Il filo rosso delle idee nel percorso della mostra sul Lanificio Lanerossi di Vicenza a Pitti Filiati 2017

200 anni di storia d’Italia   attarverso la bellezza di un intreccio di fili  e le “buone idee” delle innovazioni culinarie di Simone Cipriani.

Il Filo rosso delle idee. È quello che il Gruppo Marzotto e Filivivi hanno regalato durante l’ultimo Pitti Filati che si è svolto a Firenze a fine giugno per il bicentenario di Lanerossi.
Un viaggio nel gusto italiano, il percorso di un’azienda che festeggia 200 anni di un marchio che ha portato il nostro paese in tutto il mondo. Una storia che racconta il nostro paese, i suoi cambiamenti anche attraverso le mutazioni del gusto.

mostra
Abbiamo fatto questo viaggio all’interno della mostra allestita nel Teatrino Lorenese all’interno della Fortezza da basso dove sono stato raccolto, grazie all’ampio patrimonio dell’archivio storico Lanerossi di Schio, il sistema comunicativo di forte impatto portato avanti da sempre dall’azienda.
Il viaggio del Lanificio Rossi (poi abbreviato in Lanerossi) era iniziato nel 1817 a Schio, nella provincia di Vicenza.Alessandro Rossi, figlio del fondatore Francesco, assume la direzione nel 1849, e trasforma l’azienda in una delle maggiori industrie italiane.

L’operosa Italia e il filo rosso delle idee

Si crea l’industria, si da lavoro, Lanerossi realizza i quartieri operai e opere sociali. Siamo all’inizio del’900. La crisi arriva dieci anni dopo la Seconda Guerra Mondiale ed è Eni a rilevare e salvare la società. “. Nel 1987 la Marzotto rileva laLanerossi dal Gruppo ENI che con il marchio Lanerossi progetta, produce e distribuisce Tessuti e Arredo Casa. Arriviamo all’oggi con il Gruppo Filivivi (nato nel 2005 dalla fusione tra la divisione Lanerossi Filati e Manifattura LaneFolco) che è licenziatario del marchio Lanerossi Filati, di proprietà della Marzotto.
Questo il viaggio nella storia di un’azienda che nella mostra di Pitti Filati ha raccontato la sua storia per immagini, attraverso i diversi strumenti comunicativi che si sono succeduti in questi 200 anni.
Un viaggio nel gusto italiano che è stato abbinato per l’occasione della presentazione con quello culinario affidato alle ricette di Simone Cipriani, un filo rosso che unisce il gusto della tradizione, della qualità e dell’innovazione.

Il filo rosso che unisce tradizione e innovazione negli abbinamente street dello chef Simone Ciprianipanino-rosa-

Per l’occasione Cipriani ha scelto un menù  da street food che abbiamo gustato assaporando le immagini che raccontano la storia Lanerossi:
Nido di pasta fredda aglio, olio, alga nori e prezzemolo, fresco, estivo con l’aglio presente ma non invadente perchè lavorato a lungo, panino rosa con carpaccio di anatra porchettata  che definire panino è sempre riduttivo, cremoso di fegatino arancia e sfoglia di pane nero, servito nel bicchiero da street di carta, dove tuffare il cucchiaino in una morbida crema meno aggressiva di un “Crostino” e nello stresso tempo a piena firma toscana, con il croccante di pane nero come il carbone che scrocchia piacevolmente sotto i denti, caprese di pomodoro e cocomero con tela di pomodoro, Inaspettata bontà, mini club sandwich di faraona, che racconta di pranzi dominicali a casa di mamme e zie di una volta,  mini papa donunts ovvero il calssico bombolone Cipriani con la pappa al pomodoro, polvere di pomodoro secco e formaggio.

Roberta Capanni