Elisa Rampi per #iomangioeviaggioitaliano – L’inizio delle vacanze pasquali da bambina era sempre segnato da un evento da svolgere con tutta la famiglia riunita a casa dei miei nonni, i genitori di mia mamma, il giovedì di Pasqua: la preparazione dei ciambellini. Sotto la storia e la ricetta scritta e il video per imparare a farli!
Il tavolo pieno di uova e farina, il profumo di arancia e vinsanto, tante teglie tutte infila. Il calore del forno a legna, i tessuti antichi fatti a telaio che ricoprivano le ceste in vimini fatte a mano dove venivano sistemati e conservati e gli adulti che brontolavano noi bambini perché mangiavamo troppo impasto prima della cottura. Ricordi pieni di gioia e tradizioni da portare avanti con i miei figli.
Pasqua in Valdichiana
In Valdichiana la Pasqua ha il sapore del ciambellino e le ricette vengono tramandate di generazione in generazione da tempo immemore. Si parla del XIII secolo: la leggenda racconta che i frati di un convento abbiano fatto cadere il vassoio con gli ingredienti per fare dei dolci per Pasqua. Per rimediare al danno avrebbero mescolato insieme tutti gli ingredienti creando il ciambellino. Mentre altre notizie riconducono la ricetta proprio a Foiano della Chiana (AR). In questo mio paesino nel cuore della Valdichiana ogni anno per la domenica delle Palme viene celebrata la Festa del Ciambellino nel contesto del Mercato storico.
Ogni paese e addirittura ogni famiglia, ha una ricetta diversa con riti e tradizioni proprie ma la forma resta sempre la stessa: tondeggiante con un buco al centro e un diametro di circa 20 cm. Ci sono varianti con l’anice, vaniglia, zucchirini decorativi o addirittura con doppia cottura, prima fritti poi in forno.
La ricetta di Foiano della Chiana
La ricetta della nostra famiglia è quella tipica della zona di Foiano della Chiana (AR). I ciambellini si usano come dolci da inzuppo, a fine pasto con vino o vinsanto, come si dice in Valdichiana “solo quello buono del prete”, oppure come fanno i miei bambini con il succo di arancia o sul latte per colazione….
Per una maggiore conservazione veniva utilizzata l’ammoniaca e sistemati all’interno dei cesti di vimini fatti da mio nonno su canovacci di tessuto spesso, quelli di canapa fatti a telaio. Quando diventavano duri, con gli ultimo che restavano, mia nonna faceva una buonissima Zuppa Inglese con crema pasticcera e alchermes.
Ciambellini della Valdichiana
- 600 grammi farina
- 4 uova
- 40 grammi zucchero a velo
- 125 grammi burro
- 400 grammi zucchero
- 1 arancia
- 1 limone
- 80 grammi vin santo
- 1 bustina lievitop per dolci
Montare molto bene le uova con lo zucchero
aggiungere il burro molto morbido
lo zucchero a velo e la scorza dell’arancia e del limone
Si può aggiungere anche il succo dell’arancia aggiungendo un po’ di farina in più: le famiglie contadine lo aggiungevano per produrne una maggiore quantità usando lo stesso numero di uova.
Aggiungere il vinsanto e la farina poca alla volta mescolando, infine il lievito.
Far riposare l’impasto per 40 minuti, con un cucchiaio prenderne una certa quantità e modellali facendo attenzione a non usare troppa farina.
Infornare a 190° con forno statico per 15 minuti o fino ad ottenere una leggera doratura.
[…] ciambelle dolci. Si trovano anche a Siena e sono semplici e buoni. Uova, farina, burro, zucchero. Se volete la ricetta qui trovate quella di Elisa Rampi di Foiano della Chiana, agrichef o, come si chiamano ora: cuoca contadina […]