Mille968 è il nome del vino nato dalla voglia di fare squadra di tre “sognatori”.
Tre aziende per far parlare la DOC Colline Lucchesi, una grande prova della Toscana che guarda al futuro.
Mille968. L’anno della DOC per i vini delle Colline Lucchesi. Ed è da questa data che hanno deciso di partire per una nuova grande avventura tre aziende: Colle di Bordocheo della famiglia Chelini, la Fattoria Sardi e la Fattoria Maionchi.
Barbara Chelini, Mina Samuti, e Nicola Palagi si sono riuniti per creare un vino unico, che racconti il meglio del loro territorio, un vino che sia un veicolo di conoscenza che possa valicare le Alpi e portare la sua storia secolare. A Massimo Motroni, enologo ma anche caro amico, è stata affidata questa nuova creazione nata dopo mesi di prove, assaggi, incontri. Così è nato il Mille968 un vino che potrà dare belle soddisfazioni e che vuol essere il punto di partenza di un’unione a cui potranno unirsi altre aziende del territorio.
Dalle dolci colline della Lucchesia, dove ville e casali si integrano con vigneti e olivete, dolci ritiri per tanti stranieri che qui trovano pace, ottima cucina e vino eccellente, parte questa “sfida” ad un territorio, forse un po’ chiuso in sé. Il Mille968 è un vino ambasciatore del suo territorio e racchiude il carattere della Lucchesia, quasi una sinfonia tra i frutti della terra e la sua storia, una storia che Massimo Motroni ha ben orchestrato.
Tre aziende, uno stesso territorio ma esposizioni diverse: in Località Tofori a Carmignano (Lu) la vigna più vecchia, 40 anni, che regala vini di grande struttura, proprietà della Famiglia Maionchi; nella parte più fredda ma ventilata, tra i fiumi Freddana e Serchio i sapori sapidi provengono dai terreni sciolti e da una scelta aziendale della Fattoria Sarti rivolta al naturale e, infine, I vini di delle colline di Segromigno in Monte di Colle di Bordocheo.
Un progetto condiviso tra amici “Che ci ha divertito“ racconta Barbara Chelini, che ha ospitato nel suo bell’agriturismo la presentazione del Mille968 . Felice anche l’enologo che ha così portato a termine un suo vecchio progetto,un sogno, quello non solo di lavorare tra amici ma anche di unire i cru della Lucchesia per far parlare al meglio Lucca e il suo territorio.
Il vino
E il nuovo nato si è dimostrato all’altezza delle aspettative. Prima annata 2013, un blend al 50% di Sangiovese e Merlot, poche bottiglie, giusto una prova. Ogni azienda ha portato il suo vino e da lì sono partiti. Così il fresco ma talvolta spigoloso Sangiovese è stato addolcito dalla morbidezza e dal calore del Merlot regalando un vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi granato, profumi di frutti a bacca rossa, mora, pepe nero, tabacco e una piacevole nota balsamica. In bocca si ritrova freschezza e un’eleganza morbida, avvolgente con un piacevole tannino setoso.
Il Mille968 ha le carte in regola per conquistare un pubblico esigente e internazionale, un vino che, a nostro avviso, racconta molto bene l’eleganza di Lucca e delle sue colline.
La giornata trascorsa con il Mille968 presso l’Agriturismo Colle di Bordocheo ci ha permesso anche di apprezzare altre le produzioni dell’azienda (come l’ottimo Picchio Rosso e il delizioso Quinto da Trebbiano e Moscato Bianco) e di scoprire la cucina dell’Osteria “Da Mi’ Pa” di Gragnano (Lu) che ha servito ravioli e tortelli lucchesi di grande piacevolezza, una zuppa di verdure assolutamente da riassaggiare, e che ci ha deliziato sul finale con un gelato fiordilatte con pepe indiano e olio d’oliva leggero delle Colline Lucchesi.
Roberta Capanni
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