Donne e vino: un mondo maschile oggi in cambiamento.

Donne del vino della Toscana: il libro che racconta le storie, le passioni, le difficoltà delle donne del mondo del vino di oggi.

 

Donne e vino. Come vivono oggi le donne che si occupano di vino in Toscana la loro condizione di donne e imprenditrici in un mondo che da sempre volge al maschile? È questa la domanda che il direttore e il vicedirettore di Gustarviaggiando si sono poste affrontando un libro che parla di donne e di vino.  Due giornaliste che si occupano di enogastronomia, Roberta Capanni e Nadia Fondelli, si erano poste spesso questa domanda. approfondire un argomento che ha radici secolari.Donne del vino in Toscana copertina

Il vino è sempre stata una delle  loro passioni, una passione che parte dal racconto profondo che esso fa del territorio. La vigna è la madre che da un figlio gioioso, il vino appunto. Pensandoci: vigna, vite, uva e vino.
Il vino, per sua natura, è molto vicino all’universo femminile. La sua produzione, fin dai tempi più antichi, portava con sé la sfera del magico e al vino erano associate simbologie di felicità, benessere, cultura, raffinatezza, rigenerazione, contatto con il divino.

 

Donne del Vino in Toscana è quindi  un libro che parla di vino e di donne, dell’approccio che la parte femminile dell’umanità ha oggi con uno degli alimenti più antichi del mondo ma anche un piccolo spaccato su quanto le donne hanno affrontato e affrontano oggi lavorando in questo settore.

Nel libro le autrici hanno raccolto i racconti che le produttrici, enologhe, sommelier, giornaliste hanno fatto della loro esperienza, delle difficoltà incontrate, della passione, del percorso formativo tra ricordi delle più grandi e l’entusiasmo delle più giovani. Dati e numeri di un mondo in crescita dove la presenza femminile è sempre più preponderante ma che, come ricorda nella sua intervista la Presidente dell’Associazione delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini, “c’è ancora molta strada da fare”.

La prefazione del Ernesto Di Renzo Antropologo, Università di Roma Tor Vergata racconta come Il vino, per sua natura, sia molto vicino all’universo femminile e come la sua produzione, fin dai tempi più antichi, abbia portato con sé la sfera del magico e l’associazione di simbologie di felicità, benessere, cultura, raffinatezza, rigenerazione, contatto con il divino.
Donne e vino: due elementi simili, che andavano “tenuti lontani” tanto che nell’antica Roma l’uomo aveva il diritto, rientrando a casa, di baciare la donna per capire se aveva bevuto, e quindi punirla. Anche con la morte se necessario: la legge era dalla sua parte.

 

Donne e vino è quindi uno spaccato di storie diverse per tipologia e per questo il volume è stato diviso in tre sezioni: Gioielli di famiglia, con i racconti di chi si è trovato ad avere un’azienda  produttiva da generazioni alle spalle, Sogni e Lavoro, che raccoglie le storie di chi pur provenendo da altri settori ha fortemente volute creare un’azienda vitivinicola realizzando il proprio sogno  e Vino e Dintorni  dedicato a chi è entrato nel mondo del vino non come produttrice ma occupando altre importanti professioni. Ad ogni donna intervistata è stato chiesto di dare una foto in cui si riconoscesse affinché nel libro non ci fosse immagini patinate ma  che il “racconto” continuasse nell’immagine.Procanico-rosa--web

Bella anche l’immagine di copertina (firmata dal fotografo di moda Gianni Ugolini) che nella bella mano di donna racconta con eleganza e senza volgarità, questo rapporto profondo tra donne e vino.

Il libro Donne del Vino in Toscana è stato volutamente in modo semplice e divulgativo, perché l’intento è quello di far avvicinare al variegato e affascinante mondo della vite  sempre più persone possibili. Conoscere un prodotto vuol dire rispettarlo e non abusarne  come sapere cosa affronta e reagisce una donna davanti ad un mondo  lavorativo volto al maschile, può essere di aiuto sia per gli uomini che per le donne.

Rosy Pergola