L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano  si è svolta come sempre presso  la Fortezza. La cosa interessante, oltre ai vini che la manifestazione promuove, è stata la presentazione del ritrovamento, avvenuto nei mesi scorsi, di un rarissimo contratto di mercatura che riporta la data del 17 ottobre1350, conservato presso un fondo dell’Archivio di Stato di Firenze.

“Grazie al lavoro che stiamo facendo insieme alla Società Storica Poliziana per ricostruire la storia del vino a Montepulciano – ha spiegato il Presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi –oggi abbiamo potuto presentare alla stampa di tutto il mondo per dimostrare quanto la tradizione vinicola nel nostro territorio sia importante, fin da tempo remoto».

Una pergamena che allunga di duecento anni la storia del vino a Montepulciano

Una pergamena che allunga di duecento anni la storia del vino a Montepulciano.  Si tratta della registrazione notarile di una società di commercializzazione e esportazione del vino prodotto nelle vigne di un esponente della famiglia signorile dei del Pecora di Montepulciano, attraverso l’intervento del mercante Jacopo di Vanni di S. Fiora. La pergamena, una vera e propria rarità documentale sia per la datazione che per il contenuto, e fu scritta pochi anni dopo la redazione degli statuti di Montepulciano del 1337 che normavano la produzione, la vendita e la fiscalità del prodotto enologico per il quale la città era già nota in quel profondo passato.

Il vino Nobile di Montepulciano oggi

Così oggi il Vino Nobile di Montepulciano è il vino che ha fatto segnare più crescita di vendite tra le denominazioni toscane.  Le esportazioni, che tuttavia restano il principale canale di sbocco, hanno fatto segnare un 68% (negli anni passati si era arrivati al 78%), mentre il restante 32% viene commercializzato in Italia.

Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2022 ha ormai superato il 30%.

Per quanto riguarda il mercato nazionale inoltre le principali vendite sono registrate in Toscana per il 43%. Al nord viene venduto il 31,6% e al Sud il 5,40%. Per l’estero possiamo dire che in America (tra Nord e Sud) va il 35% dell’export, in Europa il 30% e cresce l’Asia con il 2,5% della quota totale. La Germania continua ad essere il primo mercato del Nobile con il 37% della quota esportazioni.