Informale e gustosa: la bruschetta piace a tutti.
Nel cuore di Firenze Johnny Bruschetta festeggia il suo primo anno di vita.
Amate la bruschetta? Anzi il pane un po’ arrostito con qualcosa di sfizioso sopra? Bene allora a Firenze il posto che fa per voi è Johnny Bruschetta in uno dei quartieri centrali dove di giorno vi potete aggirare tra i banchi dell’ottocentesco Mercato di Sant’Ambrogio e la sera gustarvi i locali che si affacciano sulle vecchie strade. Ma se non volete qualcosa di convenzionalmente toscano Johnny Bruschetta è il vostro locale. Siamo in via dei Macci e il piccolo sporto aperto sulla strada invita ad entrare. Sembra, ma qui niente è lasciato al caso, prima di tutto l’abbigliamento dell’inventore, Johnny Bruschetta, che impomatato con camicia a quadri e bretelle accoglie i suoi clienti.
Il suo è un progetto che parte da lontano, da quando i suoi acquistarono una casa in campagna ma anche dalla sua immagine (che si è anche fatto tatuare) e dall’amore per la bruschetta, anzi precisiamo, per il pane arrostito e variamente farcito. Sì perché se si parla di bruschetta l’aglio è d’obbligo ma Johnny ci ha messo un po’ di tempo a decidersi se servirle con aglio oppure no per paura di andare contro il gusto della sua clientela. Alla fine si è ricreduto e anche la sua è diventata bruschetta vera, cioè con l’aglio.
Ad un anno dall’apertura del locale Johnny Bruschetta ha invitato alcuni giornalisti del mondo dell’enogastronomia e molti blogger anche non food (ma si capisce che la moda lo interessa ) per far degustare alcune delle sue specialità.
Apertura di serata con varianti varie di gazpacho apprezzabili anche se un po’ troppo freddi e poi due metri di bruschette: Sì perché il bello da Johnny Bruschetta è il modo con cui vengono servite le bruschette e cioè su vassoi stretti e lunghi dove le bruschette, invitanti, fanno bella mostra di se. Anche i nomi lo sono: Tonno del Chianti con sfilacci di spalla di suino, fagioli bianchi, cipolla di tropea, Caprese a Follonica con mozzarella di bufala, pomodoro a fette, peperoncino, basilico, origano, fior di sale, Melanzane a Chianciano con melanzane grigliate, menta fresca, peperoncino, ricotta salata, pomodorini confit solo per ricordarne qualcuna anche se la mia preferita è stata “Ricotta a Buonconvento” con ricotta fresca, menta, scaglie di mandorle tostate, miele, pepe nero.
Bruschette con prodotti di stagione di terra e di mare a scelta ma sempre servite su stretti vassoi in legno. Il tema dei vassoi ricorre per tutto il locale fiorentino, sono appesi su tutte le pareti mentre i tavoli si diversificano come quello fatto con gli scuretti delle finestre old style.
Unico neo della serata il vino perché se salviamo il biointegrale Olianas bianco prodotto in Sardegna ma di concezione Sardo-toscana che già conoscevo, le altre proposte (un rosato e un rosso) che non menziono non erano a mio parere ben equilibrati e troppo “enfatizzati” dai commerciali (ebbene sì è capitato ancora che il ristoratore faccia venire dei commerciali ad offrire e parlare dei vini che vendono).
A breve Johnny sbarcherà in Versilia dove porterà, oltre alle bruschette, le sue camice a quadri e, speriamo, vini migliori.
Roberta Capanni