Ci sono tanti modi per rappresentare Firenze: la via dell’arte e della storia, la narrativa, lo sport, i suoi piatti tipici. Con il giornalista e scrittore fiorentino Paolo Mugnai, autore di libri quali La Coppa del Duce, Sul carro di Bearzot, Fiorentina story, Segnare il tempo Fiorentina e #DA13 L’ultimo saluto al Capitano, curatore delle raccolte di racconti Fiorentini per sempre, Toscani per sempre e Tifosi viola per sempre, e coautore di vari volumi storico sportivi, li attraversiamo un po’ tutti…

Partiamo dalla Fiorentina?

“La Fiorentina mi riporta principalmente a quando ero bambino, a quelle passioni che rimangono per sempre, come l’infanzia appunto. Sulla nostra squadra viola, poi, ho avuto la fortuna di scrivere in più occasioni. Grazie al Museo della Fiorentina sono stato coautore di vari volumi. Da autore solitario, diciamo così, ho pubblicato ‘Segnare il tempo Fiorentina’, dedicato ai dieci più grandi bomber della storia gigliata, e ‘#DA13 L’ultimo saluto al Capitano’, ovvero un omaggio a Davide Astori, entrambi con Urbone Publishing Editore. Sette anni fa pubblicai ‘Fiorentina story’ con Edizioni della Sera, lo stesso editore di ‘Tifosi viola per sempre’, uscito proprio in questi giorni e di cui ho la curatela. Permettimi di citare i miei compagni di scrittura in ‘Tifosi viola per sempre’, tutti nomi noti per chi segue le vicende ‘pallonare’. Innanzi tutto, la prefazione è di Giancarlo Antognoni e per me, cresciuto con il suo mito (non esagero), è il massimo. Gli altri autori, dicevamo, sono: Stefano Borgi, Rebecca Bruni, Massimo Cecchi, Giacomo Cialdi, Salvatore Cirmi, Bruno Confortini, Manola Conte, Riccardo Galli, Angelo Giorgetti, Giacomo Grazzini, Giacomo Guerrini, David Guetta, Patrizia Iannicelli, Fabio Incatasciato, Michela Lanza, Filippo Luti, Giampaolo Marchini, Carlo Pallavicino, Saverio Pestuggia, Sandro Picchi, Roberto Romoli, Stefano Rossi e Marco Vichi. Un abbraccio collettivo, un grazie grande come la nostra passione viola, a tutti, compreso te, sapendo bene quanto anche tu sia tifoso”.

Fiorentini per Sempre

Recentemente hai poi curato due libri antologici come Toscani per sempre e Fiorentini per sempre, un altro modo per esternare il tuo amore per la tua terra…

“Due libri che tu conosci molto bene, avendo preso parte a entrambi. Le due antologie sono l’occasione per leggere delle storie della nostra regione e di Firenze, mescolando realtà e finzione sempre in modo, si spera, piacevole. Anche in questo caso vorrei ricordare gli altri autori di questi due volumi usciti sempre per Edizioni della Sera grazie all’editore Stefano Giovinazzo. Quanto a ‘Toscani per sempre’, la prefazione è del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e la postfazione di Alessandro Benvenuti, che tu conosci molto bene. Gli autori dei racconti sono Massimo Acciai Baggiani, Enrico Baccani, Milena Beltrandi, Nicola Biagi, Luigi Bicchi, Andrea Brancolini, Antonia Del Sambro, Sara Ficocelli, Luca Frati, Andrea Claudio Galluzzo, Ilaria Guidantoni, Marco Innocenti, Antonio Landi, Luca Mugnai, Stefano Perissi, Alessandro Ricci, Francesco Russo, Gaia Simonetti, Elena Tempestini, Francesca Tofanari ed Enrico Zoi. L’altro libro a cui accennavi è ‘Fiorentini per sempre’, con la prefazione di Marco Vichi e la postfazione di Luciano Artusi. Come vedi, anche in questo caso nomi che sono delle eccellenze. Gli altri autori che hanno reso omaggio alla nostra Firenze sono Luca Anichini, Lapo Baglini, Serena Bedini, Jacopo Berti, Alessandro Bini, Roberta Capanni, Giacomo Cialdi, Paolo Ciampi, Camilla Cosi, Livia Fabruccini, Nadia Fondelli, Andrea Claudio Galluzzo, Andrea Gamannossi, Alessandro Lazzeri, Luca Lunghini, Francesco Luti Mazzolani, Giulia Mastromartino, Francesco Matteini, Carlo Menzinger, Tommaso Meozzi, Pier Monaci, Marco Salucci ed Enrico Zoi”.

Attenzione: non si tratta di mèri elenchi di nomi. In questa ricchezza e varietà di autori sta tutta la capacità di Paolo Mugnai nel convogliare in progetti narrativi e a loro modo poetici una ‘nomenclatura’ di scrittori di estrazione anche molto diversa fra loro e di riunirli in un fine comune, che poi altro non è se non l’amore per Firenze e la Toscana. Un coro che magari avrà una funzione diversa rispetto a quello greco delle tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide, ma che, nell’àmbito di tali prodotti editoriali e letterari, non riveste certo minore importanza.

L’enogastronomia tra le righe

In questi libri, tra l’altro, visto che qui si parla di enogastronomia (ma, come vedi, non solo!), quali consigli, suggerimenti, curiosità hai trovato in tema?

“Nei racconti presenti nelle due antologie si trovano accenni a piatti ‘nostrani’ come la schiacciata con l’uva, la ribollita, il pan di ramerino, il panino al lampredotto, la bistecca alla fiorentina accompagnata dai fagioli. Il tutto con un bicchiere di Chianti. Come gelato, naturalmente, il Buontalenti”.

E i tuoi vini e piatti fiorentini preferiti quali sono?

“Un mio amico rappresentante di vini mi rifornisce regolarmente di rossi, tra i quali mi è rimasto impresso un Sirah toscano davvero notevole. Non me ne intendo particolarmente, però a tavola mi fa piacere che ci sia sempre una bottiglia di vino per il mio solito bicchiere di rosso a pranzo e a cena. Come piatti, neanche a farlo apposta, ma quelli citati sopra sono tra i miei preferiti, a cui aggiungo altre cose semplici: i salumi toscani, i crostini e la fettunta”.

Per te Firenze è…?

“Firenze per me è il dare per scontato ciò che non lo è, ovvero la bellezza che ci circonda ma di cui, vivendola nella quotidianità, spesso non ci accorgiamo. Un rimpianto e un rimorso per non conoscerla come vorrei, per non parlarci, come fa chi viene da fuori”.

Nuovi progetti editoriali?

“Ci sono dei progetti nel cassetto, che spaziano anche in altri generi letterari. Vediamo”.

E per chiudere brindiamo idealmente a Firenze con un buon bicchiere di Sirah toscano!