Tornano di moda vini aromatizzati e liquori italiani.

Ronchi Pichi, ovvero, il vino aromatizzato che non poteva mancare nel mobile bar delle case borghesi almeno fino agli anni ’60 del secolo scorso. Tra rosoli, anisette, liquori fatti in casa c’era il Rochi Pichi con la sua inconfondibile etichetta.

La storia di questo vino dolce aromatizzato parte da Livorno nei primi del ’900. Il vinaio Armando Pichi nella sua piccola distilleria dette vita ad un vino dolce ma non troppo, piacevole e fruttato. Ventisei erbe (semisegrete) e frutti, per renderlo così accattivante e piacevole.

tovaglia a quadri celesti, pesca Regina di Londa ,  Vino aromatizzato e Champagne
Ronchi Pichi, Torna salata di pesca Regina di Londa e Champagne Gamet.

Mode e modi: Ronchi Pichi il vino dimenticato

Piano piano il Ronchi Pichi diventò una tradizione fino al dopoguerra quando, marchio e brevetto, passarono alla Diversi di Piombino. Il Rochi Pichi ripartì e fino agli anni ’70 tornò a far bella mostra di sé negli stessi mobili bar. Poi la moda cambiò, cambiarono le abitudini e il Ronchi Pichi, vino aromatizzato, sparì.

Il Rochi Pichi da Livorno a Firenze

Poi l’oblio. È a questo punto che si inserisce Alessandro Cicali. Cicali è un personaggio unico. Un uomo vulcanico che si innamorò subito del sapore variegato di questo vino aromatizzato. Decise così di rilanciarlo con la sua azienda, la Sparla & Gerardi. Nata per volontà di suo padre e dedita alla produzione e commercializzazione di vini e liquori, da quel momento, per dare respiro anche  al nuovo prodotto, l’attività fu trasferita a Lastra a Signa.

L’idea iniziale era quella di far uscire il prodotto dai confini regionali attraverso una serie di iniziative legate anche alla moderna cocktellerie.  L’esplosivo Alessandro  Cicali da quel momento ha dato vita ad una serie di iniziative che tra manifestazioni, eventi e premi dedicati ai giovani bartender . E ora non ha un minuto per respirare. “Sono le nuove generazioni che devono venire a conoscenza di questo prodotto” racconta mentre si impegna per dare loro questa possibilità.

 ronchi Pichi, cantucci e Vermuth Giglio
“I due figli prediletti”

Alessandro Cicali

Parlare con lui è come entrare in un mondo fatto di lavoro, impegno solidale, ricerca. Una piccola azienda italiana con tutti gli impegni e la sua fantasia.Non si ferma Cicali e la Sparla e Gerardi ha importato in Italia anche Champagne come il delizioso Gamet. ( a cui abbiamo dedicato sei pagine nella nostra rivista cartacea)

L’ora del Vermuth Giglio

Ora, mentre il Ronchi Pichi con la sua etichetta classica appena ristilizzata, corre verso il successo, Cicali si dedica ad un’altra creatura. Il progetto del 2019 è dedicato al nuovo nato: il Vermuth Giglio.

Artemisia,spezie, erbe  più una segretissima, zucchero per dare rotondità e consistenza. Liscio o ghiacciato  il vermuth (che in questo momento sta avendo una sua riscossa) di Cicali ha  una sua freschezza particolare. Viene creato in azienda e qui imbottigliato partendo da vini di ottima qualità.

Le piccole aziende italiane

Se vai a trovare Alessandro Cicali vieni catapultato nel mondo delle piccole, laboriose, aziende italiane, dove si rincorre la burocrazia, si fanno tornare bene i conti e ci si dedica anche al prodotto. Il Ronchi Pichi è in compagnia del Vin Santo del Chianti, dei vini liquorosi, dei distillati e anche olio e dolci tutto sotto il Giglio di Firenze. Ottima qualità come sempre come per i Cantucci che consigliamo di aprire in compagnia perché c’è il rischio di finirli tutti da soli!
Due collaboratori validi e sua moglie Simona (Brilli) sono il materiale umano su cui conta l’azienda. E con questo ha deciso di conquistare il mercato. Riuscendoci.

Alessandro cicali in mezzo ai suoi prodotti
Alessandro Cicali in mezzo ad alcuni dei suoi prodotti.