Marshmallow. Avete presente i film americani che inquadrano spesso dei dolcetti morbidi invitanti che sembrano pezzetti di soffice cotone?
Che attirano i bambini nei supermercati ma che francamente noi adulti italiani non abbiamo quasi mai mangiato. Mi viene quasi da ridere, ma stavo facendo una ricerca storica per lavoro e mi sono imbattuta nel racconto storico di questi “gommosetti” che avrei giurato di provenienza americana e moderna.
Grazie ai graffiti e ai i reperti dei corredi e delle immagini delle tombe egizie abbiamo conosciuto le loro usanze alimentari e tanti segreti (LEGGI).
Il decalogo alimentare egizio
Anche nella statuaria razza egizia si può notare che l’adipe presente sul corpo di alcuni indica un alto livello sociale e grandi possibilità economiche.
Ma gli Egizi erano un popolo molto saggio e non esitavano ad ammonire il popolo contro gli stravizi e le esagerazioni della tavola. Alcuni importanti papiri contengono “insegnamenti morali” anche molto attuali. “Non ti abbuffare di cibo: chi lo fa avrà la vita abbreviata”. Oppure “E’ gran lode dell’uomo saggio contenersi nel mangiare”. E’ meglio stentare dalla fame che morire d’indigestione”.
Un origine egiziana per i marshmallow
Nell’antico Egitto la base dell’alimentazione era costituita da pane e birra. Venivano preparati anche trenta tipi di pane. Quello chiamato ” Arabo” era pane senza lievitazione e molto sottile che serviva anche da piatto base del cibo per il popolo.
Ma a cosa possono essere accostati i dolcetti gommosi agli antichi Egizi?
I marsh = palude (da una pianta palustre si otteneva una gelatina oggi sostituita con quella di origine animale) e mallow = malva, erano conosciuti già nel II millennio prima di Cristo.
Come ti curo il Faraone goloso
Una leggenda araba nata intorno ai marshmallow racconta che anticamente gli dei si erano presi cura di un Faraone che era spesso malato e che a causa dei suoi frequenti malanni non riusciva a seguire le questioni del suo paese.
Purtroppo il Faraone rifiutava ogni rimedio e cura. Non solo era difficile nei gusti ma amante dei dolci.
Allora gli dei si rivolsero ai Sacerdoti del Tempio per indicare loro come realizzare dei dolcetti che avrebbero potuto piacere al Faraone ma lo avrebbero anche guarito.
Così nacquero i dolci della malva paludosa, che sarebbero giunti fino a noi.
Ricetta dei marschmallow
- 500 gr di farina
- 250 gr acqua
- 30gr gelatina
- 2 albumi montati a neve soda
- zucchero a velo
- ( maizena) o amido di mais
- aroma vaniglia
- 1 cucchiaio di zucchero liquido
procedimento
- Fate sciogliere lo zucchero con il glucosio in 2 dl d’acqua a fuoco lento , mescolando in continuazione,
- portate lo sciroppo ad ebollizione, senza più mescolare, alzate il fuoco e cuocetelo fino a 120°C.
- Mettete la gelatina a mollo nell’acqua rimasta per 5-10 minuti e poi fatela sciogliere piano piano.
- Mescolate lo sciroppo con la gelatina sciolta e, sbattendo in continuazione con la frusta, versatelo poco a poco sopra gli albumi.
- Continuate a sbattere finché il composto diventerà una massa densa, bianca e opaca, che manterrà la forma.
Ungete leggermente d’olio una teglia 30x30x3, e spolverizzatela con zucchero a velo e maizena mescolati in parti uguali. - Versatevi il composto, appiattitelo e lisciatelo con una spatola e lasciatelo rassodare per varie ore. Consiglio tutta la notte.
- Fate scorrere un coltello lungo i bordi.
- Cospargete di zucchero a velo un piano di lavoro e sformatevi sopra il marshmallow.
- Copritelo con uno spesso strato di zucchero a velo e lasciatelo riposare ancora un’ora, in modo che si asciughi e lo zucchero formi una crosticina.
- Poi tagliatelo.
- Consiglio di passare i cubetti nello zucchero a velo con la maizena appena tagliati, perché i lati “tagliati” all’inizio sono un po’ appiccicosi.
- Ah, e per tagliare, il libro consiglia di usare un coltello unto d’olio. Ps. Se usate degli stampini potrete dare le forme che volete ai dolcetti, oltre a variopinti colori .