Articolo di Enrico Zoi per la rubrica “Anniversari” – Mezzo secolo anche per colei che, agli esordi da attrice, fu presentata come una nuova Grace Kelly. Gwyneth Paltrow nasce infatti a Los Angeles il 27 settembre del 1972. Al suo attivo un grande successo cinematografico, con alcuni film cult quali Sliding Doors (1998) e quello Shakespeare in Love (sempre del 1998) che la conduce all’Oscar e al Golden Globe. Ma anche una vita da imprenditrice diciamo a volte un po’ sopra le righe con la produzione di profumi basati su aromi e sentori che potremmo definire inediti. Insomma, a volte la Paltrow può ricordare le stravaganze nostrane di Eleonora Brigliadori, però questa è un’altra storia!

I cibi sì di Gwyneth Paltrow

Gwyneth Paltrow ha rilasciato diverse interviste e scritto vari libri nei quali, in un modo o nell’altro, indica i cibi che compongono un’alimentazione corretta. Cibi utili contro l’invecchiamento precoce, per mantenere una linea invidiabile e avere il giusto apporto energetico. E non ci vogliono ricette o intrugli particolari, magari qualche spezia, tipo menta, cumino o curcuma.

Secondo la diva californiana, in pole position salutista troviamo la carne bianca, e poi il cibo ‘verde’ come lattuga rossa, patate, cavolfiori, piselli, cetrioli, cioccolato vegano, frutta e in generale verdure od ortaggi. Importante: usare l’acquafaba (LEGGI il nostro articolo sull’acqua faba), vale a dire il liquido di cottura dei legumi, in particolare di ceci e fagioli cannellini.

Battaglia alle tossine con Gwyneth Paltrow

Prima di tutto, però, al mattino, un cucchiaio di olio di cocco, ma non della serie ‘una sorsata e via’: la Paltrow, infatti, pare che pratichi l’oil pulling, ovvero un rimedio della tradizione ayurvedica che provoca un effetto benefico all’intero organismo. Un rimedio che necessita di tempo: si tratta, infatti, di effettuare una sorta di risciacquo orale a stomaco vuoto appunto con l’olio di cocco, da tenere in bocca per una ventina di minuti. Questo per stimolare l’eliminazione di tossine, batteri e placca. A seguire un paio di bicchieri di acqua naturale. Nessuna colazione: al massimo, nel fine settimana, un brunch. Sono consentite (e gradite dall’attrice) le barrette naturali o con burro di arachidi, le uova, le insalate con ingredienti proteici, anche gli hamburger di tacchino, la frutta secca, il tè verde, e il cibo asiatico, magari, quest’ultimo, a cena.

I cibi no di Gwyneth

È opportuno tenersi a debita distanza dalla carne rossa, dallo zucchero, dalle arachidi, dall’alcool, dalla caffeina e, ma qui è una questione più di gusti, dal polpo e dall’agnello: dapprima una loro cancellazione dalla dieta per circa tre settimane e poi una progressiva e attenta reintroduzione, monitorando gli eventuali effetti negativi che potrebbero derivarne.

Qualche incursione, però, tra i cibi da evitare la Paltrow se la concede, anche perché è una persona che ama molto sperimentare e assaggiare. Gli strappi possono essere il whiskey on the rocks, il Martini accompagnato con uno spiedino di cipolline, le patatine fritte e la pasta.

Se volete approfondire, la diva della City of the Angels ha una ricchissima bibliografia, consultabile a questo link: https://www.mondadoristore.it/libri/Gwyneth-Paltrow/aut00123291/.

Ironia della sorte

Tornando al cinema, una salutista attenta ed editorialmente prolifica come la Paltrow ha interpretato  il ruolo di Beth Emhoff, ovvero la paziente zero dell’inquietante film del 2011 Contagion, di Steven Soderbergh. La protagonista si ammala di un temibilissimo virus senza cura stringendo la mano dello chef di un ristorante di Hong Kong, il quale ha appena macellato e cucinato un maiale che a sua volta ha mangiato un pezzo di banana caduto dalla bocca di un pipistrello entrato insieme ad altri in un capannone dove vengono tenuti i suini, un pipistrello infetto… pessima catena alimentare davvero!.