Livorno, Terminal crociere. Arrivo al parcheggio senza problemi e il posto non manca di certo. Gli eventi di vino sempre tanti e si concentrano tutti negli stessi periodi. Spesso è un po’ stressante, si sgomita e non è facile parlare con i produttori e si torna un po’ stressati.
Finalmente una manifestazione tranquilla, con vini di buona e alta qualità ma senza “gente che se la tira” , come sempre più spesso accade. Il vino è business lo sappiamo, è investimento ma a fronte di tante piccole aziende che lavorano con impegno e durano fatica, la parte del leone la fanno i grandi, quelli che se la tirano. Quelli che se non sei una testata da migliaia di copie cartacee, non ti considerano degno.
Anche se la cosa fa ridere, noi che cerchiamo sempre la semplicità, l’operosità e la genuinità di ogni azione, noi, dicevamo, preferiamo le storie vere.
Wine Destinations Italia a Livorno: ma che bella atmosfera!
Ed ecco che a Livorno abbiamo potuto parlare con produttori interessanti, e fare assaggi e disquisizioni, degustazioni e goderci una giornata di vino in relax.
Grazie alla SES, Scuola Europea Sommelier di Livorno, abbiamo goduto di una giornata dove il vino era davvero il protagonista. Cantine Marchesi di Barolo, Donnafugata ma anche tante aziende meno conosciute.
Ho riassaggiato con piacere l’elbano Nesos che, dagli esordi molto sapidi, oggi è diventato un vino interessante. Antonio Arrighi come sempre ottimo oratore e ottimo portatore della Toscana, e dell’Elba, nel mondo. Carico di premi e riconoscimenti è arrivato a Livorno per raccontare, ancor auna volta i successi di questo esperimento nato dalla sua curiosità di “sperimentatore seriale”.
La bella gente
Da segnalare il Timorasso (ma anche lo chardonnay) di Cascina Montagnola sui Colli tortonesi, azienda dove il cuore, anche se ferito, è in prima linea. Grazie Donatella Giannotti per la condivisione.
Interessantissima degustazione al tavolo anche con i Vini rosati di Maremma di Rosaemaris con il Tenuta Monetti 21 dal rosa provenzale eccellente al naso e in bocca dove il Ciliegiolo , Il Tenuta Belguardo, dal colore più intenso e di facile abbinamento. La Maremma, ha iniziato la produzione di rosati 15 anni fa con vitigni autictini come Ciliegiolo, Sangiovese e Alicante e punte di internazionali.
Belle e godibili le presentazioni di vini degli elementi: fuoco, acqua, terra, aria. Interessante il cocktail che sarà presentato a Piombino il prossimo 8 dicembre che vuole essere un’alternativa allo spritz. Champagne, Ronchi Pichi, Angostura e ingredienti segreti almeno per ora.
Carmen Licata, delegata di Livorno di SES e Simone Nannipieri, che si occupa della comunicazione e organizzatore della manifestazione, sono ciò che il vino si merita. Preparazione, competenza, semplicità: finalmente un po’ di aria fresca nel mondo del vino toscano!