Articolo di Roberta Capanni per la rubrica “In Vino Veritas” – Le espressioni del Sangiovese, ovvero Generazione Sangiovese, ben si coniugano nel movimento creato da quattro famiglie del Sangiovese toscano. Quattro aziende che l’8 settembre dello scorso anno, nell’evento “Le espressioni del Sangiovese”, ci avevano fatto assaggiare i campioni di vasca dei loro vini.
L’azienda Perelli Winery, la Collina, La Fattoria di Doccia e il Podere il Castello, una volta pronti, i loro vini ce li hanno fatti degustare. E le sorprese non sono mancate. Prima di scendere nei dettagli voglio dire che i campioni di vasca, nonostante le potenzialità più o meno già presenti, non erano neanche paragonabili ai godibili vini che sono diventati. I difetti che avevamo riscontrato in qualcuno di loro, sono stati eliminati dando spazio al frutto, al piacevole tannino e al racconto di un territorio vocato. Ognuno secondo la sua declinazione.
Sangue di Giove
Sanguis Jovis, tradotto, Sangue di Giove era il vino di grande pregio che nel I secolo d.C. Plinio il Vecchio citava nella parte dedicata all’enologia sua Naturalis historia. Questo vitigno in Toscana si esprime al massimo dando vita a Chianti, Chianti Classico, Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, Morellino di Scansano, Carmignano, Supertuscan.
Un vitigno a bacca nera che copre più del 10% della superficie vitata della penisola italiana, con un carattere ruvido e il colore, appunto, del sangue.
Generazione Sangiovese: le famiglie del vino toscano
Quattro famiglie di vignaioli che amano il vino e, in particolare, il modo in cui questo vitigno riesce a declinarsi per raccontare le infinite sfaccettature della Toscana. Passione e lavoro, amore per il territorio e artigianalità: questi i collanti che hanno dato vita a Generazione Sangiovese. Dalla provincia di Arezzo a quella di Firenze queste quattro aziende hanno dato vita a Generazione Sangiovese un movimento a cui auguriamo un buon lavoro.
La nostra degustazione dopo l’imbottigliamento
Perelli Winery
Una tenuta agricola che abbraccia il cuore della Toscana tra le province di Arezzo, Siena e Firenze e 100 anni di storia. Ilaria e Sergio Nannucci sono i proprietari di questa azienda che produce vino, olio e offre ospitalità. Vini rossi e bianchi da assaggiare in loco attraverso percorsi di degustazione prenotabili dal sito.
Le Forme: Sangiovese, Colorino, Canaiolo
Le Forme Toscana Rosso IGT 2022 ci ha veramente soddisfatto. Le uve provengono da un vigneto di 70 anni a 350 metri s.l.m . 5000 le bottiglie prodotte di questo vino che fermenta in vasche di cemento, fa una macerazione sulle bucce per 15/20 giorni e affina sempre nel cemento.
Le Forme Toscana Rosso IGT 2022 è stato imbottigliato il 24 maggio 2024. 90% Sangiovese, 10% tra canaiolo e Colorino che danno vita a questo Igt che sostiene le caratteristiche del vitigno, dal colore rosso rubino ai sentori di frutti di bosco, di mora. Piacevole, presente ma non invadente, è il Sangiovese che sa raccontare davvero bene il suo territorio e che, sorso dopo sorso, approfondisce la narrazione.
Un vino che mantiene la sua freschezza, che ha saputo ben evolvere tanto da diventare uno dei nostri preferiti di questo doppio assaggio.
Un gusto pieno che sta bene sia da solo che in compagnia di cibi della tradizione. Noi lo abbiamo provato con pasta fresca al ragù e con salumi toscani di cui si è dimostrato un perfetto accompagnatore.
Azienda agricola La Collina
La Collina: Chianti Classico DOCG 2022
Ilaria Camiciottoli è “la padrona” di questa azienda che porta avanti con impegno e passione insieme al marito Franco. Il suo vino è elegante, una nota che lo contraddistingue. 90% Sangiovese, 5% Colorino e 5% Canaiolo per questo Chianti Classico DOCG imbottigliato senza filtrazione.
L’azienda si trova sulle colline di San Casciano Val di Pesa. Produce vino e olio e offre ospitalità. Ritrovare a distanza di mesi questi vini è stata davvero una bella esperienza degustativa, sicuramente da ripetere. Seguire la meravigliosa evoluzione del vino è come vedere la crescita di un bambino: all’inizio si noteranno alcune caratteristiche acerbe ma, una volta adulto, sarà in grado di mostrarsi in tutta la sua bellezza e capacità.
Il Chianti Classico DOCG 2022 che abbiamo assaggiato ha la pulizia algida della produzione in vasche d’acciaio. Fuori lucentezza dentro fuoco vitale. Il colore è rosso rubino con tendenza la viola, i sentori richiamano la frutta rossa e note speziate aleggiano con eleganza.
In bocca è ciò che ci si aspetta: un vino elegantemente persistente, di buona struttura, che appaga il palato e ben accompagna il cibo toscano che predilige arrosti, cacciagione e salumi.
Lo abbiamo provato con una Fiorentina, con cui è andato perfettamente d’accordo nonostante la giovane età.
Rubinato- Chianti Rufina 2022 (Biologico)
Il Rubinato della Fattoria di Doccia è stata una vera sorpresa. Un vino che ci ha entusiasmato, che ha mantenuto le promesse fatte. Un vino che ricercheremo per portarlo sulla nostra tavola, per godercelo con gli amici ma anche da soli.
Questo Sangiovese 100% prodotto a Pontassieve da vigneti di età di 13 anni è stato imbottigliato il 17 maggio 2024 dopo aver fatto fermentazione e maturazione sulle bucce in vasche di cemento vetrificato per 20 giorni per poi proseguire il suo affinamento.
14% Vol per questo nettare dal colore rosso sangiovese, che si apre con sentori di frutta rossa ben matura, mora, amarena e una nota di tabacco che gioca a rimpiattino. Piacevole alla vista come al palato, giocoso, un vino che ha un bell’equilibrio, una persistenza avvolgente ma non invadente che, a nostro avviso, oltre ad essere un ottimo compagno di carni, salumi e formaggi stagionati è anche un amico da degustare per assaporare il piacere della vita.
Chianti Chianti DOCG 2022
Le colline si susseguono a perdita d’occhio in un dolce saliscendi fatto di viti, olivi, boschi, poderi attraversati da cinematografiche strade bianche. Podere Il Castello si trova a Montespertoli in provincia di Firenze ed è una piccola realtà all’interno della riserva faunistica-venatoria “Loro”. Un’oasi di biodiversità.
In questo ambiente, 5,5 ettari sono dedicati al vigneto. Il Chianti, Chianti DOCG 2022 che abbiamo avuto la fortuna di assaggiare nel suo percorso è un Sangiovese 100% lavorato totalmente in vasche di cemento vetrificato.
3000 bottiglie in produzione per questo Chianti DOCG che ha fatto un buon percorso di affinamento. Colore rosso rubino, sentori di frutta, abbastanza armonico al palato, perfetto per la cucina toscana. Niente da dire. Inquadra perfettamente la sua tipologia. Saremmo curiosi di riassaggiarlo dopo un riposo in bottiglia perché siamo quasi certi che ha ancora qualcosa da esprimere e potrebbe regalare vere sorprese.