4 novembre 2001, Londra: anteprima mondiale del film Harry Potter e la pietra filosofale (Harry Potter and the Sorcerer’s Stone). Il film è diretto da un veterano come Chris Columbus e tratto dall’omonimo romanzo fantasy di J. K. Rowling. È il primo film realizzato da uno dei libri della celeberrima saga letteraria e cinematografica della scrittrice britannica. E’ un successone: costa 125 milioni di dollari e ne incassa 978! Non solo: apre la strada a tantissimi sequel. Una storia che inizia esattamente vent’anni fa, per lo meno in sala.
Una saga che ha portato al top della fama mondiale, oltre al giovane mago Potter e ai suoi amici, luoghi mitici come la Scuola di Hogwarts, personaggi minacciosi e malvagi come Voldemort, parole come ‘babbani’ per definire i ‘non maghi’, ma anche filtri magici, come l’amortentia, e una serie di pietanze davvero notevole.
L’amortentia
L’amortentia, che per la cronaca si manifesta nel libro Harry Potter e il principe mezzosangue (Harry Potter and the Half-Blood Prince), il sesto della serie, è un potentissimo filtro d’amore, che nell’universo potteriano, è stato proibito dal Ministero della Magia. Come lo si crea? Mettendo insieme uova di ashwinder, petali di rosa, peperoncino in polvere e acqua di luna.
Che cos’è l’ashwinder? Un serpente che nasce da un fuoco magico (per l’aggiunta di polvere volante) quando quest’ultimo viene lasciato bruciare senza nessun addetto ai lavori che sorvegli. Come funziona? L’amortentia agisce attraverso l’odore, che non è mai lo stesso: in genere la persona sente il profumo del soggetto che l’attrae di più o di cui è innamorata.
Subdolo, eh? Anche perché questo filtro può essere aggiunto anche a cibi o bevande senza che la vittima se ne renda conto. Un filtro dunque davvero potente: in ogni caso, però, è un surrogato, poiché non riesce a far nascere l’amore vero, genera un’infatuazione, un’ossessione per qualcuno, ma l’amore no. L’amore è un’altra cosa… pure nel mondo dei maghi, in questo non superiori ai semplici babbani come noi!
Enogastronomia potteriana
E qui altro che universo potteriano. Innumerevoli sono i cibi e le bevande che appaiono nei libri e nei film della saga, senza quasi mai diventare protagonisti, ma sempre come substrato, presenza, motivo di dubbi e curiosità. Sì perché – è stato notato – si tratta spesso di pietanze pesanti, anche nocive per il colesterolo e in genere per la salute. Nessuno degli abitanti di Hogwarts, però, sembra essere sovrappeso o accusare particolari patologie da eccessi alimentari. Sono maghi, si dirà, e forse è proprio lì il segreto…
Certo, la varietà non manca (e nemmeno il business), in una scelta nel complesso fortemente inglese!
Si va dallo Yorkshire pudding ai germogli verdi, passando per il succo di zucca, e poi, random: arrosto di manzo, pollo arrosto, salsicce, trippa, braciole di maiale, pasticcio di carne, bistecche, Cornish pasty (“fagottino” ripieno di carne tipico della Cornovaglia), agnello, pancetta, pane, panini al prosciutto o al pollo, zucca al forno, patate in tutte le salse, focaccine, piselli, cavoli, carote, torte di mele, crostate con crema pasticcera, gelati, bignè al cioccolato, ciambelle alla marmellata, zuppa inglese, marshmallow, fragole, gelatina, budino di riso, la Bouillabaisse (zuppa di pesce alla marsigliese, tipica della Provenza), polenta, panini, aringhe, uova e bacon , toast, corn flakes, pane burro e marmellata, succo di arancia, tacchino, salsicce, sandwich di tacchino, pudding, torte, frittelle e zabaione, stufati.
Mancano all’appello yogurt, pesce, riso, pasta, insalata, però sono previste grandi mangiate di gelato alla Gelateria Fortebraccio (Florean Fortescue’s Ice Cream Parlour) di Diagon Alley. I gusti? Burro di arachidi, cocco, fragola con o senza noci tritate aromatizzati e tanti altri ancora.
Il cibo sul mitico treno Hogwarts Exspress
C’è poi il cibo disponibile sul mitico treno Hogwarts Exspress o i dolci reperibili in Hogsmeade: gelatine varie (nessun gusto escluso!), zuccotti di zucca, palline di cioccolato con mousse di fragole e panna, api frizzole, topoghiacci, rospi alla menta, leccalecca al sangue (un tocco vampiresco non guasta mai!), mou mollelingua, piperille, penne d’aquila (in realtà, caramelle), scarafaggi a grappolo, bonbon esplosivi, calderotti, bacchette magiche alla liquirizia, fildimenta e cioccorane. Il tutto annaffiato con bevande quali la burrobirra, l’idromele, lo sciroppo di ciliegia, il rum di ribes rosso e il whisky incendiario!
Basta, noi siamo già in piena indigestione e ubriachi! Loro invece no, i maghi resistono, sono in forma, si sfidano e si affrontano con incantesimi e pozioni. Conservano quasi tutti una linea invidiabile, proprio come l’amico o l’amica che ognuno di noi ha, il quale o la quale da sempre mangia cosa e quanto vuole, senza ingrassare neanche di un etto. Per noi, che assimiliamo anche l’aria, è lui o lei il vero mago o la strega!
Buon compleanno, Harry Potter!