Duecento anni: il 5 maggio del 1821, a Sant’Elena, muore Napoleone Bonaparte e, oggi, a due secoli di distanza, la sua fama e il suo nome sono più vivi che mai.  Un’idea di viaggio potrebbe essere quella di seguire la scia dei film che lo riguardano. Tutti abbiamo letto l’ode scritta per l’occasione da Alessandro Manzoni – “Ei fu. Siccome immobile…” .  Forse, però,  non tutti siamo consapevoli di quanti film si siano ispirati alla poderosa figura del più celebre nativo di Ajaccio, in Corsica.

Napoleone nel cinema muto

Il primo film di argomento bonapartesco è un cortometraggio, ‘Le mémorial de Sainte-Hélène’, del 1911. Il regista, il parigino Michel Carré, trae la sua opera dalle memorie dello stesso Napoleone, interpretato da Roger Monteaux.

Molto più famoso e anche assai più lungo – 5 ore e 30 minuti – è il monumentale ‘Napoléon vu par Abel Gance’, del 1927. Un film sulla giovinezza del generale francese e sugli inizi della sua carriera militare. Due gli attori coinvolti nel personaggio: Vladimir Roudenko è Napoleone da bambino, Albert Fieudonné da adulto. Per il suo ‘Napoleon’, Gance brevetta un sistema di proiezione su tre schermi, il Polyvision, e lavora per ben due anni tra Francia, Piemonte, Corsica e Liguria. Uno spettacolo grandioso distribuito su tre schermi nella parte finale. Il successo non arride a questo capolavoro, danneggiato all’epoca dall’ormai più che imminente avvento del sonoro.

Napoleone tra anni ’40 e anni ’50

C’è anche un film di propaganda nazista, l’ultimo della serie, nella nostra filmografia. Si tratta de ‘La cittadella degli eroi’ (‘Kolberg’), diretto fra 1943 e 1945 da Veit Harlan e Wolfgang Liebeneiner. Se ne ricordano alcune storiche proiezioni, fra cui spicca quella avvenuta nella Cancelleria del Reich dopo la trasmissione dell’ultimo discorso radiofonico di Adolf Hitler del 30 gennaio del 1945. Ispirato all’autobiografia di Joachim Nettelbeck, sindaco di Kolberg, narra della vittoriosa difesa della fortezza della città dall’assedio delle truppe francesi del 1807. È considerato la risposta germanica a ‘Via col vento’.

Una sorta di spin-off (non tratta di Napoleone, ma delle guerre napoleoniche), è ‘Le avventure del capitano Hornblower, il temerario’ (‘Captain Horatio Hornblower R.N.’). Un film  diretto nel 1951 da Raoul Walsh e interpretato, nel ruolo principale, da Gregory Peck.

Il lato romantico

Su un versante più romantico della filmografia napoleonica si attesta ‘Désirée’, diretto nel 1954 da Henry Koster e interpretato da Marlon Brando, Jean Simmons, Merle Oberon, Michael Rennie e Cameron Mitchell. Alla base il romanzo omonimo di Annemarie Selinko, basato in maniera molto libera e fantasiosa sulla storia di Désirée Clary, la fidanzata di Bonaparte. Il lungometraggio inizia subito con un bel pranzo e una tavola imbandita secondo tutte le regole, e altre anche più belle e sfarzose seguiranno nel corso della narrazione. Non a caso ‘Desirée’ è candidato all’Oscar per la scenografia e i costumi. GUARDA

Gli anni ’60

Sono due i film da citare per gli anni ’60.

Il primo, ‘La battaglia di Austerlitz’, noto anche come ‘Napoleone ad Austerlitz’, del 1960, segna il ritorno di Abel Gance, ormai settantenne, alla figura di Bonaparte. 166 minuti in cui il regista francese prende in esame cinque anni dell’esistenza di Napoleone, dal 1801 fino, appunto, alla battaglia di Austerlitz, del 1805. Il cast è stellare. Pierre Mondy è il protagonista; insieme a lui, fra gli altri, Martine Carol, Claudia Cardinale, Daniela Rocca, Leslie Caron, Vittorio De Sica, Jean Marais, Michel Simon, Orson Welles, Ettore Manni, Anna Maria Ferrero, Rossano Brazzi, Jack Palance, Anna Moffo e Jean-Louis Trintignant! GUARDA

Il secondo è ‘Venere Imperiale‘ (Imperial Venus, 1962), di Jean Delannoy. Raymond Pellegrin nelle vesti del protagonista maschile, ma soprattutto Gina Lollobrigida in quelle di Paolina Bonaparte. Un ruolo centrale del film che le vale quell’anno i due premi cinematografici italiani più importanti, il David di Donatello e il Nastro d’argento. GUARDA 

La Waterloo degli anni ’70

Del 1970 è un autentico filmone come ‘Waterloo’, del russo Sergei Bondarchuk, con Rod Steiger, e poi Christopher Plummer, Orson Welles e i nostri Ivo Garrani e Andrea Checchi. La pellicola è ambientata nel periodo dei cento giorni tra l’abdicazione e l’esilio all’Elba e appunto la sconfitta di Waterloo. Un film veramente meritevole da un punto di vista spettacolare, vincitore del David di Donatello.

A cena col diavolo e altre storie…

Ecco uno fra i film più in tema con i nostri viaggi nel gusto, ‘A cena col diavolo’ (‘Le Souper’), diretto da Édouard Molinaro e interpretato da due big del cinema d’Oltralpe, Claude Rich, nel ruolo di Charles-Maurice de Talleyrand, e Claude Brasseur, in quello di Joseph Fouché.
E già, perché in questo film tratto dall’omonimo testo teatrale di Jean-Claude Brisville, Napoleone è solo sullo sfondo – d’altronde siamo a Parigi, il 6 luglio del 1815, ovvero nel dopo-Waterloo – e i protagonisti sono l’ex ministro degli esteri di Bonaparte Talleyrand e l’ex ministro degli interni ed ex capo della polizia Fouché.

L’Impero è ormai decaduto e la cena fra i due abili trasformisti della politica si svolge tra ricercate prelibatezze e calici di vini pregiatissimi, in spregio a qualunque morale, benché si ragioni del futuro della Francia, oltre che di quello dei due commensali! GUARDA

La nostra carrellata prosegue con ‘I vestiti nuovi dell’imperatore’ (‘The Emperor’s New Clothes’), un film particolare diretto da Alan Taylor nel 2001, che propone la storia – con tanta fantasia – di Napoleone Bonaparte, interpretato da Ian Holm, dopo l’esilio a Sant’Elena. Fra i suoi episodi, registriamo un curioso passaggio a base di meloni o, alla toscana, poponi.

Poi viene ‘Monsieur N.’ (2003, Antoine de Caunes), interpretato da Philippe Torreton, e, nel 2002, la serie televisiva ‘Napoléon’, con Christian Clavier, Isabella Rossellini, Gérard Depardieu, John Malkovich, Anouk Aimée, e anche i nostri Ennio Fantastichini e Claudio Amendola.

casa all’Elba di Napoleone

Napoleone in salsa elbana

Al 2006 risale ‘N (Io e Napoleone)’, di Paolo Virzì, liberamente ispirato al romanzo ‘N.’ di Ernesto Ferrero, vincitore del Premio Strega nel 2000. Il grande corso è visto dal punto di vista del suo bibliotecario, interpretato da Elio Germano. Napoleone è Daniel Auteuil. Ci sono poi Monica Bellucci, Valerio Mastandrea, Omero Antonutti, Sabrina Impacciatore, Francesca Inaudi, Margarita Lozano, Carlo Monni, Andrea Cambi. Disponibile su Netflix.

Guerra e pace

Un articolo a parte meriterebbe la corposa lista di film tratti dal romanzo ‘Guerra e pace’ (1863-69), che narra la storia di due famiglie, i Bolkonskij e i Rostov, nel periodo tra le guerre napoleoniche, la campagna napoleonica in Russia del 1812 e la fondazione delle prime società segrete russe. Com’è noto, il capolavoro di Lev Tolstoj contiene anche un grandioso ritratto proprio di Napoleone. Il libro ha avuto numerose trasposizioni cinematografiche – fra cui ricorderemo ‘Guerra e pace’ (‘War and peace’, 1956), di King Vidor; ‘Guerra e pace: Natascia – L’incendio di Mosca’ (‘Vojna i mir, 1966), di Sergej Bondarčuk) – e televisive – ‘Guerra e pace’ (Rai, 2007) e ‘Guerra e pace’ (‘War & Peace’) (Bbc, 2016) .. E poi fumetti, opere liriche, musical, sceneggiati radiofonici…

Napoleone e Stanley Kubrick

Anche il maestro Stanley Kubrick accarezza a lungo l’idea di un film su Napoleone. Purtroppo l’accarezza e basta. Citiamo da ArchivioKubrick.it .“È il film a cui Stanley Kubrick ha pensato per moltissimi anni dopo la realizzazione di ‘2001: Odissea nello Spazio’. Per mancanza di fondi, il ‘Napoleon’ di Kubrick è rimasto l’ossessione incompiuta del regista. I fondi sono stati negati dalle varie case di produzione, in primo luogo dalla MGM che aveva inizialmente approvato il progetto. Ma ha cambiato idea  a causa del film ‘Waterloo’ di Sergei Bondarchuk, di scarso successo commerciale.

Un film che, nella previsione di tre ore di durata, doveva coprire l’intero arco della vita di Napoleone Bonaparte, dall’ascesa alla caduta. Il film partiva dalla sua infanzia, e lo seguiva  durante l’educazione da soldato fino a desaminare  i complessi fattori sociali, politici e militari che lo portarono a diventare imperatore della Francia. Tutto  senza trascurare le ragioni della definitiva sconfitta, non solo bellica. Una monumentale ricerca attraverso 500 libri, coadiuvato da esperti napoleonici, aveva portato Kubrick a dichiarare di sapere quello che l’imperatore aveva fatto e dove si trovasse in ogni singolo giorno della sua esistenza”. Kubrick’s style!

Il Napoleone prossimo venturo

Infine – ma con Napoleone è davvero difficile pensare a una conclusione -, c’è il Napoleone che verrà: Apple Studios, infatti, produrrà ‘Kitbag’, un biopic su Napoleone Bonaparte diretto da Ridley Scott e interpretato da Joaquin Phoenix. Ma per la lavorazione di questo film pare che dovremo attendere il 2022.

Vecchie e nuove produzioni, coinvolgimento trasversale un po’ di tutte le forme di espressione artistica, presenza sui social – per fare un esempio, su Facebook è attivissimo il gruppo ‘Il Generale Bonaparte’  -, nuovi film in arrivo.

Insomma, Napoleone Bonaparte can’t never die. Proprio come il rock’n’roll.