Convegni e degustazioni per il Fagiolo di Lamon I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta). Coltivato in venti piccoli comuni su 12/14 ettari per 150 quintali in tutto. Quando un territorio si lega ad un prodotto l’economia cresce. Un fagiolo facilmente digeribile, con la buccia sottile, ricco di calcio e vitamina C . Presente anche metionina, acido grasso essenziale sulfureo, di solito non presente negli altri fagioli.
L’altopiano di Lamon, lembo estremo del Feltrino Occidentale, si estende alle soglie delle Dolomiti. Attorniato da rilievi montuosi e collinari che lo separano dall’area del Tesino e della Valsugana è un terrazzamento di origine alluvionale. Il resto del territorio era difficilmente accessibile ma nonostante questo sono ben 40 le frazioni abitate.
Un Papa e un fagiolo
A Lamon si viveva di pastorizia fin dal medioevo e nel 1532 arrivò il fagiolo. Fu l’umanista Pietro Valeriano che ricevette in dono alcuni semi da Papa Clemente VII ad introdurlo che qui trovò terreno adatto. Tanto adatto che nel 1600 il legume del bellunese era diffuso, conosciuto e ricercato. Studiosi del 1700 riconoscevano che i fagioli del bellunese erano i migliori della provincia.
Come molti prodotti italiani con l’industrializzazione la sua coltivazione aveva perso attrattiva. Oggi grazie al forte impegno di tutta la popolazione del Feltrino Il Fagiolo di Lamon è tornato. Il Consorzio di tutela del Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese (con 120 soci) ne garantisce la qualità. Il fagiolo di Lamon della varietà bellunese è oggi molto richiesto.
Attrattive per chi ama la buona tavola
Lamon offre importanti attrattive per gli appassionati della buona tavola con la possibilità di degustare svariati piatti tipici peculiari del nostro paese come la carne di pecora affumicata, il formaggio fritto, il “pendolon” e numerosi altri piatti legati alla tradizione contadina.
Nel 1990 si tenne la prima festa del Fagiolo di Lamon compie trent’anni nella terza fine settimana di settembre . E’ il momento della raccolta e negli stand del Consorzio vengono venduti i fagioli freschi (in frigorifero si conservano 4-5 giorni) o secchi. Tre giorni, da venerdì 20 settembre a domenica 22 dove è possibile gustare questa prelibatezza. Stand gastronomici, ristorantini allestiti per la festa o nei locali del paese dove gustare i famosi fagioli di Lamon.
A tavola nel Feltrino – “Il fagiolo d’oro”
La Festa del fagiolo è un mix di cucina, cultura, mostra mercato del prodotto agricolo, artigianato, spettacoli e intrattenimento. Quasi un chilometro di strade e vicoli del centro di Lamon addobbati.
Dal 2019 è stato deciso di ripresentare il concorso gastronomico “Il fagiolo d’oro”, aperto ai professionisti della cucina ed alle scuole alberghiere. Alla premiazione del concorso nella serata di venerdì , seguirà un confronto tra esperti di cucina, di agricoltura, allevamento, turismo, condotto dal giornalista e “cronista della gastronomia” Edoardo Raspelli, ospite d’onore dell’edizione di quest’anno.
Occasione per programmare un fine settimana di settembre
Programmare in settembre un fine settimana a Lamon potrebbe essere l’idea giusta. Nel pomeriggio di sabato spazio ai giovani delle scuole alberghiere. Si esibiranno in piazza a Lamon preparando i loro piatti a base di fagioli.
Venerdì ed il sabato saranno giornate dedicate agli appassionati e cultori del fagiolo, con convegni ed approfondimenti legati alla sua produzione. Domenica 22 è il clou della festa vera e propria, per la presenza di migliaia di visitatori. L’altopiano lamonese per metterà loro di sedersi a tavola, gustare i fagioli, acquistare il prodotto e godersi i numerosi spettacoli. Ogni anno un Comitato composto dal Comune di Lamon, dalla Pro loco e dal Consorzio di tutela del Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese creano l’evento. da aggiungere che tra le tante varietà di fagioli quello di Lamon ha una marcia in più
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