Siena. Era ancora inverno quando ho scoperto, o per meglio dire riscoperto, questa città toscana grazie ad un press tour. In quell’occasione ci fu mostrata non solo la Siena “di Piazza del campo” con tutta la sua storia ma anche le bellezze della campagna. Avevamo assaggiato le bontà enogastronomiche che fanno parte della storia gloriosa di questo splendido pezzo d’Italia. Però mancava qualcosa: mancavano i pici.
La semplicità dei pici
Per chi non fosse avvezzo alle specialità regionali o per chi solitamente prende un carrello e butta dentro quello che trova sui banchi di un supermercato (e purtroppo sono ancora in tanti!) forse questa bontà è sconosciuta perciò partiamo dall’ inizio.
Farina e acqua
Cosa sono i pici? I pici sono come dei grossi spaghetti che hanno la capacità di trattenere molto bene il condimento. Si possono fare a mano o a macchina ma comunque devono avere un diametro non inferiore ai 3 millimetri. I pici sono tipici della campagna senese e una volta erano il piatto che si trovava sulle tavole contadine perché erano fatti solo di farina e acqua. Un prodotto che viene da lontano, che affonda le radici nella storia di del territorio. Oggi i pici sono un prodotto riscoperto un po’ da tutti e tutelato.
Per lavorare i pici a mano ci vuole maestria. Dopo aver impastato farina e acqua, la pasta va lavorata fino ad ottenere un lunghissimo spaghetto che sicuramente sarà un po’ grossolano. Questo permetterà al condimento di amalgamarsi molto bene. Oggi ci sono nella zona di Siena fino alla Val d’Orcia piccoli pastifici artigianali che lavorano i pici in modo moderno rispettando però la tradizione.
I pici all’aglione: la ricetta perfetta
Ma come si gustano i pici? In molto modi, con il ragù di cinta oppure un classico per i pici: l’aglione. (LEGGI dell’aglione e della sua storia). Per questa ricetta occorrono:
pomodori rossi da tagliare a cubetti (dopo averli sbollentati in acqua bollente) e quindi pelati,
degli spicchi d’aglio che vanno sbucciati e schiacciati (uno spicchio d’aglio ogni 100 gr di pomodori).
Prima di tutto va messo l’aglio in in tegame con 5 cucchiai d’olio e un po’ di peperoncino facendo attenzione che non si scurisca, poi aggiungete i pomodori, salate e unite un cucchiaio di aceto. Fate cuocere facendo attenzione che non si bruci, a fuoco basso per una ventina di minuti fino a quando non si sarà formata una salsa cremosa. Scolate i pici che avrete messo a bollire tenendo una tazza d’acqua di cottura da una parte (se il sugo fosse troppo asciutto vi servità dopo), aggiungete saltate i pici con il sugo e servite caldo.
Buon appetito dalla redazione!
R.C.
[…] I pici, patrimonio INPAI in attesa dell’Unesco. Come detto le contrade dovranno affrontarsi su un piatto storico della tradizione locale: i Pici. Questa sorta di spaghetto fatto a mano rappresenta il ‘marchio di fabbrica’ della gastronomia della Valdichiana senese e della Valdorcia. […]