Caporetto per molti italiani vuol dire sconfitta. La storia però parla anche di altro e l’oggi ci regala un piccolo delizioso paese sloveno. Una natura bellissima, passeggiate lungo il fiume color smeraldo, l’Isonzo, una grande cucina e gli struccoli.

La mia conoscenza con la Slovenia è poca e risale a molti anni fa. Un breve passaggio di confine, in moto, gente dalla faccia triste. Questi erano i miei ricordi ora cancellati dai sorrisi di Ana Roš e suo marito Walter Kramar e da una natura rigogliosa.

Slovenia invernale

Arrivati a Caporetto (LEGGI) in cerca della giovane chef Ana Roš( che nel 2017 era stata dichiarata la miglior chef del mondo) abbiamo trovato tanta gioia di vivere. Una famiglia meravigliosa quella creata da Ana e Walter e un’azienda che ha dato vitalità ad un territorio che forse di pensava di essere povero.

Il nostro viaggio invernale alle porte della Slovenia ci ha accolto con tanto verde, un po’ di neve su qualche cima e un fiume dal color smeraldo.

Struccoli
Slovenia estiva

Il casolare della famiglia Kramar accoglie il ristorante di famiglia, Hisa Franco. La famiglia di Ana Roš aveva una carriera diversa in mente per lei . E lei stessa non aveva pensato di diventare la migliore cuoca del mondo. Laureata in Scienze diplomatiche internazionali a Trieste e con la padronanza di ben sette lingue la giovane Ana era spinta verso un futuro nella diplomazia.

Struccoli
Hisa Franco

Una ragazza studiosa, molto sportiva e da sempre insieme a Walter. La mamma di lui era una brava cuoca e mandava avanti un piccolo ristorante dove Ana, di tanto in tanto aiutava in sala. Il “salto in cucina” era giunto quasi per caso. Poi la determinazione e la passione hanno fatto il resto.

Kobarid oggi Caporetto

Andare a Caporetto e non assaggiare la cucina di Ana è un vero peccato ma per farlo occorre essere organizzati. Ci vogliono almeno sei mesi per prenotare una cena da Hisa Franco e non si posso fare tante scelte. Se siete intolleranti a qualcosa è meglio lasciar perdere. Qui gli abbinamenti si fanno e hanno un loro preciso perché. Avreste mai chiesto ad un pittore rinascimentale di dipingere il velo della Madonna a fa quadretti?

Comunque sia se passate da Caporetto e non avete prenotato troverete sicuramente qualcosa che fa al caso vostro. A pranzo per esempio ci siamo goduti trote freschissime cucinate magistralmente con patate al prezzemolo e gli immancabili struccoli di Caporetto.

Inoltre armatevi di scarponcelli e regalatevi una bella camminata lungo il Soça cioè l’Isonzo. Acque fresche, cascatelle, natura e voglia di camminare per ritrovare l’energia che solo la montagna può regalare.

Struccoli

La ricetta degli struccoli di Caporetto

Gli struccoli di Caporetto sono buonissimi. Sarà per quel gusto dolce e salato insieme forse . Erano un piatto sostanzioso, che dava energia quando era il tempo in cui si faticava molto e non bastava mai.
Si facevano in ogni famiglia e ogni famiglia aveva la sua ricetta.

štrukelj o Struccoli di Caporetto

  • PER LA PASTA
  • 400 grammi farina
  • 400 grammi acqua
  • 2 cucchiai olio
  • 1,5 grammi di sale

ripieno

  • 340 grammi noci
  • 40 grammi uvetta
  • 40 grammi burro
  • 600 grammi zucchero
  • 70 grammi pane grattugiato
  • 80 grammi latte
  • 20 grammi liquore (rum)
  • 6 grammi cacao in polvere
  1. preparare l'impasto per la pasta mischiando farina, 1 cucchiaio di olio e acqua bollente

  2. lavorare l'impasto e formare delle piccole palline che poi schiacceremo con le mani formando dei cerchietti

  3. Mischiare in una ciotola tutti gli ingredienti dell'impasto

  4. al centro di ogni cerchietto di pasta mettere l' impasto e chiudere ben stretti i bordi per sigillare

  5. Al centro di ogni struccolo premere per dare la forma tipica

  6. Cuocere gli struccoli in acqua bollente salata fino a che non vengono a galla

  7. nel burro tostare il pane grattugiato e versare il tutto sugli struccoli impiattati

  8. cospargere di noci e zucchero e servire.