Sabato 11 maggio 2019 partirà l’edizione 102 del Giro d’Italia. Un grande Giro d’Italia sulle strade bianche fra le bellezze del paese. Tre settimane sulle strade per rievocare miti e ricordi e spingere verso il successo i campioni di oggi.
Vogliamo ricordare le tappe indimenticabili, i tempi eroici, le imprese dei due campioni per eccellenza del Giro d’Italia: Gino Bartali e Fausto Coppi. I due ciclisti che hanno diviso nel tifo l’Italia, ma che l’hanno unita a cavallo della Seconda Guerra Mondiale. Due uomini che pedalavano su bici lontanissime dalle ipertecnologiche di oggi. Eroi che viaggiavano con i copertoni di ricambio arrotolati alle braccia. Pedalavano fra le strade sterrate e sconnesse di un’Italia povera appena uscita dalla guerra.
Il mito della borraccia
E poi quella borraccia. Quel gesto immortalato in una foto in bianco e nero. Era il 6 luglio del 1952 quando nel caldo di una tappa del Tour de France i due rivali furono fotografati. Ma chi ha passato la borraccia a chi?
Sul Col du Galibier nella fotografia consegnata alla storia davanti la maglia gialla, il volto magro e il naso adunco di Coppi. Dietro “il naso triste come una salita, la faccia allegra di un italiano in gita” come canta Paolo Conte, di Gino Bartali.
Volti diversi di una rivalità che finiva quando si scendeva dalla bici, senza sponsor, maglie cangianti e occhiali specchiati. Ciclisti come maschere di fango disegnate dagli spruzzi delle gomme del gruppone. Le strade asfaltate erano davvero poche a quei tempi.
La rievocazione
E nel 2010 è andata in scena una tappa passata alla storia. Incredibilmente anticipata dal ricordo di quella borraccia del 1952.
Una tappa con arrivo a Montalcino. II Giro d’Italia sulle strade bianche calcava le strade “bianche” della corsa cicloturistica Eroica e riportava al Giro le strade sterrate. Una tappa che, segno del destino, a causa di un acquazzone improvviso si è trasformata in una vera tappa eroica che molti ricorderanno fra cadute e maschere di fango.
Pochi giorni prima di quella tappa andò in onda però la rievocazione più emozionante della storia a pedali. In un domenica di metà maggio sulla strada bianca che da Castiglion del Bosco sale a Montalcino sono comparse due figure dal passato. Le bici originali e in sella, Andrea Bartali e Faustino Coppi, a rievocare lo storico scambio della borraccia avvenuto fra i loro padri.
L’occasione era commemorare i 50 anni dalla scomparsa di Fausto Coppi e i 10 anni di quella di Gino Bartali. Da festeggiare anche la reintroduzione delle strade bianche al Giro.
I pretendenti alla maglia Rosa 2010, si giocarono l’esito del Giro su 10 chilometri di sterrato. Lo stesso, sia per la bellezza della strada che per le curve impegnative, su cui Andrea e Fausto, ricordarono i padri.
Non poteva essere altrimenti. L’accostamento di una tappa così impegnativa con Coppi e Bartali. Fu anche lo storico scambio della borraccia. Un’emozione lunga quanto quella loro salita. Una borraccia passata di mano ancora una volta. E il dilemma mai svelato dai loro padri è stato ereditato dai figli. Chi ha passato la borraccia a chi?
Nadia Fondelli