Tre donne forti, tre aziende che producono e accolgono. La Garfagnana, la terra di confine della Toscana, quella un tempo sperduta e spopolata, si mostra oggi in tutta la sua bellezza e laboriosità. A mostrarcela tre aziende anche dirette, in tutto e per tutto, da  donne. Forti, lavoratrici indefesse, instancabili come sanno essere le donne.

Abbiamo conosciuto e visitato ( e talvolta assaggiato) Al  Benefizio, Il Corniolo e Braccicorti.  Uniziamo dal fondo di questo breve elenco per raccontare la storia di Angela.  A Braccicorti abbiamo soggiornato e abbiamo potuto conoscere questa donna piccola, magra, atletica, abbronzata per lo stare all’aria aperta. Piccola e magra  ma grande e forte come i grandi massi musteriosi che si trovano dove vivono i due simpatici maialini Popi e Simo.

Tre agriturismi al femminile in Garfagnana: una particolarità della parte alta dell’azienda Braccicorti

La Garfagnana tutta intorno a tre agriturismi al femminile

La Garfagnana è tutta intorno ed è questa che ha salvato Angela da scelte sbagliate di gioventù. Ora è una meravigliosa donna solare, che prepara colazioni e cene su richiesta per gli ospiti dell’agriturismo. La famiglia Giovannetti dal 1996 gestisce questo angolo di paradiso dove la vita dell’aia si integra benissimo con un piccolo campo da golf con la sua club house. Angela è sempre in movimento. La vedi con il decespugliatore a tagliare l’erba in tutta la tenuta oppure la trovi a cucinare.

Parlare e visitare l’azienda con lei è stato come aprire una porta sul bello che ogni uomo porta dentro di sé.  Accoglienza è la parola d’ordine e non solo così per fare. C’è qualcosa di meraviglioso che attraversa questo luogo ben tenuto e non è solo l’aspetto estetico. Due le piscine, una delle quali di acqua scura dove il cielo si riflette al naturale. Fragoline di bosco, prati in fiore e panorami. Il relax è assicurato.

Tre agriturismi al femminile in Garfagnana: Angela e la sua solarità

Da qui si possono fare tante escursioni per scoprire queste montagne cariche di storia.Il sito dell’azienda  mostra perfettamente i percorsi da fare a piedi o in bici, o e-bike e, se anche non l’avete, la noleggerete in azienda. Braccicorti è stato il nostro punto di appoggio per visitare altre aziende della Garfagnana. Tutte da raccontare ma queste tre ci hanno colpito per la forza al femminile che sprigionano.

La Storia di Francesca: “Al Benefizio”

La Garfagnana è un’autentica sorpresa, passo dopo passo. Si scoprono produttori di vino di montagna anzi di spumante che rimanda inaspettatamente profumi di elicriso. Si incontrano “integralisti” del miele come Francesca de “Al Benefizio”; oppure ,sognatori che hanno abbandonato la carriera milanese per tornare nelle terre degli avi come Franca del Corniolo.

Tre agriturismi al femminile in Garfagnana: Francesca Bonagurelli “Al benefizio”

Francesca  è un’integralista del miele ma non ci si ferma qui. E’ una donna alta e forte. Ne ha viste tante nella vita e ha fatto scelte anche difficili e ora aiuta le donne che certe scelte “le devono ancora fare”. Nel suo agriturismo a Barga, che manda avanti da sola, vive con la figlia studentessa universitaria.
Francesca si occupa di tutto,  anche del miele che è una delle, insostituibili produzioni dell’azienda agricola.
E Barga è sempre sullo sfondo e anche se non si può parlare di Garfagnana “pura” per le solite diatribe alla toscana, la bellezza è la stessa.

Un miele prezioso

Un miele prezioso, fatto come si faceva una volta, senza usare scorciatoie, come il riscaldamento, per avere un prodotto ricco di proprietà. Erbe aromatiche, olio extra vergine di oliva di estrema qualità organolettica, miele, frutti di varietà antiche e l’orto a cui gli ospiti possono attingere. Francesca è una di quelle donne che hanno la giornata di 48 ore almeno.

Francesca Buonagurelli, infatti, è stata anche eletta nel 2017  tra i migliori chef agrituristici d’Italia e oggi insegna a chi deve trasmettere la tradizione ai propri ospiti.

L’abbiamo vista all’azione con le sue api, ci ha parlato delle sue passioni e del suo impegno in favore delle donne e la sua apparente durezza iniziale, si è sciolta mostrando una persona di quelle che vale la pena conoscere.

La Franca de “IL Corniolo”

La Franca. Siamo arrivati da lei quasi intimoriti. Nelle aziende che abbiamo visitato in Garfagnana tutti ci avevano parlato di lei con un fare reverenziale. C’è anche chi ci aveva augurato “buona fortuna” e quindi al Corniolo ci aspettavamo di trovare una donna decisamente poco accogliente.  Al contrario La Franca, ormai per noi Franca Bernardi è  semplicemente e amabilmente la Franca, è la donna delle risorse.

Tre agriturismi al femminile in Garfagnana: la “Terribile” Franca del Corniolo

Dopo una vita in grandi aziende del milanese, dove aveva svolto ruoli dirigenziali, ha deciso di tornare in terra natia. Una decisione presa, come capitato anche a Francesca con il compagno, che poi ha pensato di andarsene. Franca, piccola e combattiva, non ha mollato la presa. Quella scelta le era costata tanto. Suo padre aveva smesso di parlarle (e lo ha fatto per sette anni) perché non concepiva che quella figlia che aveva fatto studiare e che aveva ottenuto una posizione invidiabile lasciasse tutto per tornare alle sue montagne.
Franca ha acquistato e trasformato Il corniolo in un’ azienda agrituristica ma soprattutto in una risorsa per noi tutti. VI domanderete cosa incute  tanto timore di Franca: il potere di prendere decisioni.

Il Corniolo una risorsa per tutti noi

La Località dove si trova l’azienda si chiama Le Prade. Siamo a Castiglione di Garfagnana. Questo il regno di Franca.

Coltivatore custode di antiche varietà autoctone di mele di montagna, Franca sta  preservando molte varietà di piante e ortaggi.  Dal Pomodoro fragola al  Fagiolo mascherino e turco grigio, dalla zucca luna alla cipolla rossa massese e anche il Formenton del Palazzaccio. E ancora dal  Melo Perusetto al  Pero zucchero, dalla Susina coscia di monaca al Ciliegio marchiano.

Ma Franca non si è fermata qui.  Siccome l’agricoltura naturale non è proprio una “scienza esatta”, quando con una gelata tardiva ha perso tutta la sua cospicua produzione di mele, si è dovuta inventare le entrate dell’annata. Così ha iniziato anche a guardarsi intorno. E ha visto che c’era abbondanza di tante cose, in ogni periodo dell’anno.

La Franca con i suoi gatti

Noci, nocciole, erbe spontanee, erbe officinali, rosa canina, cachi, fichi, more. Franca ha pensato bene di conservarli cosa che serviva anche alla sua produzione di mele, che  va oltre la possibile vendita diretta. Così Franca si è guardata intorno ed ha iniziato a sperimentare. Ha acquistato un piccolo ma funzionale disidratatore a freddo per fare in modo che i prodotti essiccati mantenessero le caratteristiche benefiche del prodotto fresco. Ha essiccato, essiccato e poi ridotto in polvere.

Dai porri disidratati al succo di mele e oltre…

Oggi ha una produzione di porri disidratati, rosa canina, tarassaco essiccato, farina di ortica che gli chef adorano, cachi essiccati, pomodoro fragola bio disidratato, mele a dadini piccolissimi da aggiungere allo yogurt. E poi le mele: da quelle essiccate a quelle ridotte in farina (meravigliosa per fare i muffin senza aggiunta di lievito). Da provare il succo di mela bio (è come bere davvero una mela allo stato liquido)  all’aceto di mele non pastorizzato di cui, ormai, non posso fare più a meno.

Particolare de Il Corniolo

E infine, il sidro. Chi non ha mai assaggiato il sidro non può sapere di cosa si sta parlando. Il sidro è una bevanda alcolica  (4-12 gradi alcolici) che si ottiene dalle mele ed ha un gusto secco, tra il dolciastro e l’amarognolo ed è frizzante naturalmente..  Si ottiene dalla fermentazione della spremitura di mele.  Una bevanda antica, un potente antiossidante davvero molto buono. Un prodotto da intenditori.

Le uova e la  gallina fuggitiva

E poi ci sono le uova. Il pollaio di Franca accoglie le galline che razzolano felici in un habitat naturale. Qualcuna depone le uova in luoghi curiosi (come quella che scappa dal pollaio per fare l’uovo) e godono della simpatia di Franca. Uova bianche che si vendono direttamente ai mercati o a chi arriva in azienda.

Il bello di tutto questo racconto è che Franca fa tutto da sola. Pochi gli aiuti, giusto quelli necessari anche per mantenere pulito l’agriturismo e le coltivazioni. Intanto lei ha fatto corsi su tutto anche su come potare i noccioli, altra produzione aziendale. E se la giornata di Francesca era sicuramente di 48 ore quella di Franca deve essere di 72.  Miracoli che solo le donne sanno fare.

Roberta Capanni

Cosa si mangia in Garfagnana?

Ma la zuppa di Farro!Qui la ricetta