Sono abituata a fare recensioni di romanzi ma talvolta mi capita di dover recensire qualche manuale ma mai come questa volta sono felice di farlo. Prima di tutto perché Sommelier prêt-à-porter è una Guida insolita al piacere del vino come recita il sottotitolo e poi perché a scriverlo sono state due persone speciali competenti e, aggiungo, gentili ed educate. E in un mondo dove la gentilezza e l’educazioni son diventate merce rara per me sono un valore aggiunto.
Sommelier prêt-à-porter. Guida insolita al piacere del vino
Ida Parisi, giornalista napoletana specializzata in cultura e cronaca sociale (e sommelier), ha intervistato Francesco Continisio presidente nazionale della Scuola Europea Sommelier (SES) gestore della storica enoteca Continisio, dando vita ad un manuale adatto a tutti ma non per questo meno interessante.
Ida si è messa dalla parte del consumatore, di chi ama il vino ma vuole essere consigliato, seguito e vuol conoscere senza per questo diventare un esperto. Ida Palisi e il suo maestro hanno scelto la forma dell’intervista per questo libro che risulta godibile e fruibile da tutti.
Rosso o bianco?
Nella sua introduzione Ida Palisi spiega bene cosa l’ha spinta a scrivere questo libro, “utile quanto basta per orientarsi senza paura nell’universo in technicolor del vino postmoderno”. Tra mode e modi, tra antiche manie e nuove mode le domande a cui Francesco Continisio risponde portano il lettore nel variegato mondo del vino facendo chiarezza anche su chi lo ha inventato.

Ida Palisi con Francesco Continisio e il fumettista Carlo Rispoli
Il vino è piacere, non una dottrina
Sarà capitato anche a voi di vedere più o meno giovani girare in continuazione un bicchiere al ristorante, “infilarci” dentro il naso e sentenziare con fare pomposo guardando negli occhi gli altri commensali. Sommelier prêt-à-porter è il manuale utile per chi è stanco dei guru improvvisati del vino perché il vino non è una dottrina ma un piacere e come tutti i piacere non può, per sua natura, essere noioso.
I dettagli tecnici vanno lasciati agli esperti, ai comuni amanti dei piaceri del vino basti sapere che un buon passito è meglio di uno spumante Brut o di uno Champagne se davanti hai una torta casomai con crema e panna, che non si può sentir dire “Ci facciamo un prosecchino”, perché c’è differenza tra un prosecco DOC e un Prosecco della Valdobbiadene DOCG.
Tra storia e curiosità il libro ci conduce ad avere un’idea più ampia del mondo del vino, che ci renderà un po’ più consapevoli davanti allo scaffale dei vini al supermercato, che ci aiuterà quando andiamo a cena da amici portando in dono un vino.
Qui sotto una breve intervista a Ida Palisi e Francesco Continisio fatta durante la presentazione del loro libro in Toscana.