qualcosa in questo mondo potrebbe anche cominciare da qui. Le parole e le lamentele servono a ben poco se non si procede con dei fatti concreti.
Quindi il discorso è il solito che riguarda tutti i prodotti alimentari: mangiare meglio e imparare a comprare. Ciò non vuol dire spendere di più ma guardarsi intorno e trovare la soluzione giusta. E le soluzioni oggi ci sono. L’emergenza Covid ci ha insegnato ad acquistare on line o nei piccoli negozi. Bene esistono produttori naturali e biologici certificati che spediscono in tutta Italia e in poco tempo i vostri frutti arrivano a casa vostra. Questo permette anche meno passaggi in celle frigorifere perché la raccolta nelle piccole aziende viene fatta sull’ordine. Un buon metodo sono i famosi GAS (gruppi di acquisto Solidale) che sono sparsi sul territorio nazionale. Si acquista in gruppo e si paga meno. (Ovviamente il consiglio non è solo per la frutta ma anche per tutte le verdure su Firenze vi segnalo anche l’ortobioattivo (GUARDA DI COSA SI TRATTA) che ha un buon sistema con prodotti di stagione. Contattateli potranno indicarvi anche altre realtà del genere che stanno nascendo sul territorio nazionale)
L’esperienza del GAS è perfetta per tutti i prodotti conservabili come olio, vino, pomodoro ma anche per frutta e verdura settimanale. Stessa cosa può essere fatta in piccole botteghe che raccolgono gli ordini e poi fanno pervenire il prodotto. Il costo non è mai superiore mentre la qualità lo è certamente. Basta un click oggi per trovare ciò che serve.
Tutto è partito dal mandarino
Tutto pare sia partito dal mandarino che è arrivato dalla Cina. È uno dei tre agrumi originali del genere Citrus assieme al cedro ed al pomelo. Da incroci con il mandarino si sono sviluppati quasi tutti gli agrumi che oggi conosciamo. Limone, lime, arance sono derivati dal mandarino, frutto dolce. Tante le varietà che si sono poi diffuse.
L’arancio è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutacee. È un antico ibrido, risultato di un incrocio di oltre 4000 anni fa tra il pomelo e il mandarino. L’origine è cinese ma nel I secolo d.C si parla di melarancio in Sicilia. Comunque sia sicuramente l’arancia è arrivata in Portogallo nel XVI secolo e da qui il nome che richiama il paese iberico in molti dialetti italiani.
Bionde o rosse?
Arance bionde e arance rosse, le prime usate molto dall’industri perché molto succose le seconde più per il consumo almeno in Italia Parlando di arance tante sono le varietà ma in Sicilia si coltivano con soddisfazione soprattutto quelle rosse ricche di antocianine, pigmenti idrosolubili facenti parti della famiglia dei flavonoidi. Le tre varietà principali di arance rosse sono il Moro, il Tarocco (entrambe di origine italiana) e il Sanguinello (di origine spagnola).
Le arance rosse hanno proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antitumorali e di protezione cardiovascolare. Tutto grazie ai flavonoidi (esperidina e narirutina), carotenoidi (luteina, alfa e beta carotene), acido ascorbico, acidi idrossicinnamici (ferulico, cumarico, caffeico e sinapico) e antocianine (soprattutto cianidina-3-O-β-glucopiranoside). Ci sono altre arance rosse come Navel Cara Cara e le Vaniglia che hanno una pigmentazione che invece è dovuta alla presenza del licopene, non agli antociani.
Sotto la ricetta di un’ insalata autunnale con le arance che piacerà a tutti e qui la marmellata di arance amare ( o dolci) che amo cucinare.
Insalata autunnale
Una ricca insata con un carico importante di Vitamina C perfetta per affrontare i primi freddi e accompagnare i piatti più ricchi di grassi di questa stagione
- 500 grammi insalata verde tenera
- 1 finocchio
- 1 melagrana
- 2 arance ( rossa e bionda)
- 30 grammi pinoli
- 100 grammi scaglie di parmigiano
- qb olio extra vergine di oliva
- qb sale
- qb pepe mancinato fresco
[…] malattie della pianta rendono il prodotto meno salutare…come sempre! Ottima la famosa insalata siciliana con finocchio e arancio ma sono buoni anche cotti in forno o al tegame. Qui li abbiamo uniti ad un altro frutto di stagione: […]