Nella Svizzera Pesciatina ci sono ancora gli echi di antiche battaglie e orazioni. Basta saper ascoltare.Le verdi vallate della Svizzera Pesciatina. Tra i percorsi trekking aleggiano storie di cavalieri e dame, di tempi difficili e vite brevi.

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Un pezzo di Svizzera in Toscana. La “Svizzera Toscana” si trova a nord di Pescia nella Valdinievole. Una zona boscosa e antica in cui il ginevrino Jean Charles Léonard Simonde de Sismondi riconobbe un tratto della sua terra. Da allora questa zona chiamata Valleriana è conosciuta come Svizzera Pesciatina.

Mi è venuta voglia di parlare un po’ di questa parte d’Italia molto bella, fuori dalle rotte classiche ma non per questo non meno frequentata dai viaggiatori attenti.  Sono state le foto messe su facebook da un’amica pittrice (Rossella Guadagno) che, con l’animo d’artista che si ritrova, non può non amare queste colline boscose che sussurrano antiche  storie ad ogni alito di vento.

La Svizzera sull’Appennino

La Svizzera Pesciatina è un territorio ampio, circa 50 km2, sull’Appenino Tosco-Emiliano,  dove boschi di querce e castagni  nascondono alla vista dieci piccoli paesi chiamati “castella”. Dieci gioielli, dove la pietra serena toscana è la signora incontrastata, dieci gioielli che non tutti conoscono, che non tutti mettono nei loro programmi di viaggio.

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Per chi ama camminare questo è un vero paradiso; sentieri collegano i paesi attraversando i boschi rigogliosi. Silenzio e natura, questi campi di antiche battaglie fanno vivere al viaggiatore attento grandi emozioni.  La difficoltà di abitare in zone montuose, la difficile manutenzione delle strade ( dovuta anche alla scarsità di risorse economiche) ha fatto sì che la zona si spopolasse e così solo pochi dei 10 paesi sono ancora stabilmente abitati in ogni stagione.

Fermo immagine del tempo

Questo però non toglie fascino a ciò che ancora possiamo vedere, toccare, ammirare. Ogni pietra porta con sé l’impronta della storia, quella degli uomini semplici e quella di chi si è battuto per ottenere questo territorio. Un alone di magia è rimasto in questo luogo, una sorta di fermo immagine del tempo che le mura distrutte o torrioni di difesa, poi trasformati in campanili, non tolgono.

Le sanguinose battaglie che videro fiorentini e lucchesi affrontarsi nel medioevo vedono nel paese di Pietrabuona il punto focale. Il paese apre la via alla Svizzera Pesciatina e già il suo nome racconta di cave, di quella “pietra buona”  per costruire, che i fiorentini amavano tanto. Qui, a 110 metri sul livello del mare, si può visitare un bel Museo della carta e un’antica chiesa.

Le castella della Svizzera Pesciatina

Le castella son costellate di chiese come quella del XV secolo che si trova nel borgo di Medicina. Saliamo ancora e a poco meno di 450 metri incontriamo Fibbialla. Qui poiane e Gheppi sono diventati gli abitanti di una zona che ha subito un grave spopolamento ma che per questo è rimasta uguale a se stessa, dove la storia è stata solo ricoperta con una coltre di verde.

La Svizzera pesciatina ospita anche Sorana. Siamo a soli 7 km da Pescia, alle pendici del Monte Petritulo e la sua rocca, oggi distrutta e con pochi resti, domina la vallata. Sorana oggi è la capitale del fagiolo di Sorana  IGP, specie botanica Phaseolus Vulgaris L , selezionata nei secoli proprio qui. Ogni anno a fine agosto a Sorana, in piazza, si tiene la festa del fagiolo; non è molto pubblicizzata purtroppo ma potrebbe essere l’occasione per  gustarsi, in ogni senso,  la Svizzera Pesciatina.

A strapiombo sulla Val di Torbola troviamo Aramo. Qui la castagna, come in tutto il territorio, un tempo era il principale mezzo di sostentamento, e ancora oggi passeggiando possiamo trovare le tipiche costruzioni in pietra, chiamate metati, utilizzate per essiccare le castagne.

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Il castello più alto di tutta la valle è San Quirico e sorge sul versante orientale del Monte Battifolle. Ha una caratteristica forma a ventaglio e un centro storico con molti vicoli suggestivi che passano sotto gli edifici.  Basta chiudere gli occhi per sentire i “passi” antichi di ombre che qui hanno trascorso il loro tempo terreno. In questa parte della Svizzera Pesciatina troviamo una bella chiesa romanica SS. Andrea e Lucia che domina il borgo con una magnifica  fonte battesimale del XV secolo.

Un altro paese che ha ancora qualcosa da raccontare al visitatore è Castelvecchio con la sua bellissima pieve romanica. Fondata dal Vescovo Frediano nel VI secolo, la pieve purtroppo ha perso le sue caratteristiche originarie per un crollo avvenuto nel 1800 ma sa ancora sussurrare le sue storie…
Proseguendo ecco Stiappa. C’è un bel percorso trekking da fare che porta al Mulino chiamato appunto “Via dei Mulini” . Stiappa era il confine tra  il Granducato di Firenze e il Ducato di Lucca.

Poi troviamo un altro castellare, Pontito uno dei luoghi più caratteristici della vallata e infine Vellano, il capoluogo della Svizzera Pesciatina.  Arroccato su un pendio, era il luogo ideale per le orazioni dei frati benedettini che qui ebbero un’abbazia annessa alla Pieve dei SS. Sisto e Martino che oggi vediamo fuori le mura del paese.

Roberta Capanni

(di zona MOntecatini)