“Bucatini alla Caruso” ovvero peperoni, zucchine, pomodori San Marzano, basilico fresco e peperoncino piccante ingredienti che parlano di Napoli. Solo bucatini? No, noi abbiamo provato a farli con gli spaghetti e sono ottimi lo stesso.
Pare che fu proprio Enrico Caruso il grande cantante di cui corrono i 100 anni dalla dipartita a mettere insieme questi ingredienti.
Caruso era nato a Napoli il 25 febbraio del 1873 ma quando era in città pernottava in hotel: o al “Vittoria” di Sorrento o al “Vesuvio” di Napoli. Dopo averlo suggerito alle cucine dei ristoranti degli hotel pare che lo preparasse personalmente agli amici che lo attendevano in America. Napoli non lo amava particolarmente.
La famiglia di Caruso
Il padre, Marcellino Caruso era un operaio metalmeccanico, mentre la madre, Anna Baldini era una donna delle pulizie che morì presto. Lui studiò canto e disegno poi ebbe la fortuna di essere ascoltato da qualcuno che segnò la sua carriera. Caruso morì giovane con delusioni amorose come quella con la soprano Ada Botti Giachetti che lo tradì con il suo l’autista. Personalmente ricordo il grande quadro che la ritraeva vestita di bianco posto nel salone della famiglia della signora Giachetti. Oggi il quadro è a Villa Caruso a Lastra a Signa.
Al tenore piaceva mangiare
Caruso amava mangiare. Ci sono molti aneddoti che riguardano questa sua passione. Mangiava gli spaghetti con forchetta e cucchiaio e gli americani, quando lui si apprestava a mangiarli in un ristorante, amavano guardarlo. Pare che una giorno, infastidito dagli sguardi insistenti, lasciò la forchetta e si mise a mangiare con le mani!
Oltre i bucatini alla Caruso famosi sono anche i “I Vermicelli alla Caruso”. Vermicelli, olio di oliva, spicchi d’aglio, peperoncino piccante e prezzemolo tritato.
La delusione del pubblico di Napoli dette vita a quello che viene chiamato “Il giuramento dei vermicelli”. Il tenore decise di tornare nella sua città natale solo per mangiare i suoi adorato spaghetti fatti come si deve.
Bucatini alla Caruso
La pasta amata dal grande Enrico Caruso
- pentola, coltello, padella
- 400 grammi bucatini (o spaghetti) di grano duro di buona qualità
- 300 grammi pomodori san marzano maturi
- 2 spicchi aglio
- 1 zucchina
- 2 peperoncini piccanti freschi
- 2 peperoni verde e giallo e rosso
- 2 cucchiai farina di frumento
- qb olio da frittura buono
- qb olio extra vergine di oliva di qualità
- 4 foglie basilico a foglia grande
- qb origano
- qb prezzemolo
- qb sale
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nella dellla mettere ìolio di oliva circa 4 cucchiai e far imbiondire l'aglio sbucciato e tagliato in due. attenzione a non farlo bruciare.
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togliere l'aglio. Tagliare i pomodori a pezzetti e aggiungerli all'olio
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tagliare i peperoni a listarelle e aggiungerli al pomodoro
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regolare di sale, aggiungere origano, peperoncino e il basilico spezzato con ele mani. Far cuocere per circa 15 minuti
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preparate con la farina e poca acqua gasata la pastella per friggere le zucchine e lasciate riposare.
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lavate tagliate la zucchina a rondelle.
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mettete l'acqua per la pasta sul fuoco e fate cuocere la pasta.
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Immergere le zucchine tagliate nella pastella e griggerle in olio da frittura alla giusta temperatura
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Quando la pasta è al dente scolatela lasciando un po' di acqua di cottura d auna parte se dovesse servire.
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buttate la pasta nella padella con i peperoni e il pomodoro e finite la cottura.
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servite decorando con le zucchine fritte, un filo di olio EVO e prezzemolo