Ore 8 di un mattino invernale. Abbiamo lasciato presto il calduccio dell’agriturismo Via della Stella  per arrivare a bearci del panorama che si gusta  dalla fattoria Fattoria Palazzo Vecchio a Valiano di Montepulciano.
Nell’aria frizzante osserviamo il sole che sorge da dietro le colline diradando la nebbia che ha accolto il sonno della terra e dei vigneti che ricoprono queste colline. panorama
Si respira a pieni polmoni dominando il  panorama unico con la fertile valle della Valdichiana risanata  grazie a sovrani illuminati come il Granduca Leopoldo I di Lorena.  Siamo esattamente sul confine che un tempo divideva lo Stato Pontificio dallo Stato della Chiesa. Un territorio che è stato testimone di grandi eventi della storia e di un’opera di bonifica ingegneristica di cui si occuparono, fin dal 1500, Leonardo da Vinci e successivamente Antonio da Sangallo. Un’opera idralulica impegnativa che partì definitivamente nel 1788 grazie a Vittorio Fossombroni che ebbe l’incarico dal Granduca di risanare il terreno paludoso creando  una delle zone più fertili della Toscana.

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Ed è qui, sulle colline argillose che godono di questo panorama, che si trovano le antiche cantine  della fattoria Palazzo Vecchio. Il nostro cicerone è la proprietaria, Maria Luisa Sbernadori,  che ha deciso di mettere anima e corpo nell’azienda di cui è proprietaria la sua famiglia.

az. Palazzo Vecchio a valiano di Montepulciano

Palazzo Vecchio era il centro di tutte le attività che si svolgevano nell’antica  Fattoria di Valiano già nel 1300. Secoli di percorso per arrivare alla ristrutturazione del 1982, che coinvolse anche le cantine, e che portò l’azienda a produrre la prima annata del Nobile di Montepulciano nel 1990.E noi siamo qui per lui, per questo vino “nobile” che è il simbolo di questo territorio.

Nobile di Montepulciano Palazzo VecchioMaria Luisa ha voluto creare uno spazio poco lontano dall’azienda, un punto di ristoro proprio sul confine che ha chiamato appunto “La Dogana”.
Il panorama mozzafiato che si gode dalle ampie vetrate dell’Enoteca voluta da Maria Luisa Sbernadori,  è  un quadro unico che accompagna ogni sorso. la-dogana-valiano-di-Montepulciano-panorama
La Dogana ci  accoglie con un giardino perfettamente integrato con le stagioni e la campagna dove i profumi delle piante aromatiche e maestose piante di carciofo accompagnano i clienti lungo il breve viale di accesso. Un luogo pensato e  ideato proprio come scenografica accoglienza verso l’interno che si fonde con la  grandezza del paesaggio.

Ma le sorprese della Dogana non sono finite: all’interno abbiamo trovato un ambiente caldo, familiare, ma anche giovane e non “ingessato”, un luogo anche intimo, dove sorseggiare eccellenti vini e assaggiare specialità  e ricercatezze toscane.  La  sera è dedicata alla  degustazione dei vini Palazzo Vecchio abbinati ad un menù toscanissimo ma con il tocco magico dello chef:

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Per la nostra serata, la piccola ma efficiente cucina della Dogana, è diventata il regno di Sunshine Manitto, giovane chef che ama cucinare piatti della tradizione rendendoli più leggeri e adatti alle esigenze odierne.

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Dalla ribollita, agli ormai introvabili fagioli al fiasco, da piatti di carne a dolci che chiudono in leggerezza  l’abbondante cena. I suoi piatti hanno accompagnato i vini Palazzo Vecchio proposti in questa degustazione: il Rosso di Montepulciano Dogana 2013 doc, il Nobile di Montepulciano Maestro 2012 docg,il  Nobile di Montepulciano Terra Rossa 2009 docg,il  Nobile di Montepulciano RISERVA  2010 docg e per chiudere in bellezza, il Vinsanto 2007.
Il vino Nobile di Montepulciano si è “raccontato” durante tutta la cena, sorso dopo sorso, ci ha inebriato con i suoi profumi di bacche rosse, l’equilibrio dei suoi tannini, la sua persistenza, raccontandoci la storia di un territorio e delle persone che oggi gli dedicano ancora tante energie.

Roberta Capanni

Dove mangiare a pranzo:

Noi abbiamo mangiato benissimo nella “Piccola Trattoria Guastini” Via Lauretana Nord 20 a Valiano di Montepulciano

Per la sera naturalmente consigliamo La Dogana!