Il Palio dell’Assunta di Elisabetta Rogai. Ci siamo. Mancano poche ore e Siena vivrà ancora un altro Palio, un’altra festa di popolo. Quel popolo senese così diverso dal resto dei toscani. I “senesi lasciano l’olio toscano per il burro” si dice in Toscana quasi a sottolineare quell’aria “aristocratica”, da signora con il “nasino all’insù”. Siena, la piccola Roma toscana con i suoi colli dai quali guarda in basso.
La rivalità con il capoluogo toscano affonda ha radici profonde nella storia, radici che ancora oggi traspaiono dalle parole degli irriverenti fiorentini. Ma per il prossimo Palio, quello del 16 agosto, il palio dell’Assunta, i fiorentini guarderanno in maniera diversa all’altezzosa Siena.
Sì perché il Palio che sarà esposto dal Palazzo Pubblico di Siena è l’opera di una pittrice fiorentina che anno dopo anno ha portato alto il nome dell’Italia nel mondo.
Il Palio dell’Assunta di Elisabetta Rogai. Un lavoro di vino
La pittrice che dipinge con il vino, la creatrice dell’EnoArte, la pittrice di donne forti e invincibili pur nella loro delicata bellezza. A lei Siena ha affidato il difficile compito di interpretare il drappellone, il “cencio” come lo chiamano i senesi del Palio del 16 agosto 2015.
Un onore ma anche una sfida notevole. In aprile, quando ho incontrato Elisabetta nel suo studio fiorentino per un intervista televisiva, era abbozzato. Non era accessibile ma l’eccitazione di Elisabetta per l’incarico era palpabile. Dipingere il drappellone, infatti, è un incarico serio, che esige disciplina e rigore. Fino a cinque giorni prima dell’evento non può essere visto da nessuno. E’ il sindaco della città, insieme ai valletti vestiti in abiti medioevali, a scoprirlo con la solennità che richiede l’evento e, finalmente, a mostrarlo al pubblico.
La Madonna che abbraccia Siena
il Palio dell’Assunta di Elisabetta Rogai. Non si sa mai come i senesi possono reagire al drappellone. L’artista resta con il fiato sospeso. Negli anni sono tanti gli artisti che son passati sotto il giudizio della città senza ottenere il successo sperato. I nomi sono tra i più grandi e conosciuti. Elisabetta ha messo come “cappello” del suo drappellone la Madonna che con la sua dolcezza abbraccia la città. La piazza che si allarga come adagiata su di una lente. Intorno la campagna toscana con i suoi colori estivi, e il gioco le biglie con i colori delle contrade e i poderosi cavalli con il tratto tipico della maestosa forma pittorica della pittrice fiorentina. La stampa nazionale ha reagito bene, sono usciti fior di articoli sul palio di Rogai.
Un “Palio” al profumo di Brunello
I senesi non possono certo lamentarsi di questo drappellone dove il Brunello diventa un protagonista in più con il suo colore intenso a cui si aggiungono i colori sgargianti delle contrate, quelli gialli e rossi di questa terra e il blu del cielo.
Aspettiamo il risultato e vediamo a quale contrada andrà il drappellone 2015 di Elisabetta Rogai