Festa di San Giovanni a Firenze. I festeggiamenti del santo Patrono molto importanti a Firenze si svolgono il 24 giugno. Giorno di San Giovanni Battista e si giocherà anche la finale del celebre Calcio in Costume (LEGGI).
Firenze città aperta verso il paradiso, città del rinascimento universale e in armonia perfetta con il ciclo solare. La data del 24 giugno è simbolicamente molto importante. Si può assistere,  sia nel Battistero di San Giovanni sia in San Miniato a Monte al solstizio d’estate. L’illuminazione del sole attraverso l’architettura sacra. Dal 21 di giugno, il sole sembra fermarsi. Sorge e tramonta sempre nello stesso punto, sino al 24 giugno (per quello invernale il 25 dicembre). Data in cui ricomincia a muoversi sorgendo gradualmente più a sud sull’orizzonte (più a nord per quello invernale).

Festa di San Giovanni e le magie del solstizio d’estate

La notte di san Giovanni è una notte dai grandi poteri con celebrazioni solstiziali.
Il dies natalis dei santi, corrisponde al giorno della morte, morendo come mortali, nascono in Cristo. San Giovanni Battista è l’unico santo di cui si festeggia la data di nascita e non di morte. Privilegio che condivide con la Madonna.
Giorni compresi dal solstizio d’estate sono giorni importanti  in tutte le antiche civiltà del mondo. Festeggiate e accompagnate da racconti, credenze e riti propiziatori legati alla natura. Secondo le tradizioni dell’Europa del nord, il 24 giugno corrisponde al giorno di Mezzestate.

San Giovanni

Gli amori delle notti di mezz’estate

Il mondo naturale e il soprannaturale si incontrano e tutti i desideri considerati impossibili diventano possibili. Anche il grande William Shakespeare nel suo “Sogno di una notte di mezza estate, racconta  gli amori e gli incanti dei desideri. Ambientati in boschi abitati da fauni e fate che si divertono a burlarsi dei poveri umani.

San Giovanni

L’erba di San Giovanni

Ed ancora la natura e le storie medioevali si intrecciano con i poteri ” magici” del solstizio. L’erba di San Giovanni, erba medica che veniva colta la mattina del 24 giugno, aveva poteri curativi per rimarginare le ferite. L’erba ha il principio attivo dell’iperico, erba ancora oggi molto potente per curare sia internamente che esternamente il corpo. Il suo odore, molto simile a quello dell’incenso, dava origine alla convinzione popolare che servisse a scacciare i diavoli. Da qui il suo antico nome “Fugademonum”.