Enrico Zoi per la rubrica “A tavola con…” intervista Mario Gomboli – Oggi parliamo di… Diabolik, della serie ‘anche i fumetti mangiano’. E lo facciamo interrogando nientepopodimenoché Mario Gomboli, fumettista, sceneggiatore, illustratore, grafico, qui nelle vesti di soggettista, direttore responsabile ed editore della serie Diabolik. Chi meglio di lui?
Non ricordiamo di aver visto Diabolik o Eva Kant cucinare spesso, quindi… quali sono i loro ristoranti preferiti?
“Sia Diabolik e Eva che Ginko apprezzano i locali raffinati: tra questi, il milanese Girarrosto, già meta abituale delle sorelle Giussani. Ma va ricordata anche una storica trattoria meneghina, di nome La Madonnina, da me ‘scoperta’ molti anni fa e oggi prediletta da soggettisti, sceneggiatori e disegnatori di Astorina, di conseguenza, dal Re del Terrore e dalla sua compagna”.
Ma c’è qualche tavola che vede i due amanti a tavola?
“Le citazioni così precise di Diabolik ed Eva sono rarissime, se non uniche, nelle pagine del fumetto, mentre frequenti sono le romantiche cenette a lume di candela (e inevitabile bottiglia di champagne) in ambienti anonimi, ma sempre e comunque eleganti quanto l’abbigliamento degli ospiti. Più informali, ma in ogni caso ricche, le mattiniere colazioni di Diabolik e Eva”.
E Ginko e Altea?
“Eh, loro due, condizionati dagli impegni professionali di lui, a colazione devono spesso accontentarsi di un frettoloso caffè con la Moka. In compenso, sappiamo che l’ispettore è amante della grigliata e Diabolik è in grado di preparare un impeccabile filetto alla Wellington”.
Quindi, ogni volta che in una storia è necessario un momento enogastronomico, gli autori devono stare molto attenti alle vicende passate!
“Chi scrive i soggetti delle storie del Re del Terrore deve tenere conto di questi dettagli pregressi ogni volta che mette in tavola i personaggi della serie, senza lasciarsi influenzare da gusti personali. Io, ad esempio, non sopporto le bollicine, comprese quelle del più raffinato champagne. Altri colleghi disdegnano i cibi orientali, altri ancora sono vegetariani, ma questo non ha conseguenze sulle scelte alimentari dei nostri personaggi. Così come tutti noi siamo onesti cittadini, mentre Diabolik…”.