Cronaca riminese di un giornalista critico cinematografico. Scoprire la città con l’occhio del cinema.

“Balzana e ondivaga cronaca riminese”

“E pensare che, fino a pochi anni fa, per me Rimini era semisconosciuta. Oggi, invece, posso girarla senza guida alcuna, ho un sacco di amici, ne conosco ogni angolo (o quasi), insomma mi sento come a casa. Merito del cinema, merito di Amarcort e di Cartoon Club”. È questo il primo pensiero il 19 luglio all’arrivo alla stazione. Di Rimini, naturalmente.
L’occasione del viaggio è la mia presenza nella giuria di uno dei maggiori festival internazionali di cortometraggi, il 34° Cartoon Club, diretto da Sabrina Zanetti.

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Un’ora per riprendersi da un tragitto, peraltro sereno, nella mia tratta ferroviaria preferita per tranquillità e possibilità di letture (tra andata e ritorno mi sono cimentato nella “Margherita Pusterla” di Cesare Cantù, romanzo risorgimentale ambientato nel Medioevo… chissà che mi è preso!), ovvero la Firenze-Faenza-Rimini, e poi siamo già al cinema Tiberio, nel Borgo San Giuliano, quello storico dei pescatori locali, una sorta – non me ne voglia nessuno – di armoniosa e raccolta Trastevere riminese: insieme a Nedo Zanotti, Natalia Talkowska, Riccardo Maneglia e Andrzej Jasiewicz, c’è da assegnare il Premio Cartoon Club, che, per la cronaca, dopo una succulenta e variopinta scorpacciata di venti shortfilms, va a The Theory of Sunset, dei russi Alekcey Savincky e Roman Sokolov.

Paella_retroborgo-WEBDa lì, accompagnata da due persone deliziose, Katia Giorgi e Roberto Sardo, che non possiamo non ringraziare e menzionare, la giuria si trasforma in una brigata di commensali. Destinazione Retroborgo (solo pesce fresco e a km zero), sempre all’interno del Borgo San Giuliano: perché spezzare la magia? La cena accompagna le conversazioni di amici vecchi e nuovi – tra Yorgos Lanthimos e i Jethro Tull, le lingue straniere e i commenti sull’attualità locale, il vino da scegliere e le questioni organizzative – con un’ottima sequenza, a suo modo anche musicale, di pizza, piada con sardoncini grigliati con misticanza e cipolla marinata, cozze alla marinara, e poi una scenografica paella in stile riminese e degli inattesi crostini con seppie, pomodori e piselli, annaffiati – come si dice in questi casi – da un ottimo brut piemontese, l’Arturo Bersano, con tutte quelle, tutte quelle bollicine… bollicine doc.

cronaca riminese: nel cuore della città

Due passi e siamo nel cuore di Rimini: piazza Cavour. Lì, insieme al mojito del Caffè Cavour, ci aspetta una serata che ci riporta direttamente al 1978 e, di conseguenza, agli imminenti anni Ottanta del ‘900: apre “Atlas Ufo Robot Goldrake da 40 anni in Italia” e segue lo spettacolo di animazione e dj set “Space Genesis/GNX Generation”.Pubblicazione1
Venerdì pranzo al Pam Pam, centrale pizzeria apprezzatissima in città, con una pizza vegetariana che è un’irresistibile antologia del commestibile botanico (patate, fagiolini, zucchine, funghi, pomodoro, cipollina, melanzane): se solo fosse appena Cosplayer_4un po’ più alta sarebbe perfetta. Comunque ci tornerò, anche perché l’olio al peperoncino qui fa davvero fare… pam pam!
Nel pomeriggio, giro turistico nel folle mondo organizzato di Riminicomix, tra acquisti di gadget e il non saper più dove e chi fotografare, tanti e di qualità sono i cosplayers che si aggirano negli stand allestiti tra il Grand Hotel felliniano e il mare. Avvistamenti inconsueti per la routinaria quotidianità, normalmente usuali, se così si può dire, nell’universo ‘altro’ dei fumetti, delle serie televisive, dei cartoni animati e dei videogames: insomma, una galleria infinita che, da Cenerentola, arriva fino alla celebre Giada Robin!
La cena si prospetta in un luogo che potrebbe essere quasi la “stazione di posta” dell’imponente Castel Sismondo, alle spalle di piazza Cavour: al ristorante La mi’ mama, dopo una piccola introduzione a base di pappa al pomodoro, la serata è addolcita dagli gnocchetti alla carbonara di mare (uova, panna, zucchine e gamberetti), tra birre artigianali, ricordi di scuola e progetti futuri.Castel-Sismondo-WEB
Né è finita qui: il dopocena, sotto le accoglienti logge dell’antica pescheria, là dove 34 anni fa è nato proprio il Cartoon Club, ci porta al Foyer e al simpatico e istruttivo gioco di società del Doodle-Le-Do di Natalia Talkowska, in tour europeo, con gli amici giurati, tra cui il “padrone di casa” Nedo Zanetti, e poi Emiliano Fasano, Federico Fiecconi, Maurizio Forestieri, Valentina Mazzola e, da Malta, Melchior Vella Cesare, una situazione in cui tutti, sorseggiando un cocktail, ci siamo improvvisati disegnatori, alcuni – si è visto – professionisti, altri assai naif! Per sviluppare il livello interattivo rispetto alle inattese e repentine sollecitazioni della visual designer polacca, residente a Londra, il sottoscritto sceglie un ottimo Schopenhauer (Gin Bombay, liquore di agrumi di Sicilia, pompelmo rosa, lime fresco, infuso di rosa nera & karkadè, top tonica). Ci vuole!

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Questa balzana e ondivaga cronaca riminese si arricchisce, il giorno dopo, della visita al Caravaggio Experience, nella Sala dell’Arengo, in piazza Cavour, un’affascinante videoinstallazione attraverso le opere e la vita di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, un’autentica full immersion (espressione forse un po’ abusata, ma che rende l’idea), tra proiezioni e musiche, già passata da Roma, Torino e Città del Messico. Arte sì, ma anche profumi ed essenze, sotto la guida sicura di Eugenio Alphandery, presidente dell’Officina Profumo Farmaceutica Santa Maria Novella di Firenze, il quale, per l’occasione, ha creato “Maledetto”, ovvero la profumazione ad hoc proprio per il Caravaggio Experience.
Per pranzo, come annunciato, faccio ritorno alla (non solo) pizzeria Pam Pam: stavolta patate al forno, con spinaci, prosciutto cotto e formaggio morbido.

Per la sera, dopo una passeggiata che dal ponte di Tiberio mi conduce al Tempio Malatestiano, due simboli di Rimini, decido di concedermi una dolce pausa, presso la centralissima Gelateria La Scintilla. Due i gusti: panna cotta e fichi caramellati. Goloso, eh? D’altronde, per prepararsi all’emozionante serata di premiazione del Cartoon Club nel mitico tempio felliniano del Cinema Fulgor, ci vuole la giusta carica!
La domenica, ottimo pranzo collettivo di tutta Cartoon Club, al ristorante Io amo Rimini, su uno dei lungomari più famosi e frequentati d’Italia. Buffet ricco e abbondante, del quale mi piace citare, oltre all’insalata di mare e ai paccottini, le ottime lasagne verdi al ragù.the-bridge-of-tiberius-2498578_1920
E poi, si sa, le sorprese sono sempre in felice agguato. Stavolta lo stupore prende le forme dei disegni di Sio, in mostra al Museo della Città. Confesso (anche a lui stesso) che non lo conosco (e mi risponde di non preoccuparmi perché sono in tanti a non conoscerlo) e mi immergo nel suo mondo, che scopro affine alla mia adolescenza liceale… e mi ritrovo a ridere da solo guardando i pannelli esposti… davvero forte questo Sio! Prova ne sia il grande successo che sta ottenendo.
La serata si chiude a cena al Pam Pam, stavolta pizza con funghi porcini, e con un folle concerto, tra fumetti e disegni animati, dei divertentissimi Miwa e i suoi componenti, pirotecnica cartoon cover band di toscanacci, davvero caricati a pallettoni.
Indi, poiché tutto deve terminare ma ogni fine è un nuovo inizio, saluti e baci a Cartoon Club (l’anno prossimo sarà la trentacinquesima edizione!) e arrivederci ancora a Rimini ad Amarcort 2018, e sarà già dicembre.

Enrico Zoi