Ortobioattivo. Sapete di cosa si tratta? In parole povere è un orto dove gli ortaggi vengono coltivati in un terreno molto ricco di sostanze. Terreni e sabbie scelte accuratamente, pacciamature e microrganismi. Le piante trovandosi un ambiente ideale senza carenze e quindi in piena salute, si difendono da sole. Nessun attacco da parte di parassiti o funghi quindi nessuna necessità di intervenire con antiparassitari, neanche il semplice rame.
Una produzione che è ininterrotta. Finisce il ciclo di una pianta e può iniziare subito quello di un’altra secondo la stagionalità. Padre del progetto ortobioattivo è l’agronomo Andrea Battiata, L’uomo “dal sorriso continuo” come lo definisco io e dal saluto sempre gioioso.
L’osservazione della foresta
E’ dall’osservazione delle piante e dei loro meccanismi naturali che nasce il progetto ortobioattivo. Un sistema che permette di ottenere ortaggi freschi e croccanti in qualsiasi periodo dell’anno. Andrea Battiata dice che è stata la Foresta Amazzonica ad insegnargli tutto. Lì le piante hanno contemporaneamente gemme, fiore e frutti in un ciclo continuo. Battiata ha elaborato l’ortobioattivo sui risultati dell’Istituto Nutraceutica Nutrafood dell’Università di Pisa dando vita al progetto.
Il profumo del cavolo nero
Passeggiare con Andrea nell’orto a fine ottobre e trovarsi immersi tra piante rigogliose di melanzana, peperoni, insalate, radicchi e tanto altro è un’esperienza da fare. Il profumo del cavolo nero è potente. La temperatura di fine ottobre qui nell’orto è più alta: è l’effetto dell’orto.
Gli ortaggi sono coltivati in vasche rialzate di circa 30 centimetri con terra, sabbia vulcanica e scarti della produzione di cippato e pellet più utilizzo di E.M. Gli EM sono microrganismi effettivi che agiscono sia sulle foglie preservandole dalle malattie, sia nel terreno nel quale interagiscono con la sostanza organica.
La pacchiamatura è fatta con foglie proprio come avviene in una foresta o in un qualsiasi bosco. Il risultato è un terreno ricco, friabile, dove la mano affonda, ricco di lombrichi in pratica un terreno vitale. Si interviene forse per esempio con la tecnica del sovescio in un bosco?
Tante piante e tutte sane
Su questo tipo di terreno lo spazio tra pianta e pianta si riduce e il colore è intenso e bellissimo. La scienza ammantata di poesia.
Si tratta di agricoltura organico rigenerativa una realtà che piano piano si sta diffondendo. Battiata non solo ha costruito orti a Firenze ma è stato chiamato anche da altre città soprattutto Milano. Un buon segno questo che denota che c’è voglia e spazio per un cambiamento. Forse si inizia a prendere sul serio le qualità nutraceutiche del buon cibo, anzi del cibo ben fatto?
L’ortobioattivo che abbiamo visitato è un’area di pace. Si preparano le cassette per le persone che decidono di diventare consumatori consapevoli. Cassette che conteranno i prodotti di stagione presenti nell’orto con due modalità settimanale o quindicinale. La cosa bella è l’atmosfera. C’è serenità, ci sono sorrisi. E il giovedì ci sono i ragazzi dell’Associazione Filiderba Onlus che da un aiuto alle famiglie e ai ragazzi con disabilità. I ragazzi curano l’orto e poi mangiano tutti insieme!
Ma quante cose ha sbagliato l’uomo?
Passeggiando notiamo anche degli olivi grandi e carichi di frutti: “L’olivo – ci racconta Andrea – è un arbusto ma l’uomo con le potature, in alcuni casi estreme, fa sì che la pianta possa dare solo il 20% di ciò che produrrebbe.” E anche qui si parla delle meravigliose proprietà nutraceutiche dell’olio. E l’ortobioattivo avrà anche il suo olio con qualità nutraceutiche superiori.
Dall’orto al piatto
Anche s e non siamo certo noi a pensare che la cucina vegetale sia meno buona Andrea, per sicurezza, ha deciso di presentarci degli amici . L’ora di pranzo è stata quindi scandita dalla cucina del 5eCinque ( LEGGI della nostra esperienza qui). Un ristorante vegetariano nell’unico vero cuore ancora battente di Firenze: Santo Spirito. Ma questa è un’altra storia da leggere…(LEGGI l’articolo sulla nostra esperienza al 5 e cinque).
Quindi un orto bioattivo è molto più di un orto sinergico. Chiunque voglia fare un orto nuovo ( ma anche chi coltiva già l’orto) può crearne uno. Basta chiedere consiglio ad Andrea Battiata che vi dire come fare l’orto bioattivo. A breve infatti gli orti sorgeranno in molte città tra cui MIlano. Un orto sanocon una produzione continua tutto l’anno.
Che dire…Andrea Battiata è una persona con un grande progetto che valorizza e accresce i benefici dei grandi doni che riceviamo dalla natura. Lo fa in maniera semplice e alla portata di tutti! Un ritorno a uno stile di vita sano e gustoso.
[…] solo per la frutta ma anche per tutte le verdure su Firenze vi segnalo anche l’ortobioattivo (GUARDA DI COSA SI TRATTA) che ha un buon sistema con prodotti di stagione. Contattateli potranno indicarvi anche altre […]