Un piccolo panificio, una grande passione. Tra pane e Arte Sacra tutto il bello della Toscana defilata e non caotica.
Pane, amore e arte. Arte e territorio, territori e prodotti e tanta, tanta passione. È questa la ricetta vincente che il piccolo (solo nelle dimensioni del laboratorio) panificio Panchetti di Castelfiorentino ha messo in atto per conquistare il territorio.
Andrea e Serena Panchetti hanno fatto la scelta di continuare il lavoro di famiglia, un lavoro duro fatto di levatacce e rinunce e lo hanno fatto pensando al futuro, per regalare un mondo migliore ai propri figli. Studio, lavoro, prove hanno portato alla creazione di prodotti dove il pane di qualità è tornato ad essere alimento prezioso e salutare.
Materie prime scelte e selezionate localmente, distribuzione capillare senza mai stancarsi di “insegnare” al consumatore cosa c’è dietro ad un prodotto di qualità. Con questa filosofia hanno iniziato a “sperimentare”, a panificare con le migliori farine, a fare prove per ottenere il prodotto migliore e più gustoso, godibile anche a qualche giorno di distanza.
Un buon pane per andare incontro alle esigenze di molti, per non impattare sulla salute del consumatore con un senso di responsabilità che tutti dovrebbero avere.
Così, infornata dopo infornata, la clientela si è allargata e la vendita non è rimasta solo destinata all’acquisto locale. Sono arrivati agriturismo, ristoratori e altre attività che vogliono dare il meglio alla propria clientela, è nato un altro ramo dell’aziendale che si occupa di catering.
Un’azienda che si fa ispirare dal territorio in cui si trova e non è un caso una delle presentazioni alla stampa sia stata fatta all’interno del piccolo Museo BeGo di Castelfiorentino (FI) “all’ombra” di un’opera di Benozzo Gozzoli dove l’arte del prolifico pittore rinascimentale diventa altamente godibile.
Il pane si inserisce perfettamente nell’arte sacra (dove veniva rappresentato spesso) e questo accostamento ci è piaciuto particolarmente. Come l’assaggio di pani e schiacciate, croccanti crostini alla curcuma e bruschette all’olio, cantuccini con mandorle e crostate di more e albicocca assolutamente degne di nota, prodotti dove davvero la materia prima entra con prepotenza nel gusto e fa la differenza.
E quindi anche per questo abbiamo deciso di parlare del piccolo panificio Panchetti di Castelfiorentino con il suo forno che sta sempre acceso, che è praticamente una stanza di 10mq, che richiede impegno e sudore (anche nel senso letterale del termine) cose da cui, nell’era digitale, tutti sembrano rifuggere. E questa è la Toscana che ci piace di più.
Roberta Capanni
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