Hosteria del Durello il patron Claudio Burato è tornato per deliziare i suoi clienti.

Mestiere, prodotto, ambiente gli ingredienti di un ristorante che fa la differenza senza voli di fantasia.

Hosteria del Durello: la location; Montecchia di Crosara in provincia di Verona: il luogo; interpreti: tre appassionati gourmet.
All’Osteria del Durello ci sono arrivata mentre mi trovavo in Veneto per il Soave Versus la manifestazione di presentazione dei migliori Soave.
Il Durello è un vino che amo molto, grazie soprattutto all’azienda Sandro De Bruno, che fa un prodotto eccellente (metodo classico). Del Durello e dei monti Lessini, di questo terreno vulcanico con da una parte un terreno più “giovane”e dall’altra uno più antico che porta nelle uve durella sentori più intensi e tanta mineralità, mi sono appassionata da qualche anno, perché mi piacciono i vini che sanno “raccontare la storia del terreno su cui nascono le uve”.

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Trovare un’Osteria dedicata al Durello, quindi, è stato un ottimo inizio per una domenica di settembre, in Veneto, in attesa del lavoro che ci aspettava al Soave Versus. L’aria appena frizzante dopo la pioggia del giorno prima, il panorama verde intenso con appena qualche accenno di pennellate di rosso e di giallo autunnale e un panorama rilassante ci hanno preparato positivamente all’incontro con la cucina di Claudio Burato.

 Hosteria del Durello: una vista che rilassa e un servizio al top

L’Hosteria del Durello gode infatti di una bella vista sia fuori che dentro al ristorante: ampie vetrate che fanno entrare la luce del sole appena schermata dagli alberi e dalla veranda, un arredamento elegante, leggermente retrò dove tutto parla di esperienza nella ristorazione e nell’arte dell’accoglienza. antipasto-w
Ed è proprio la gestione della sala, familiare ma elegante a colpirci in modo positivo prima ancora di gustare le specialità della casa e di incontrare lo chef. Ci ci legge sa quanto sia importante per un nostro giudizio positivo l’accoglienza e il personale di sala, quanto anche le preparazioni più buone del mondo possano essere penalizzate da un servizio freddo o insufficiente.
Non è certo il caso dell’Hosteria del Durello, tanto che ci siamo più volte guardati intorno per vedere come venivano trattati gli altri clienti, se anche a loro il tartufo veniva lasciato vicino, se la cortesia era la stessa.
In quattro in un comodo tavolo rotondo abbiamo iniziato con un antipasto con assaggi dello chef: salmone marinato nel durello, morbido e sapido con una leggera gradevole affumicatura fatta in loco, delle code di gambero avvolte nelle zucchine e cotte alla brace dove la dolcezza del gambero ben si sposava con il leggero sapore amaro della cottura alla brace e la fresca acidità della dadolata pomodoro fresco e la lieve pungenza del cipollotto. Ottimo anche il petto d’oca affumicato e il prosciutto di cervo sapido ma con riccioli di burro e crostini.
Perfetto l’abbinamento del Lessini Durello Metodo Classico Tonello.

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Pezzo forte di Burato, il risotto al tartufo dei colli veneti, che non poteva mancare nel nostro viaggio dentro il menù dell’Hosteria del Durello. Cottura perfetta, mantecatura morbida e generosa dove di tartufo affettato su ogni piatto. Anche se a prima vista la dose sembrava eccessiva la sua bontà ci ha fatto fare il bis forse perché avvolti dall’aroma del tartufo lasciato vicino al tavolorisotto

Hosteria del Durello e i vini: Non solo Durello

Anche se all’Hosteria del Durello non poteva mancare un Soave e la scelta è andata sul Soave DOC Colli Scaligeri Sandro de Bruno fruttato, minerale, uguale ma non fotocopia di tanti Soave come vuole la filosofia aziendale che non scende a compromessi quando si parla di qualità dei propri vini. E con questo racconto del territorio che Il Soave di sandro de bruno ci ha lasciato ci siamo avvicinati alla seconda portata.
Una tagliata appena scottata, tagliata sul carrello che ha finito la sua cottura secondo i nostri gusti personali nel piatto caldissimo di ognuno. Ad accompagnare patate gustose e la classica polenta morbida che in Veneto non deve mancare.
Appagati e sazi ma non appesantiti, ci siamo concessi la scelta del dessert tra sette proposte interessanti dal tiramisù leggero cotto al vapore ad una classica mousse di cioccolato con lingue di gatto fino ( la mia scelta al carpaccio di ananas con gelato alla crema e salsa di frutti rossi. Chiusura con Recioto Casarotto Divino 2012 una bellissima scelta.

Roberta Capanni
Hosteria del Durello di di Via Cabalao 11 di Montecchia di Crosara (VR)