I cammini riscuotono sempre più consensi fra gli amanti del turismo consapevole. Tanti sono ispirati ai grandi vini e ad altri prodotti italiani, altri sono cammini storici laici e religiosi e altri ancora sono sorti dov’erano vecchie ferrovie dismesse.
L’Alpe Adria Trial che appartiene a quest’ultima tipologia è uno di quelli di maggiore successo. Non a caso National Geograhic lo ha eletto nel 2016 come uno dei migliori dieci al mondo.

L’Alpe Adria fra i vitigni del Collio

Viaggiare a piedi, in Europa

Viaggiare a piedi nell’Europa più verde varcando confini che fino a 30 anni fa parevano invalicabili regala emozioni straordinarie.
Boschi rigogliosi incontaminati, montagne storiche che “hanno fatto l’Italia”, piccoli santuari gioiello, borghi da cartolina. Tutto ciò s’incontra percorrendo l’Alpe Adria. Un cammino che avvicina alla natura ma anche a quella umana se siamo pronti a farci stupire da un cammino che cambia, passo dopo passo, per geografia, cultura e tradizioni a tavola. Dalla montagna al mare fra tre nazioni: Italia, Austria e Slovenia.

Sulle Alpi austriache

Alpe Adria, il percorso

750 chilometri, 43 tappe di circa 20 chilometri ciascuna sono i numeri che rendono bene l’idea di questo percorso unico. Impegnativo per la durata e per le 6 ore di cammino di media al giorno. Fattibile però tecnicamente perché i dislivelli non sono mai eccessivi e non sono previste ferrate o sentieri esposti.
Se lo si vuole percorrere tutto s’inizia dai monti della Carinzia attraverso il Parco Nazionale degli Alti Tauri, si entra in Slovenia a Kraniska Gora e si segue poi il corso del fiume Isonzo addentrandosi nelle Alpi Giulie e nella storia della Prima Guerra Mondiale.

Fronte italiano nei pressi di Plezzo (Bovec)

Si incrocia in più punti un altro importante cammino europeo: il “Sentiero della Pace”. Qui in uno straordinario museo a cielo aperto affondiamo il passo dove lo hanno affondato gli scarponi dei fanti. Fra fortini, trincee e camminamenti è possibile capire cosa è successo da queste parti cento anni fa. Lasciate alle spalle Caporetto e Tolmino si entra in Italia attraverso la stretta valle del Natisone, si tocca la longobarda Cividale del Friuli e le colline dove si alleva il Collio. L’odore del salmastro è nell’aria quando si intravedono le prime pietre del Carso triestino, poi giù fino al porto di Muggia. Punto finale dell’Alpe Adria.
Un cammino imperdibile fra storia, arte e natura.

Alpe Adria
Confine Italia-Slovenia nel cuore dei vigneti

La variante del Giro delle 3 nazioni

Per chi ha meno tempo a disposizione oppure meno “gamba” ma vuole vivere lo stesso un’esperienza unica consigliamo la variante del “Giro delle 3 nazioni”.
In sole 8 tappe per 123 chilometri è possibile vivere il cammino senza confini fra Austria, Italia e Slovenia
e lasciarsi emozionare da un’ esperienze da ricordare.
Uno dei punti a nostro avviso più belli è il tratto che scorre dov’era la linea ferroviaria Tarvisio – Lubiana, orgoglio dell’Impero Austro Ungarico e poi drammatica testimone della cortina di ferro.

Camminando nei dintorni dei laghi di Fusine

In località valico di Fusine, accanto alla ex frontiera da attraversare sulla ciclovia a piedi o in bici ad esempio è bello perdersi e non solo nel bosco. Qui sono piccoli frammenti della storia gloriosa di questa strada ferrata. Riempiamo la borraccia alla fontana e immaginiamo come doveva essere una volta.
Pare quasi di scorgere le signore eleganti con grandi gonne larghe e gli uomini con la camicia inamidata seduti ai tavoli di questo ristoro per viaggiatori.
E la fontana è l’unica testimonianza rimasta dell’elegante stazione di valico, ormai dispersa nel bosco ma non nella memoria.

Tratto della ciclovia nei pressi del confine fra Austria e Italia

Alpe Adria, la ciclovia

Per gli amanti delle due ruote la proposta è diversa. Il percorso sopra descritto è infatti quello per i camminatori. Per i ciclisti esiste invece l’omonima ciclovia che nel 2016 ha vinto il primo premio all’Italian Green Road Award 2016.
Una strada ciclabile che collega la città di Salisburgo col mare Adriatico. Il percorso inizia nella città di Mozart e attraversa la Carinzia scorrendo insieme alla pedonale. Una transfrontaliera da percorrere dalla montagna al mare, anche se è possibile farla in senso inverso.

Alpe Adria
Arrivo dell’Alpe Adria: Muggia
Viaggiare sulle vecchi ferrovie

Il fascino dell’Alpe Adria, sia in versione cammino che ciclabile è nel viaggiare su percorsi straordinari.
Tracciati che oltre ad essere incredibili dal punto di vista naturalistico lo sono per il fascino speciale del viaggiare su antiche ferrovie.
L’Alpe Adria si snoda in parte sulla vecchia ferrovia Udine-Tarvisio (la Pontebbana) e in parte sulla linea che collegava Tarvisio a Lubiana.

Degustando prosciutto del Carso

La Pontebbana, dismessa nell’ultimo decennio del Novecento e sostituita dal nuovo tracciato è stata una ferrovia storica fondamentale nella storia dell’Impero Austro Ungarico prima e dell’Italia poi. Fu pensata nella metà dell’Ottocento per collegare Vienna a Venezia con la denominazione di ferrovia meridionale. La tratta fra Venezia-Udine fu terminata nel 1860 e il suo naturale proseguimento, la Udine Bahn doveva scavalcare le Alpi e passando per la Carinzia raggiungere Vienna.
La terza guerra d’indipendenza e il passaggio delle province venete e di quella di Udine all’Italia rallentò il progetto. Ma la strada ferrata fu poi costruita dalle ferrovie italiane fra il 1874 e il 1879.
Ricca di storia come accennato anche la tratta che da Tarvisio entra in Slovenia e che faceva parte della ferrovia Rudolfiana. La tratta, aperta nel 1870, collegava Tarvisio a Lubiana e la variante da Tarvisio a Villach dove si può ammirare, sopra l’orrido della Slizza un incredibile ponte metallico che porta dall’altra parte del fiume.

Alpe Adria
Sentiero lungo la Slizza, Tarvisio
LA FERROVIA CHE HA “fatto” la storia

Una strada ferrata dove la storia ha lasciato segni profondi dato che nel 1919, dopo la prima guerra mondiale, un confine l’ha divisa.
Prima fra Italia e Regno di Jugoslavia e poi fra Italia e Repubblica Socialista di Jugoslavia. Appena dopo la stazione di Fusine laghi era la frontiera. Di fatto in Italia rimasero solo i pochi chilometri del tratto da Tarvisio a Fusine laghi utilizzato per trasporto locale e industriale fino alla dismissione del 1957. In territorio jugoslavo invece fu soppresso il tratto da Jesenice fino al confine italiano. Poi la storia è cambiata e l’ex linea ferroviaria disarmata per allontanare i popoli in tempi di guerra fredda oggi è diventata parte di una camminata che unisce.

Alpe Adria
I celebri cavalli di Lipiza


Il viaggio su una ex ferrovia dona emozioni speciali. Attraversare ponti arditi fatti in mattoni e pietre, entrare in tunnel quasi scavati a mani nude, sfiorare eleganti stazioni dismesse ricche di ricordi rappresenta un patrimonio storico incredibile.
Il recupero di questi percorsi a uso turistico è anche occasione per dare nuova vita a manufatti, storie, ricordi.

Viaggiare in modalità sostenibile sulle vecchie strade ferrate vuol dire cogliere i suoni della natura, l’essenza dei luoghi. Gli stessi che coglievano con la locomotiva che sbuffava inerpicandosi per le montagne i nostri bisnonni. Anche quelli vestiti in grigioverde che su questi treni sono transitati a migliaia per andare in trincea e mai tornare a casa.

Informazioni: https://alpe-adria-trail.com/it/