Articolo di Roberta capanni per la rubrica “Mondi DiVino” (video in coda all’articolo) – Un tappo contro la violenza di genere. Non è una battuta ma l’esempio di come una piccola azione, apparentemente insignificante come quella di conservare un tappo di vino, possa rappresentare un grande aiuto.
Quattro quintali di tappi usati è l’azione concreta che Le Donne del Vino hanno scelto sia per portare l’attenzione verso la violenza di genere sia per fare qualcosa di tangibile a sostegno delle donne vittime di violenza.
Tappi solidali che hanno dato il loro frutto e che ieri è stato consegnato durante una cerimonia dalle Donne del Vino della Toscana insieme alla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi e all’assessora a lavoro, istruzione e politiche di genere Alessandra Nardini direttamente all’Associazione Donne Insieme Valdelsa.
L’associazione Donne del Vino, che in Toscana è guidata da Donatella Cinelli Colombini, è stata colpita negli anni scorsi al suo interno da questo problema che riguarda la nostra cultura: Donatella Briosi, 64enne sommelier pescarese uccisa con un colpo di pistola dall’ex marito nel 2018 e Marisa Leo di 39 anni, responsabile marketing di un’azienda vitivinicola siciliana uccisa dall’ex compagno nel 2023.
L’unione di due progetti
La donazione avvenuta si inserisce nel progetto ETICO organizzato da Amorim Cork Italia, progetto di economia circolare: il sughero recuperato viene trasformato in oggetti di arredo di design. Sostenibilità e aiuto ai centri antiviolenza, un doppio progetto che unisce le Donne del Vino e un’azienda che è impegnata anche sulla parità di genere in azienda e sulla “felicità” dei dipendenti.
Al ricavato dalla raccolta dei tappi usati sono state aggiunte risorse da parte della delegazione toscana delle Donne del Vino e da Amorim Cork Italia per un importo complessivo di 2.290 euro.
Questa somma confluisce nel crowdfunding del progetto “Insieme fuori dalla violenza” di Donne Insieme Valdelsa, associazione nata nel 2007 e impegnata a contrastare la violenza di genere, sostenuta per questa raccolta fondi dalla Fondazione Il Cuore si scioglie.
Caterina Suchan, presidente di Donne Insieme Valdelsa, presente alla cerimonia, ha spiegato che ogni gesto che porta l’attenzione al problema e l’unione di intenti come quella messa in campo dalle Donne del Vino e Donne Insieme Valdelsa, portano ad ampliare la rete di protezione e ascolto che i Centri Antiviolenza mettono in campo giorno dopo giorno.
La Toscana in prima linea
Partecipano al progetto Etico Le Donne del Vino di tutta Italia ma poche regioni hanno profuso la stessa energia di quelle toscane” precisa la coordinatrice nazionale Cristiana Cirielli.
Presente alla cerimonia anche Carlos Veloso dos Santos Amministratore Delegato di Amorim Cork Italia e Alessio Piccardi di Fieramente SRL – Mail Boxes ETC che ha trasportato gratuitamente i sugheri fino al centro di raccolta. Le Donne del Vino della Toscana che hanno risposto al progetto nazionale sono state 19: Donatella Cinelli Colombini, Beatrice Contini Bonacossi Tenuta di Capezzana, Lia Francois Castello di Querceto, Elisabetta Geppetti Le Pupille, Laura Carrera Ludus, Annalisa Rossi Terradonna, Letizia Cesani – Cesani, Tatiana Kuznetsova Poggio del Moro, Clara Monaci Corte dei Venti, Linda Franceschi Podere Conca Bolgheri, Cristina Tecce Tenuta Argentiera, Paola e Vittoria Matta Castello di Vicchiomaggio, Lucrezia Fisher Fattoria Pagnana, Carlotta Gori Consorzio Chianti Classico, Albiera Antinori Marchesi Antinori, Maria Katharina Rauchenberger Ruffino, Emanuela Stucchi Prinetti Badia a Coltibuono, Maria Giulia Frova Tenuta del Corno, Antonella D’Isanto I Balzini, Marta da Ponte a Quarto, Antonella Scornajenghi Colli del Vento.
Con loro Federica Cecchi che ha curato la grafica, Marzia Morganti per l’ufficio stampa e da Barbara Amoroso che ha analizzato la rete toscana dei Centri Antiviolenza.
Roberta Capanni
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