“Ed in tanta rotta e in si lunga zuffa che durò dalle venti alle ventiquattro ore, non vi morì che un uomo, il quale non di ferite n’è d’altro virtuoso colpo, ma caduto da cavallo e calpesto spirò’ “. Così, molto ironicamente, il grande e celebre Machiavelli volle commentare la famosa battaglia di Anghiari del 1440.
Anghiari e la sua battaglia
La battaglia fu molto modesta se guardata dal punto di vista militare. La vittoria dei fiorentini sulle milizie milanesi al comando di Filippo Maria Visconti fu politicamente importante. Consacrò alla storia questo piccolo e scenografico borgo medievale che sorge su un colle tra la pianura della Valtiberina e il torrente Sovara.
A spasso nel centro
Quando si entra in Anghiari le intatte mura duecentesche danno testimonianza della storia. Un viaggio di fantasia nel profondo medioevo può passare davanti agli occhi.
Anghiari, Val Tiberina toscana, fa parte dei Borghi più belli d’Italia. Dalla piazza del Baldaccio si sale verso Santa Maria delle Grazie, che ospita al suo interno degli inestimabili quadri sacri cinquecenteschi.
Poco distante si costeggia la Torre dell’orologio per sbucare nella piazza del Popolo dove sorge il trecentesco Palazzo Pretolini. Un palazzo che incanta per la sua facciata ornata dagli stemmi dei podestà e dell’antico vicariato fiorentino e le maestose finestre ad arco a tutto sesto.
La storia fra chiese e palazzi
Anghiari e la sua battaglia si respirano scendendo gli antichi vicoli si entra nel cuore più antico del borgo di Anghiari. Qui sorge l’antica Chiesa di Badia, che fu fondata dai Camaldolesi nel XII secolo dedicata a San Bartolomeo. Poco lontano si staglia la piazza del Borghetto con edifici di struttura rinascimentale che custodiscono raccolte di dipinti e sculture di scuola toscana e umbra.
Fuori dalle mura, sorge un complesso settecentesco ” palazzo Corsi” che ospita la biblioteca, l’archivio storico, il teatro dei Ricomposti che è un luogo di cultura molto vivace.
Terra di maestri artigiani
Anghiari è rinomata anche per l’antico valore tra commercio ed arte. Da sempre gli abitanti sono maestri dell’antiquariato e della tecnica del restauro. Dai tempi più moderni, in piazza Baldaccio ogni seconda domenica dell’anno si tiene il mercato dell’ antiquariato, modernariato e collezionismo, celebrando poi in primavera l’importante mostra mercato dell’artigianato della Valtiberina.
ALLA SCOPERTA DEI BRINGOLI
Tipici di Anghiari i bringoli di Anghiari (esiste anche una festa che si svolge a novembre). Una specie di spaghetto simile ai pici senesi, piatto povero a base d’acqua e farina di grano condito con sugo di pomodoro lepre o funghi.