Che effetto ci fa vedere una cascata? Rinfrescante e vitalizzante. L’acqua che ci compone per circa il 90%, goccia più goccia meno, ci attrae. Non solo la distesa blu del mare ma anche quella dolce e fresca che scorre sulla terra. E’ come veder scorrere il linfa del pianeta guardando queste 5 cascate italiane assolutamente  da non perdere.

Quindi perché non dedicarsi alla visita delle cascate?

Ecco 5 cascate italiane da non perdere a nostro avviso

Cascata delle Marmore

Se pensavate che la natura ci avesse regalato queste cascate vi sbagliate. Sono stati i Romani, con una mirabile opera di ingegneria, a dare vita a questa meraviglia. Visto che il Velino creava danni esondando e creando paludi insalubri, pensarono bene di gestirlo.  Era il 271 a.C e da allora, con altri lavori fatti anche durante il Rinascimento, possiamo godere di questo spettacolo.

Per vedere le cascate bisogna far la fila anche per il parcheggio e quindi è bene organizzarsi sul sito e prenotare prima. Nella zona ci sono sentieri da percorre e grotte da vedere Grotta della Morta e dalla Grotta delle Diaclasi Grotta delle Colonne, la Grotta della Condotta.

cascata delle Marmore – foto di cristina da Pixabay

Cascata Fermona

Nel piccolo territorio di Ferrera, vicino Varese, si trovano le Cascata Fermona. Ci sono tre cascate in successione e la prima è di ben trenta metri!  Sul fondo si son formate ampie vasche dove è possibile rilassarsi e fare il bagno. Intorno la bellezza della natura, rigogliosa e spettacolare. Ci si sente a contatto con una parte importante del pianeta.

Cascata Capelli

Andando dal nord al sud tra le  5 cascate italiane da non perdere c’è questa. Imperdibile davvero, situata nel cuore del Salento, questa cascata che sembra uscita da un libro di fiabe illustrato. Capelli di Venere, questo il nome della cascata, si forma con l’acqua del Rio Bussentino che attraversa un fotto bosco. Qui all’ombra di alberi e felci grandiose, le deliziose piante di Capelvenere vicono rigogliose. L’acqua qui non è certo calda e non supera i 10 gradi centigradi.

Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay

Stretti di Giaredo

Andiamo in Toscana, nella sua parte più a nord, nella bella e difficile Lunigiana. Il fiume Gordana fra Toscana, Emilia Romagna e Liguria ha creato una gola spettacolare. Il fiume scorre tra le strette pareti rocciose di questa gola scavata dall’acqua e dal vento che si insinua in inverno dando vita ad un luogo fuori dal tempo e dallo spazio. L’acqua forma delle pozze grandi e profonde dove l’azzurro del cielo si rincorre con  il verde della rigogliosa vegetazione. L’acqua è davvero fredda e in alcuni tratti, se vogliamo andare avanti, bisogna nuotare. Freddissima ma non certo come quella dell’Alcantara in Sicilia!

Cascata Acquacheta

Rimaniamo in Toscana e spostiamoci nel cuore dell’Appennino. Le cascate dsll’Acquacheta sono di dantesca memoria, infatti Dante le descrive nella Divina Commedia.

Sono queste cascate già citate e descritte nei minimi dettagli da Dante nella Divina Commedia:

 “Come quel fiume c’ha proprio cammino

prima dal Monte Viso ‘nver’ levante,

da la sinistra costa d’Apennino,

 

che si chiama Acquacheta suso, avante

che si divalli giù nel basso letto,

e a Forlì di quel nome è vacante,

 

rimbomba là sovra San Benedetto

de l’Alpe per cadere ad una scesa

ove dovea per mille esser recetto;

 

così, giù d’una ripa discoscesa,

trovammo risonar quell’acqua tinta,

sì che ‘n poc’ora avria l’orecchia offesa”.

Per vederle bisogna camminare. Si parte da San Benedetto,  incontriamo il bivacco ‘Ca’ del Rospo’ poi il Molino dei Romiti e, dopo la cascata i ruderi dell’Eremo fondato dai monaci dell’Abbazia di San Benedetto. Siamo nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e anche questo è un viaggio assolutamente da fare.

Dove dormire? Dove mangiare? Ecco un nostro suggerimento per chi ama lo stile rustico.