La cioccolata fa male ma è una coccola che ogni tanto bisogna concedersi. Quante volte ce lo siamo detti? Ma una start up spagnola sbarcata in Italia da circa un mese ha deciso di ribaltare il concetto. Da “prodotto che non fa male” a “prodotto che fa bene”.
Come è possibile? Grazie a Natruly la cioccolata si è trasformata. È sé la prima linea di cioccolato naturalmente dolce grazie alla radice di cicoria.
Con un alto contenuto di fibre, la radice di cicoria consente di eliminare i dolcificanti presenti nel cioccolato e ha molti effetti benefici. La cicoria, infatti, aiuta il rilassamento e il sonno, favorisce la digestione e il rinnovamento della flora intestinale, abbassa la glicemia, aumenta la sazietà e aiuta perdita di peso.
Per ora sono disponibili 4 tipi di tavolette di cioccolato Chocolicius, fondente, al latte, con arancia e zenzero, con lamponi e fave di cacao, la crema di nocciole e cacao, 2 varietà di arachidi ricoperte di cioccolato, al fondente e al latte.
La ricerca del sapore dolce
L’attrazione per i sapori dolci è ancestrale. Per molti diventa, come dicevamo, un conforto psicologico. Purtroppo il consumo di zuccheri crea non pochi problema allá nostra salute. Per questo questa nuova start up ga deciso di dedicarsi solo a migliorare la qualità dei prodotti che più ci attirano facendoli diventare salutari.
Come si è arrivati alla radice di cicoria? È stata una scoperta fortunata e vincente, che l’azienda ha fatto propria dopo oltre 3 anni di ricerche. «Siamo partiti dallo sviluppo della crema spalmabile a base di cioccolato e per il 43% di nocciole: l’abbiamo addolcita con lo zucchero aggiunto più sano, quello di cocco, che ha un basso indice glicemico, e una piccola quantità di zucchero, intorno al 10% – 15%, invece del 50% o 60% che si trova nella maggior parte di prodotti analoghi.
Come si è arruvati alla cicoria
Siamo arrivati a un buon risultato – spiega Niklas Gustafson, fondatore di Natruly insieme Octavio Laguía -. Ma ci siamo scontrati con un problema inaspettato: le alte temperature separano l’olio di nocciola dal cacao. Abbiamo quindi ritirato le creme che stavamo lanciando e siamo tornati in laboratorio per cercare nuove strade. Nelle nostre ricerche per risolvere il problema abbiamo incontrato la radice di cicoria. Ci è voluto del tempo per ottenere la formula giusta, ma fin dall’inizio abbiamo capito che questa era una rivoluzione: oltre a funzionare per amalgamare gli ingredienti, la radice di cicoria ci ha consentito di eliminare i dolcificanti».
Perché allora l’uso della radice di cicoria non è diffuso? «Non è facile trovare la ricetta giusta per usarla, – risponde Laguía -. Non è uno zucchero o un dolcificante, non interagisce allo stesso modo con gli altri ingredienti. Noi abbiamo affrontato un percorso di tentativi, segnato da numerosi fallimenti, prima di arrivare alla soluzione. È anche più costosa di altre alternative. Soprattutto, per fare questa scelta occorre essere spinti dalla reale volontà di creare prodotti davvero sani».
L’inserimento di questi prodotti nella propria alimentazione contribuisce a tenere sotto controllo il consumo giornaliero di zucchero, battendo le raccomandazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che consiglia di restare sotto il 5%, circa 25 g, di zuccheri liberi cioè quelli aggiunti agli alimenti e alle bevande e di solito presenti nei prodotti confezionati. Una percentuale che secondo Natruly è eccessiva e contro la quale si batte. Inoltre, se è vero che la prevenzione di patologie legate all’assunzione di zucchero parte dalla corretta educazione alimentare, l’OMS propone anche ai singoli Paesi di lavorare sulla trasparenza delle etichette dei prodotti contenenti zucchero. Una regola non obbligatoria per legge, che Natruly ha fatto propria scegliendo un linguaggio onesto e trasprente per le proprie etichette.