Firenze è una città che incanta con la sua bellezza senza tempo e la sua ricchezza culturale. Il 24 giugno, Firenze celebra il suo patrono, San Giovanni Battista, con una serie di eventi che uniscono tradizione e spettacolo. Questa giornata speciale non è solo un omaggio al santo protettore della città, ma anche un’occasione per riscoprire le radici storiche e i miti che hanno plasmato l’identità fiorentina. QUI un nostro articolo per la rubrica “Mete di Viaggio”
Una Storia Antica
La devozione a San Giovanni Battista a Firenze risale all’epoca longobarda, intorno al VI-VII secolo, quando la città, convertitasi al Cristianesimo, adottò il santo come patrono, sostituendo l’antico protettore pagano, il dio Marte. Una statua di Marte si ergeva sul Ponte Vecchio fino a quando l’alluvione del 1333 la distrusse, segnando simbolicamente la transizione dal paganesimo al cristianesimo.

Firenze Battistero foto di Roberta Capanni
Il Battistero di San Giovanni
Il cuore delle celebrazioni è il
uno degli edifici più antichi e affascinanti di Firenze. Fondato tra il IV e il V secolo d.C., inizialmente come tempio dedicato a Marte, il Battistero è diventato un simbolo della città e della sua fede. Con la sua forma ottagonale, rappresenta l’ottavo giorno, il giorno del Signore, e richiama la simbologia cristiana della resurrezione e del rinnovamento.
All’interno del Battistero, una meridiana solstiziale, realizzata nel XI secolo, segnava il solstizio estivo. Un raggio di sole, entrando attraverso un foro nella cupola, illuminava una porzione dello zodiaco marmoreo sul pavimento, creando un suggestivo legame tra astronomia e fede. Sebbene la meridiana non sia più in uso, la sua presenza continua a evocare la connessione tra cielo e terra.
Miti e Misteri
Il Battistero è anche custode di numerosi misteri. Al centro dello zodiaco marmoreo, una scritta palindroma recita: “en giro torte sol ciclos et rotor igne” (io sole, col fuoco faccio girare tortamente i cerchi e giro anche io), un enigmatico messaggio che incarna l’idea del ciclo eterno e del potere solare. Questo tipo di simbologia riflette l’antica sapienza e la conoscenza della Geometria Sacra, un sapere che si ritrova nelle cattedrali gotiche francesi.
Un altro elemento di fascino è il monumento funebre di Giovanni XXIII, l’antipapa Baldassarre Cossa, le cui spoglie riposano nel Battistero. Protetto dai Medici, Giovanni XXIII fu una figura controversa, accusato di avvelenamento e di avere venduto l’anima al diavolo. La sua presenza nel Battistero aggiunge un ulteriore strato di storia e intrigo a questo luogo sacro.
Le Celebrazioni di San Giovanni
Il 24 giugno, Firenze si anima di feste e celebrazioni. La giornata culmina con uno spettacolo pirotecnico che illumina il cielo sopra il fiume Arno, un evento che attira fiorentini e turisti. I fuochi d’artificio sono un omaggio visivo al patrono della città e rappresentano il culmine di una giornata di festeggiamenti che include processioni, eventi culturali e manifestazioni popolari.
Dal Piazzale Michelangelo i Fuochi
Uno degli eventi più affascinanti è la tradizionale offerta dei ceri. Le famiglie nobili fiorentine donavano un tempo ceri riccamente ornati al Battistero, un gesto simbolico di devozione e gratitudine. Oggi, questa tradizione rivive con cerimonie che celebrano la storia e la cultura fiorentina.
Un Viaggio nel Tempo
Camminare per Firenze durante le celebrazioni di San Giovanni è come fare un viaggio nel tempo. Ogni pietra, ogni monumento, racconta una storia. Il Battistero, con i suoi marmi bianchi e verdi, rappresenta non solo un capolavoro architettonico, ma anche un ponte tra il passato pagano e il presente cristiano della città.
Sul lato esterno del Battistero, un bassorilievo raffigura una battaglia navale, un dettaglio che rimanda alle antiche origini romane e pagane di Firenze. Osservando attentamente, si può notare un sarcofago romano, ulteriore testimonianza di un passato che continua a vivere nel presente.